PSN InclusioneSono diverse le novità in vigore dal 12 settembre 2019, data in cui è entrato in vigore il decreto legislativo n°96 del 7 agosto 2019 (Decreto inclusione) che ha apportato delle novità rispetto al D.LGS. n. 66/17 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Tra le novità è previsto che il Piano Didattico Individualizzato, non sarà più elaborato su schemi standard ma si terrà conto delle caratteristiche del singolo studente. Un ulteriore innovazione del Piano Educativo Individualizzato era stata introdotta dal DM 66/ 2017 che prevede l’uso, all’interno del documento, della classificazione ICF-CY. Questo implica l’adozione di un approccio molto più rigoroso e scientifico nella verifica delle potenzialità dell’alunno e nella strutturazione del percorso formativo.

Il Piano educativo individualizzato (PEI) è un documento nel quale vengono dettagliate tutte le informazioni dell’alunno, abilità, competenze, ambienti di apprendimento al fine di attuare le strategie didattico educative per il successo formativo dell’alunno. A partire dal 1° gennaio 2019, il PEI deve essere redatto tenendo conto della classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Molte scuole ancora non hanno adottato il PEI su base ICF e numerosi docenti di sostegno stanno riscontrando delle difficoltà per la compilazione del PEI in formato ICF la cui scadenza ricordiamo è fissata al 30 novembre per consuetudine. In questo articolo oltre a riportare le novità previste dal nuovo decreto inclusione, vi proponiamo esempi di PEI per ciascun grado e modelli compilabili in word.

Si tratta di uno strumento utilizzato per descrivere, misurare e classificare salute e disabilità. Tramite l’ICF è possibile ricavare informazioni strutturate sulla salute sia a livello delle funzioni (inclusa la sfera mentale) e delle strutture dell’organismo umano, sia a livello dell’attività di una persona e della sua partecipazione alle situazioni di vita. L’ICF si basa sul cosiddetto modello bio-psico-sociale della disabilità, derivante dall’integrazione del modello “medico” e quello “sociale”, due modelli concettuali opposti tra di loro. Il primo vede la disabilità causata direttamente da malattie, traumi ecc., e prevede quindi interventi che mirino alla cura oppure all’adattamento da parte della persona. Secondo il modello sociale, la disabilità è causata dal disagio provato dall’individuo all’interno di un contesto sociale in cui vive. Il ricorso a questa classificazione permette di fornire un quadro completo e funzionale dell’alunno disabile sia a livello scolastico che extra scolastico tenendo conto delle funzioni e strutture corporee, dell’attività e partecipazione del disabile. Il PEI su base ICF va redatto ogni anno scolastico a partire dalla scuola dell’infanzia e definito in tutte le scuole, entro il 30 novembre, per consuetudine e indicazione di diversi uffici scolastici.

Molte scuole ancora non hanno adottato il PEI su base ICF e alcuni docenti di sostegno stanno riscontrando delle difficoltà, a tal proposito vi proponiamo esempi di PEI per ciascun grado:

Esempio compilato di PEI-ICF Infanzia
Esempio compilato di PEI-ICF Primaria
Esempio compilato di PEI-ICF I Grado
Esempio compilato di PEI-ICF II Grado

Modello di PEI su base ICF in word compilabile (proposto da USR Marche)

Modello di PEI su base ICF in word compilabile (altro modello utilizzabile)

Queste le altre novità previsto dal nuovo decreto inclusione e che riguardano in modo particolare:

Assegnazione ore di sostegno, avverranno in collaborazione con la famiglia al fine di avere un chiaro prospetto dell’alunno con disabilità;

Commissioni Mediche, oltre ad un medico legale che presiede la commissione, infatti, saranno sempre presenti anche un pediatra o neuropsichiatra e un medico specializzato nella patologia dell’alunno;

L’inclusione, tutta la comunità scolastica sarà coinvolta nel processo di integrazione dello studente;

La Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale sono sostituti dal Profilo di Funzionamento, secondo un decreto, da emanarsi entro 180 gg dalla data di entrata in vigore del Dlgs 96/2019, che dovrà fissare criteri, contenuti e modalità di redazione secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), adottato dall’ Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) elaborato dall’ Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM), di cui al DPR DEL 24/02/1994, con la partecipazione delle famiglie. 
Il Profilo di funzionamento rappresenta il documento propedeutico alla predisposizione del Progetto Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI), stabilisce le competenze professionali, le diverse misure da adottare per il sostegno e le risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica. È redatto con la collaborazione dei genitori con la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione scolastica, viene aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione a partire dalla scuola dell’infanzia, nonché in “presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona”  

Il Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT) ha con il nuovo decreto subito delle modifiche in quanto mentre prima. procedeva all’assegnazione delle ore di sostegno in base alle richieste e alla documentazione presentata, ora invece sarà costituito da docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del PEI, verificando anche le richieste dei posti di sostegno che il DS manderà all’Ufficio Scolastico Regionale.

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con decorrenza dal 1° Settembre 2017, composto da docenti curriculari, da docenti di sostegno ed eventualmente personale ATA e specialisti ASL, istituito presso ciascuna istituzione scolastica allo scopo di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonché i docenti nell’attuazione dei PEI.



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