Graduatorie

A seguito dell'incontro di questa mattina tra Ammistrazione e OO.SS,  per analizzare l’ultima bozza del Decreto sulle riaperture delle graduatorie d'istituto del personale docente, finalmente abbiamo una data di emanazione fissata al momento e salvo colpi di scena per il prossimo 5 giugno, con scadenza per la presentazione delle domande (cartacee) prevista per il 24 giugno; in un secondo momento sarà possibile effettuare la scelta delle scuole tramite istanze on line.

Ribadiamo che:

la I fascia delle graduatorie di istituto (in base al dispositivo dell’art. 1, co. 10bis, del D.L. 30/12/2015 n. 210, convertito in legge 25/2/2016 n. 21, che prevede la proroga delle graduatorie ad esaurimento e, conseguentemente, di quelle di I fascia), sarà aggiornata a decorrere dall’a.s. 2019/2020;

 

l'aggiornamento della II e III fascia di istituto, emanate in applicazione del nuovo D.M. riguarderanno gli anni scolastici 2017/2020;

Come spiega la cisl scuola, da questo disallineamento a cui, nonostante le ripetute sollecitazioni, l'Amministrazione non ha voluto porre rimedio, deriva la seguente conseguenza: coloro che sono inseriti sia in I fascia che in II o III fascia per altre classi di concorso o tipo di posto, non potranno cambiare provincia (deve rimanere quella di presenza in I fascia), ma solo aggiornare il punteggio.

le novità:

  • la tabella delle certificazioni informatiche resta quella della precedente tornata, senza l'aggiunta di nuovi titoli ma con i punteggi dimezzati;

  • per l’accesso alle nuove classi di concorso di cui al D.P.R. 19/2016 nelle quali sono confluite più classi di concorso del vecchio ordinamento, sarà considerata valida, quale titolo di accesso, l'abilitazione/titolo di studio in una delle precedenti classi di concorso;

  • la domanda dovrà essere presentata in forma cartacea e le funzioni per le scuole per la valutazione delle domande saranno aperte intorno al 10 giugno;

  • la scelta delle scuole avverrà in un secondo momento tramite istanze on line (sarà necessario possedere le credenziali di accesso che si ottengono tramite riconoscimento fisico in una scuola).

  • le graduatorie relative alla scuola secondaria si aggiorneranno tenendo conto delle nuove classi di concorso;

  • oltre ai vecchi titoli di accesso per la III fascia, saranno considerati validi i titoli previsti dal dPR 19 del 14.2.2016 (“razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso”);

  • i diplomati magistrali, inseriti in GAE con riserva, aggiorneranno la II fascia di istituto;

Precisiamo che (come spiega lo Snals in una nota), il D.M. in corso di emanazione prevede, tra le novità, l’inserimento in II fascia per i posti comuni della scuola primaria, per gli aspiranti in possesso del titolo di studio conseguito entro l’a.s. 2001/2002, al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, intrapresi entro l’a.s. 1997/98, avente valore abilitante, escludendo il diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla C.M. 11/2/91 n. 27 e delle sperimentazioni “Brocca” di liceo linguistico, in quanto il piano di studi non contiene le materie caratterizzanti ovvero scienze dell’educazione, la pedagogia, la psicologia generale, la psicologia sociale e metodologia ed esercitazioni didattiche comprensive di tirocinio, materie caratterizzanti per il riconoscimento del valore abilitante del titolo.

Inoltre, per i posti comuni della scuola dell’infanzia è stato previsto l’inserimento nelle graduatorie di istituto di II fascia per coloro che siano in possesso del titolo di studio, comunque conseguito entro l’a.s. 2001/2002 al termine di corsi triennali e quinquennali delle scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’a.s. 1997/1998, aventi valore abilitante.

Come per la scuola primaria, anche per l’inserimento in II fascia di scuola dell’infanzia sono rimasti esclusi i diplomi di sperimentazione a indirizzo linguistico di cui alla C.M. 11/2/91 n.27 e delle sperimentazioni “Brocca” di liceo linguistico, in quanto il piano di studi non prevede le materie caratterizzanti utili ai fini del riconoscimento del valore abilitante del titolo, ovvero scienze dell’educazione, la pedagogia, la psicologia generale, la psicologia sociale e metodologia ed esercitazioni didattiche comprensive di tirocinio.

 

Tabelle di valutazione:

Da quanto apprendiamo dalla Flc Cgil scuola, le tabelle di valutazione sono state riviste in modo da ricondurre ad un unico criterio di valutazione generale tutti gli insegnamenti. Solo per strumento musicale e per gli insegnamenti specifici del liceo Coreutico è prevista anche la valutazione dei titoli artistici.

