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- Scritto da Imma Paone
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“Io non ho l’ossessione del voto” Così ha dichiarato oggi la Ministra Azzolina, ospite a Radiorai1, alla domanda posta su come procederanno le valutazioni quest’anno con la didattica a distanza.
“Il problema della didattica a distanza non è la valutazione, ma stare vicino a dei ragazzi smarriti, che hanno perso la routine. Gli insegnanti sono fondamentali da un punto di vista emotivo.”
La ministra dunque ribadisce il valore della didattica a distanza a sostegno di un momento così complesso, e dando pieni poteri ai docenti sulla valutazione.
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- Scritto da Barbara Bianchessi
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Ad un mese dalla chiusura delle scuole la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è intervenuta stamattina a “Tutti in classe”, su Radio Rai 1, in merito all’attualità scolastica.
Ecco i temi affrontati:
Didattica a distanza: « ci sono aspetti positivi da parte di quelle scuole che si erano mosse in anticipo, approfittando dei finanziamenti messi a disposizione e ci sono realtà più deboli a cui abbiamo provato a dare risposta come ministero dell’istruzione tramite anche gemellaggi con altre scuole mettendo varie soluzioni in campo. Non è una differenza Nord-Sud ma è una situazione a macchia di leopardo», ha evidenziato la ministra Azzolina.
Come si procederà con la valutazione: «l’anno scolastico sarà valido e gli insegnanti sulla base dei criteri stabiliti dal collegio dei docenti hanno la piena libertà di valutare come ritengono anche nelle piattaforme ma questo non lo dice il Ministero dell’Istruzione ma moltissimi lo stanno già facendo, stanno già valutando sulla base della didattica a distanza, ma io non ho l’ossessione del voto. Il problema della didattica a distanza non è la valutazionema essere vicini a dei ragazzi che in questo momento sono smarriti, che vanno sostenuti, che vanno rassicurati perché hanno perso i loro punti di riferimento, non hanno più la routine che avevano prima e alla quale facevano riferimento, il punto è che, gli insegnanti in questo momento per loro sono fondamentali, da un punto di vista non soltanto degli apprendimenti ma da un punto prettamente emotivo».
Didattica a distanza: Fondi stanziati spreco di denaro pubblico. Serve piattaforma unica e condivisa
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- Scritto da Ciro Agizza e ConcettaP
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Il decreto #Curaitalia approvato dal consiglio dei ministri stanzia soldi per l'innovazione digitale a supporto della didattica a distanza, per garantire piattaforme e strumenti alle scuole e agli studenti, nonché per la formazione per i docenti. Dunque piattaforme da cercare, formazione che avverrà nel tempo. Ma la didattica a distanza è un'esigenza attuale! Abbiamo più volte già sottolineato come l'organizzazione della didattica a distanza sia stata esclusivamente portata avanti dalla buona volontà di una parte della classe docente che sta già facendo tutto quello che è nelle loro possibilità, senza orari né limiti, per donare forza e coraggio ai propri allievi, andando oltre ogni imposizione dall'alto.
La Azzolina nelle sue dichiarazioni aveva fatto questo appello: "Ai docenti lo dico chiaro: andate avanti con la didattica a distanza. È il ministro dell’Istruzione che ve lo chiede", ma forse non è così chiaro lo scenario in cui si trovano oggi le famiglie e la scuola italiana.
Sono tanti, infatti, i disagi che stanno vivendo i nostri alunni nell'affrontare una didattica alquanto improvvisata nei metodi e nei mezzi non essendo stati preparati. Gli studenti, come tutti gli italiani, vivono il periodo in modo piuttosto agitato. Non hanno gli strumenti adatti, non hanno connessioni adeguate, molti non hanno le competenze digitali necessarie per questo tipo di didattica.
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- Scritto da Ciro Agizza
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In pratica solo l'utente che ha creato il meeting o il proprietario del calendario ha d'ora in avanti la possibilità di disattivare l'audio o rimuovere partecipanti dal meeting. I benefici sono ovvi: questo impedirà agli studenti più indisciplinati di silenziare l'insegnante oppure di rimuoverlo dal meeting, rallentando e compromettendo lo svolgimento dell'attività didattica. Inoltre, i partecipanti ad un meeting legato a un nickname non potranno rientrare nel medesimo una volta che l'ultimo partecipante lo ha abbandonato.
