DAnnunzio

Nato a Pescara nel 1863 e morto nel 1938 a Gardone Riviera (Brescia), fu scrittore, poeta, drammaturgo, simbolo del Decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale. Il suo impegno politico gli meritò il soprannome di "Vate", cioè "poeta sacro", "profeta".

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Dimostrò sin da giovane un carattere ambizioso ed un forte interesse per la letteratura, e nel 1879 il padre finanziò la pubblicazione di una sua raccolta di poesie, Primo vere, di ispirazione carducciana. D'Annunzio stesso pubblicizzò il suo lavoro diffondendo la falsa notizia della propria morte per una caduta da cavallo.

Nel 1881 si trasferì a Roma, dove visse in un ambiente lussuoso e trasgressivo, lavorò come giornalista ed approfondì i propri interessi letterari, il cui primo frutto fu una trentina di novelle ambientate nel mondo pastorale abruzzese (poi ripubblicate nella raccolta Le novelle della Pescara). In esse, partendo da uno stile verista, ne sviluppò uno decadente ed attento all'approfondimento psicologico che sarebbe culminato nel primo romanzo, Il piacere (1889), che ebbe un successo tale da rendere l'autore un vero e proprio divo...

 

 

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