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didattica on lineA causa dell’emergenza Coronavirus le attività didattiche sono state sospese in tutta Italia fino al 3 aprile prossimo

Molte scuole hanno attivato da subito la didattica online, molte altre ancora oggi hanno seri problemi. Le stesse modalità di lavoro scolastico messe in atto nei vari ordini e gradi di scuola e nei differenti contesti sono davvero variegate ed il rischio è che si creino disparità di trattamento tra alunni di diversi istituti, ma anche all’interno di una medesima istituzione scolastica. Questo ci mette sicuramente davanti a tutte le pecche individuali e di sistema ad oggi ancora presenti nel mondo scuola. 

I docenti si sono, infatti, organizzati con i mezzi a loro disposizione e soprattutto senza una preparazione specifica per stare vicini ai loro alunni: dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori di secondo grado e anche alle università, con lezioni e discussione delle tesi online. 

Il mondo della scuola anche davanti ad un’emergenza mai vista si è auto - organizzato. 

Sono diversi i metodi adottati: lezioni in streaming ripartite secondo un orario che ricalca quello scolastico o su apposite app. Ma anche compiti assegnati attraverso whatsapp, dispense caricate sul registro elettronico tramite file di testo, pdf, file audio e in qualche caso file video. In questi casi non si può parlare di didattica a distanza, ma semplicemente di uno strumento per scambiare file. 

cisco webexDa oggi è disponibile gratuitamente fino al 30 giugno 2020 la piattaforma WEBEX, lo strumento innovativo fornito da Cisco in accordo con Apple che consente di avere in linea migliaia di scuole per svolgere attività didattiche a distanza, via computer o smartphone, con un potente sistema di videoconferenza.  “La piattaforma - chiarisce Lucia Fortini, assessore regionale alla Istruzione, Politiche Giovanili e Sociali Campania - rappresenta uno strumento innovativo che consente di avere in linea migliaia di scuole anche contemporaneamente, caricare contenuti, fare videoconferenze, webinar e tutto ciò che occorre per fornire un utile supporto nella progettazione di attività didattiche a distanza. Anche in questo momento di grande emergenza, l’amministrazione regionale testimonia impegno e vicinanza per la scuola e la sua comunità “.

Gli scenari possibili:

Spid PSNIl Ministero dell’Istruzione viene incontro alle esigenze dei docenti, che si stanno prodigando per assicurare forme di didattica a distanza e non perdere il contatto con i propri alunni.

“Da domani e fino al 31 marzo 2020 sarà possibile acquistare con la Carta del docente anche webcam e microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili”. Lo annuncia la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina spiegando che “l’intervento di ampliamento degli hardware acquistabili con la Carta ha l’obiettivo di sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti per migliorare l’organizzazione delle diverse forme di didattica a distanza in questo momento di emergenza”.

La Ministra precisa anche che questa è solo una delle misure che il Ministero sta mettendo in atto per supportare le azioni che scuole e docenti stanno attivando, in queste ore, per garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni.

Significativa appare l’estensione all’acquisto di hotspot portatili, in quanto l’utilizzo degli applicativi per la didattica a distanza in modalità webinar richiede una connessione stabile e veloce. Resta, però, a carico del docente l’acquisto della sim dati e il relativo consumo di traffico.

io resto a casaIl nuovo DPCM del 9 marzo estende a tutto il territorio nazionale le disposizioni già previste per la zona rossa indicate nel DPCM dell'8 marzo. Di seguito riportiamo Faq (risposte a dei quesiti più frequenti) che possono chiarire alcuni passaggi del DPCM dell’8 marzo 2020 contenente misure mirate al contenimento dell’epidemia da CORONAVIRUS.

News Personale ATAVisti i decreti degli ultimi giorni, il MIUR ha emanato una nuova nota con indicazioni operative sugli ATA. Nella nota sono contenute indicazioni dettagliate per la gestione del personale ATA in questa emergenza.

Tenuto conto della necessità di assicurare il funzionamento dell'istituzione scolastica, e considerando la sospensione delle attività scolastiche, il DS concede il lavoro agile al personale amministrativo, tecnico e ausiliario, adottando ogni forma di gestione flessibile del lavoro.

coronavirus tabella 10 marzoNon ci sono più zone rosse. Tutta l’Italia deve stare a casa. Questa la drammatica sintesi della conferenza stampa del Premier Conte nella serata del 9 marzo, una data che i cittadini italiani faticheranno a dimenticare.

Cosa significa nel concreto questa situazione per la scuola ? Significa semplicemente che le disposizioni dell’art. 1 lettera h del DPCM 8 marzo 2020 diventano operative per l’intero Paese. Ecco quindi il testo integrale prelevato direttamente dal DPCM

tabella coronavirusIn questo momento di grande difficoltà del Paese arrivano in redazione diverse richieste di chiarimenti riguardo alle disposizioni di chiusura delle scuole e sospensione di attività didattiche e/o attività collegiali. La successione incalzante dei Decreti del Presidente del Consiglio e delle note ministeriali ha creato una grande confusione tra i docenti circa le tempistiche e disposizioni ad oggi previste per zone rosse e non secondo le diverse casistiche. PSN con questa utilissima tabella fa chiarezza su quanto ad oggi disposto secondo le fonti normative più recenti del DPCM 8 marzo 2020 e la relativa nota ministeriale. Qui tutte le informazioni e i chiarimenti dovuti.

lentezzaNella scuola ai tempi del coronavirus e della didattica a distanza sembra necessario riscoprire, oltre al valore della relazione educativa, la virtù della lentezza. Il ritmo lento dell'apprendere ha un suo fondamento scientifico, che viene seriamente messo a dura prova in queste giornate frenetiche di riprogrammazione della scuola iperconnessa, suo malgrado.

Appare sicuramente lodevole lo sforzo che l'intera comunità scolastica sta compiendo per assicurare il diritto allo studio a tutti gli alunni, nella prospettiva di una lunga sospensione delle attività didattiche. Ma in soli due giorni abbiamo assistito ad un fenomeno di "bulimia didattica", che ha contagiato docenti ed alunni, impegnati in maniera compulsiva a "postare" assegni per le vacanze forzate, schede e mappe concettuali, link a risorse digitali, questionari e schede di verifica.
Un simile approccio fast and furious non giova a nessuno. Anzi, rischia di produrre l'effetto contrario. E l'intento nobile di mantenere vivo il contatto quotidiano con le nostre classi può trasformarsi in un attimo in un pericoloso boomerang.