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- Scritto da Imma Paone
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Si è appena conclusa un'intervista alla ministra Azzolina in diretta Skype su Skytg24. Alla domanda sulla riapertura delle scuole dopo il 3 Aprile, la ministra più volte ha affermato che non è possibile al momento dare una data di apertura delle scuole.
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- Scritto da Ciro Agizza
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La nota pubblicata ieri dal MIUR relativa alle: Indicazioni operative per DAD, valutazione, privacy, progettazione attività, disabilità sta creando non pochi malumori tra i docenti e dirigenti che già con enormi difficoltà stanno cercando di portare avanti la didattica a distanza. Non è tardato finalmente l'intervento delle organizzazioni sindacali con un comunicato congiunto nel quale viene richiesto il ritiro della nota, riportiamo il contenuto di seguito:
le sottoscritte Organizzazioni Sindacali chiedono che la nota contenente “Prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza” sia immediatamente ritirata perché contenente modalità di organizzazione del lavoro che sono oggetto di relazioni sindacali.
Le Organizzazioni Sindacali ritengono inoltre che la nota non risponda all’attuale configurazione normativa né allo stato di emergenza che stiamo vivendo: in questo momento straordinario in cui il Governo ha decretato la sospensione delle attività didattiche, l’attivazione della didattica a distanza non può limitarsi a replicare contenuti e modalità tipiche di una situazione di normalità. Quanto a controlli, valutazioni ed esami, andrebbe considerato con la dovuta attenzione che si tratta di attività comportanti per loro natura un carico di stress che nella presente situazione occorrerebbe quanto più possibile attenuare per tutti (alunni, famiglie, docenti, dirigenti).
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- Scritto da Linda Tramontano
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La ministra Azzolina in un’intervista a LA 7 ha risposto a delle domande che hanno posto l’attenzione sulle conseguenze che l’emergenza di Covid-19 potrebbe avere sul processo di apprendimento degli alunni, sulla riapertura selle scuole e sugli esami di maturità. Questi i punti chiariti dalla ministra:
- Riapertura delle scuole dopo il 5 aprile: Gli studenti rientreranno a scuola soltanto dopo che si avrà una visione chiara del quadro epidemiologico in Italia per permettere agli studenti di rientrare in classe in piena sicurezza. Saranno le autorità sanitarie a stabilire quando le scuole potranno riaprire e stabilire eventualmente un ulteriore proroga dopo il 3 aprile.
Approfondimento: Emergenza Coronavirus: siamo pronti a prorogare la sospensione didattica e rinviare rientro a scuola
- Prolungamento lezioni a giugno e luglio: Secondo la ministra non ci sarà nessun prolungamento in quanto si ritiene soddisfatta dell’esempio che la comunità educante sta dando al paese e che sia i docenti che gli studenti stanno lavorando molto di più di quanto facessero in classe. Sicuramente ci sono delle realtà non facili dove il ministro dell’istruzione deve intervenire infatti l’ultimo decreto ha posto una soluzione stanziando appunto 85 milioni di euro per far sì che il diritto all’istruzione, come stabilito dall’art 34 della costituzione, sia garantito a tutti.
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- Scritto da Imma Paone
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Alla luce della nuova nota Miur emanata in data 17/03/2020 sulle indicazioni operative per le attività didattiche a distanza, c'è un intero paragrafo dedicato alla "progettazione delle attività" in cui viene richiesto ai consigli di classe di riesaminare le progettazioni definite all'inizio dell'anno, sia come consiglio di classe sia come dipartimenti, in considerazione della nuova emergenza scolastica in cui siamo.
Le attività svolte con la didattica a distanza devono essere concordate all'interno dello stesso consiglio, non devono rimanere attività scollegate le une dalle altre. Ogni docente deve quindi riprogettare le proprie attività tenendo conto della didattica a distanza, specificando materiali e metodi di interazione con il gruppo classe. Tale nuova progettazione deve essere messa agli atti dell'istituzione scolastica e deve essere inviata telematica al Dirigente scolastico che ha il compito di monitorare e verificare.
Il dirigente scolastico deve, tra l'altro, tramite l'ausilio dei coordinatori di classe e di altri collaboratori, promuovere e incoraggiare la costante interazione tra docenti. Gli strumenti utilizzati quindi finora (piattaforme o altro) per la didattica a distanza, devono diventare ora strumenti anche per l'interazione e la co-progettazione tra i docenti.