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PSN Coronavirus Conte AzzolinaLa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha confermato la sospensione delle attività didattiche di scuole e università in tutta Italia da domani, giovedì 5 marzo, fino al 15 marzo: «Per noi non è stata una decisione facile, abbiamo aspettato il parere del comitato scientifico», ha dichiarato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. La misura è stata definita «prudenziale». In serata, poco dopo le 22 il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto di cui in allegato è possibile scaricare la versione definitiva pubblicata in gazzetta ufficiale.La vice ministra dell’Economia Laura Castelli ha aggiunto: «Siamo consapevoli dell’impatto che una misura come la chiusura delle scuole potrà avere sui nuclei familiari e sul Paese, per questo ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione a tutela dei lavoratori pubblici e privati. È in fase di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori, in caso di chiusura delle scuole, di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Ne ho già parlato con il Ministro Gualtieri e gli altri Ministri competenti: faremo tutto quello che è necessario per venire incontro ai bisogni dei cittadini e delle famiglie e per ridurre al massimo i disagi».
Queste le misure previste specificamente per la scuola:

scuole chiuse coronavirus

Articolo in AGGIORNAMENTO CONTINUO

Dalla riunione tra il premier Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi si è deciso per la chiusura di tutte le scuole e gli atenei fino a metà marzo per gli effetti del coronavirus, si attende decreto nelle prossime ore.

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha chiarito uscendo da palazzo Chigi che il governo ha chiesto un ultimo consulto al comitato tecnico-scientifico per prendere una decisione definitiva nelle prossime ore.

Gli italiani dovranno cambiare stile di vita almeno per 30 giorni.

Niente strette di mano, niente abbracci, basta meeting e congressi, stop alle manifestazioni, anche a quelle sportive. Le partite di calcio, semmai, potranno avvenire solo a porte chiude. Ma si deciderà nelle prossime ore la soluzione definitiva. Il governo mira anche a potenziare il sistema sanitario, con un aumento del 50% dei posti nelle terapie intensive, quelle più sotto pressione in emergenza coronavirus. Per quel che riguarda lo sforamento del deficit, la richiesta potrebbe arrivare venerdì in Parlamento.

lucia azzolina 2 695x391La ministra Lucia Azzolina, intervistata dal Mattino di Napoli sull'evento accaduto sabato scorso nella città partenopea e finito tragicamente con la morte di un baby rapinatore di 15 anni, rispondendo alle domande che le sono state poste, si è espressa anche in riferimento a delle tematiche che riguardano la scuola toccando diversi argomenti che stanno a cuore sia ai docenti che alle famiglie e su come possa educare alla consapevolezza delle proprie azioni, essere opportunità per i ragazzi a rischio. Queste le parole della ministra per le diverse tematiche affrontate:

didATTICAcORONAVIRSCon un comunicato stampa, il Miur annuncia la pagina web per la didattica a distanza.

La pagina è stata pensata per venire incontro alle esigenze delle scuole chiuse a causa del Coronavirus.

Molte scuole stanno aderendo all'iniziativa e altre hanno dichiarato la propria volontà di partecipare.

Il lavoro ovviamente è in progress e la partecipazione è totalmente gratuita.

La pagina della didattica è così strutturata:

scuole chiuse

Sulla base del parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, resta confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche per la prossima settimana per le tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.  La decisione è stata presa perché il contagio, nelle tre regioni, ha un'evoluzione ancora troppo veloce e l'Organizzazione mondiale della sanità ha alzato il livello di rischio globale.

Il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli ha, infatti, specificato che in Lombardia ci sono ad oggi 984 positivi, 73 dimessi e 24 deceduti; in  Veneto 189 positivi e due deceduti  e in Emilia Romagna 269 positivi e cinque deceduti.

In realtà per queste tre regioni  il DPCM firmato questa sera, scaricabile a questo link, parla di  «sospensione, sino all’8 marzo 20202, dei servizi educativi per l’infanzia.. e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università… corsi professionali, master».

coronavirus riunione conte regioni 4 650x433In vista della scadenza delle ordinanze firmate da ministri e presidenti delle regioni per le misure straordinarie per l'emergenza Coronavirus, il governo sta lavorando ad un nuovo Dpcm per ridefinire le misure da adottare per contrastare l'epidemia.

Alla domanda se le scuole riapriranno nelle zone colpite dal coronavirus, il premier Conte ha così risposto:  "Ci sarà un aggiornamento fino a domani, il comitato tecnico lavora fino all'ultimo. Per quanto riguarda il dpcm sarà emesso domani".

Ministero istruzione

In un’Italia in emergenza, dove ci si disorienta tra fake news e iniziative non condivise, ieri è stato approvato alla Camera il decreto legge sull’emergenza Coronavirus, con 462 voti a favore e due contrari, che ora passa al Senato. Il governo con questo decreto si pone il fine di adottare delle misure per evitare il diffondersi dell’epidemia del Coronavirus assumendo degli atteggiamenti sincronici e omogenei in tutti i territori e non solo in quelli coinvolti dall’emergenza. Un pensiero che si riflette anche nel mondo della scuola, così come si è evidenziato nell'incontro tenutosi al Ministero il 26 febbraio tra la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, la Vice Ministra Anna Ascani , il Sottosegretario Giuseppe De Cristofaro, e le Organizzazioni Sindacali della scuola e della dirigenza scolastica, per meglio delineare le misure da adottare nelle istituzioni scolastiche e per fare il punto sulla gestione del coronavirus con riferimento specifico al mondo dell’istruzione.

Nell’incontro si sono affrontate tutte le problematiche inerenti allo stato di emergenza con riferimento ai contesti scolastici soprattutto nelle zone in cui si è diffuso il contagio. Si sono poi analizzati alcuni punti del DPCM quali:

invalsi

Continua l’emergenza Coronavirus. Purtroppo il numero dei contagiati in Italia sale di ora in ora. 

Ansia e panico sono ormai diffusi nonostante le autorità costantemente dichiarano che la situazione è sotto controllo. 

La paura di una pandemia ha portato alla proliferazione di fake news, riguardanti in particolare il mondo scuola, soprattutto sui social network non ultimo la chiusura delle scuole per altri giorni, la sospensione dei prossimi concorsi, la sospensione delle prove preselettive per il TFA sostegno V Ciclo previste per il 2 e 3 aprile, l’abolizione delle prove Invasi attese per il 2 marzo. 

Prove Invalsi:

Per quanto concerne le prove Invalsi per le classi dell’ultimo anno di scuola, ricordiamo, che sono obbligatorie per l’ammissione agli Esami di Stato, come previsto dalla Legge 62/17 (“Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato), anche se i risultati delle prove saranno utilizzati solo a livello di scuola e non andranno a confluire nel curriculum dello studente, pertanto, non incideranno né sulla promozione né sul voto finale.