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“L’inclusione, il superamento delle barriere e degli ostacoli alla conoscenza devono essere sempre la nostra priorità”, così si è espressa la Ministra Valeria Fedeli, in occasione della Giornata internazionale dedicata all'alfabeto Braille, che coincide con il giorno di nascita del suo inventore, Louis Braille (4 gennaio 1809 - 6 gennaio 1852), colui che rivoluzionò l'approccio alla lettura per i non vedenti tramite l'invenzione del sistema di scrittura che prende appunto il suo nome.
All'età di quattro anni, infatti, Braille dopo un infortunio avvenuto nell'officina del padre divenne accidentalmente cieco, perdendo prima un occhio e, successivamente, a causa dell'estendersi dell'infezione, anche l'altro. Dopo aver vinto una borsa di studio dall'età di 10 anni frequentò a Parigi, la Institution des Jeunes Aveugles, uno tra i primi istituti specializzati per giovani non vedenti. Qui venivano insegnati alcuni mestieri, ma soprattutto veniva impiegato il metodo di Valentin Haüy, ovvero, un sistema che permetteva di leggere tramite l'uso del tatto, i caratteri della stampa in nero messi in risalto da un filo di rame posto sull'altro lato del foglio; come pecca, però, il sistema non permetteva alle persone di scrivere.
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- Scritto da Manuela Aragona
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Mentre prosegue il dibattito sulla 107 relativo alla riforma del sostegno e parallelamente procede l'iter per l'avvio del III ciclo TFA sostegno (lo scorso 14 dicembre il MIUR ha emanato nota sulle tempistiche da rispettare dagli Atenei per la conclusione del percorso abilitante), i Partigiani della scuola Pubblica insieme a 40 sigle associative e 120 docenti seminaristi, lo scorso 15 dicembre in occasione del convegno “Dall’integrazione all’inclusione: L’attività di sostegno alla luce della delega contenuta nella legge n. 107/2015”, hanno stilato ed inviato un documento alla ministra Fedeli affinché si fermi la riforma della Buona scuola e con essa la riforma del sostegno, chiedendo al più resto un incontro.
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- Scritto da Sabrina Brunetti
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In un’intervista al quotidiano la Repubblica è di nuovo Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, a parlare della Legge Delega relativa alla riforma del sostegno, prevista dalla Legge 107/2015.
Alla domanda: “La nuova legge sul sostegno è pronta? C’era una delega al governo” questa la risposta del sottosegretario: "Sarà pronta nelle prossime settimane, prima della fine dell’anno. Prevederà più formazione degli insegnanti. Resteranno docenti universali, ma avranno specificità profonde. Ogni insegnante dovrà conoscere i singoli sostegni: un bimbo autistico, un ragazzo down, un non vedente, uno studente che non sente. Nascerà un unico centro e collegherà la scuola, l'Asl, l’Inps: lì si potranno richiedere le ore di sostegno. Bisogna chiudere con i maestri specifici che se ne vanno a gennaio o a fine anno, il danno provocato da queste interruzioni della didattica è forte. La scuola italiana sul sostegno offrirà continuità. Credo che costruire una legge con questa consapevolezza sia il modo migliore per fare il sottosegretario. Vorrei dire che seguirò personalmente i nuovi insegnanti".
Entro la fine dell’anno ci sarà dato sapere come evolverà (?) il futuro dei docenti già specializzati e quali saranno i nuovi percorsi formativi che dovranno seguire, invece, gli aspiranti docenti di sostegno. In merito a questi ultimi si vocifera di un aumento dei CFU legati alla formazione: si passerebbe dagli attuali 60 a 120 CFU. Altra novità sembra riguardare l'istituzione di una specifica c.d.c. sostegno per ogni grado di scuola (infanzia, primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado), sganciata dalla c.d.c. di abilitazione, come già avvenuto per ultimo concorso.
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- Scritto da Sabrina Brunetti
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Inserimento, Integrazione, Inclusione.... Breve guida commentata
Dalle scuole speciali all’inserimento
Fino al XVIII secolo le persone con disabilità non godevano di alcun diritto. La Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del Cittadino (1789), elaborata nel corso della Rivoluzione Francese, sancì il diritto di uguaglianza per tutti gli esseri umani indipendentemente da ceto, razza, sesso e condizioni fisiche e psichiche.
In Italia i primi centri per persone con disabilità nacquero nel XIX secolo con la fondazione di un centro per la cura e la riabilitazione dei bambini con deficit psicofisici, ad opera di Sante De Sanctis, e con la prima scuola magistrale ortofrenica diretta da Maria Montessori. In seguito, nacquero scuole speciali ad opera di religiosi e enti assistenziali. Nel 1923, la Riforma Gentile, sancì l’obbligo scolastico solo per i ciechi e i sordomuti. L’art. 3 della Costituzione Italiana stabilisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge senza distinzione di condizioni personali e sociali.
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- Scritto da Ciro Agizza
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La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre è stata istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
L'edizione 2015 ha come tema centrale Questione di inclusione: accesso e empowerment per le persone con tutte le abilità.
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- Scritto da Ciro Agizza
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Continuano gli incontri tra il Miur,organizzazioni sindacali e associazioni, in merito alla delega al governo prevista dalla legge 107 per: l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Riportiamo la proposta di legge d'iniziativa dei deputati Fossati, Beni, Argentin, Binetti, Carnevali, Coccia, Coscia, Faraone, Malpezzi, Molea, titolo: "Norme per migliorare la qualità dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali" presentata già il 10 giugno 2014.
Da una lettura della proposta riportiamo i punti più significativi dei quali si sente tanto parlare in questo periodo:
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- Scritto da Lara Nocito - Insegnati Calabresi
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Gli Insegnanti calabresi - PSP Partigiani della Scuola Pubblica - denunciano la scomparsa del docente di sostegno con la Riforma del sostegno, in via di approvazione in questi giorni con delega in bianco, e chiedono al Governo di non abolire tale figura.
Nel ddl Faraone - Malpezzi infatti manca l’assegnazione oraria del docente di sostegno allo studente con disabilità, così com’era previsto dall’articolo 13 della Legge 104 del 1992. Questo significa che gli alunni con disabilità d’ora in poi non avranno più il docente assegnato alle attività didattiche di sostegno e saranno sempre più abbandonati nella classe.
Il 10 giugno 2014 è stata depositata in Parlamento una proposta di legge che aveva come primo firmatario il sottosegretario all'istruzione Davide Faraone. Successivamente la Legge 107 (la cosiddetta “Buona Scuola”) ha dato delega al governo ad adottare decreti legislativi in materia di inclusione scolastica di studenti con disabilità. La proposta di giugno recava il titolo: Norme per migliorare la qualità dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e altri Bisogni educativi speciali e, poiché potrebbe costituire il nocciolo della nuova iniziativa legislativa del governo in fatto di inclusione, qui ne vorremmo discutere un punti chiave.
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- Scritto da Ciro Agizza
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Oggi si è svolto un incontro tra il Miur e le organizzazioni sindacali, in merito ad un aspetto in particolare per il quale la Legge 107 prevede la delega al governo per: l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Il Capo Dipartimento dott.ssa Di Pasquale ha comunicato che su questi aspetti è in atto una interlocuzione con le varie associazioni di settore, con l'università, i dirigenti scolastici, associazioni professionali e associazioni di genitori. La "Delega" dovrà prendere in considerazione soprattutto la formazione del personale poiché i tempi attuali di formazione non sono sufficienti a dare risposte in positive alle disabilità più gravi.