Poiché la II fascia per strumento musicale era precedentemente valutata con una tabella diversa, i docenti abilitati della ex A077 (ora A056), dovranno presentare la domanda come nuovo inserimento in modo da ottenere la corretta valutazione. La valutazione dei titoli artistici resta invece invariata e pertanto si potrà fare riferimento al punteggio precedente.

Per tutte le altre classi concorso, la valutazione del punteggio pregresso, per chi era già inserito in graduatoria nel 2014/2017, avverrà prendendo a riferimento quello acquisito nella classe di concorso confluita nell’attuale. Nel caso di più classi di concorso che confluiscono in una sola nuova classe si potrà fare riferimento ad una sola delle classi confluite, quindi qualora si avessero punteggi utili in più classi di concorso precedenti è possibile presentare la domanda di nuovo inserimento dichiarando nuovamente tutti i titoli e servizi in modo da ottenere la corretta valutazione nella nuova classe di concorso. Analoga possibilità è prevista per gli insegnamenti di nuova istituzione (musicali ed altri) in modo da permettere la valutazione come specifici o non specifici dei servizi eventualmente prestati precedentemente.

 

Il commento delle OO.SS

Per la FLC CGIL scuola: il ritardo della pubblicazione del bando per il rinnovo delle graduatorie non ha una giustificazione plausibile, considerato che il primo incontro si è svolto il 16 febbraio 2017 e la posizione di tutte le organizzazioni sindacali è stata chiara fin da quella data e tale si è mantenuta negli incontri successivi.Il ritardo graverà sulle segreterie delle scuole già oberate dal lavoro ordinario anche nel periodo estivo. Graverà sul regolare inizio dell’anno scolastico e sul diritto degli studenti ad avere gli insegnanti in classe dal primo giorno di scuola, anche se precari. Graverà sui diritti dei docenti precari che aspettano un nuovo inserimento o la modifica dei punteggi e delle province, per coloro che sono già inseriti, ma soprattutto il pieno rispetto del regolamento sulle supplenze.

Lo SNALS-Confsal ha:

  • ritenuto che il D.M., pervenuto in bozza, nel quale era prevista una data di scadenza della presentazione delle domande al 10 giugno, fosse completamente inaccettabile, in relazione a tale termine;

  • proposto, conseguentemente, che agli interessati sia consentito, come di consueto, un termine di 30 giorni (a partire dalla pubblicazione del D.M.), per la presentazione delle domande;

  • contestato la modifica dei titoli informatici già previsti con l’inserimento di nuovi titoli, che rischia di incrementare un “mercato dei titoli” spingendo gli interessati ad acquisirne altri, e al tempo stesso dimezza, inaccettabilmente, i punteggi relativi ai titoli informatici già previsti dalla tabella di valutazione del precedente triennio;

  • chiesto l’apertura immediata del confronto per la revisione del regolamento delle supplenze del personale docente, ormai obsoleto visto che risale al giugno 2007 e, a maggior ragione, quello del regolamento di supplenze del personale ATA, del tutto superato ed inadeguato, in quanto risalente al 2000. Ciò anche al fine di allegare agli stessi una nuova tabella di valutazione dei titoli, che varrà per il successivo triennio, in modo che gli interessati possano conoscere in anticipo i titoli che saranno valutabili ed eventualmente decidere di conseguirli.L’amministrazione ha parzialmente accolto la nostra richiesta relativa ai titoli informatici, in quanto ha comunicato, a seguito della decisa presa di posizione dello SNALS-Confsal e delle altre organizzazioni sindacali, di non introdurre la valutazione di nuovi titoli informatici; ha, invece (facendo riferimento anche ad una specifica parte del recente parere del CSPI), previsto che i vecchi titoli informatici siano soggetti ad una valutazione ridotta, dimezzando il punteggio assegnato ad ognuno di quelli previsti dalla vecchia tabella (relativa al precedente triennio), e modificato il totale dei titoli informatici valutabili, portandolo da 4 (come previsto nella precedente tabella), a 2.

In chiusura dell’incontro l’Amministrazione ha, altresì, precisato che intende dare il via quanto prima alla presentazione delle domande e ha ipotizzato, a seguito delle forti richieste sindacali, un termine di scadenza delle stesse per il giorno 24 giugno.

La nostra delegazione ha puntualizzato che tale termine ultimo, ancorchè non soddisfacente, potrà ritenersi accettabile nel solo caso che la pubblicazione del D.M. e della relativa circolare di trasmissione avvenga in data odierna.

Nel caso il decreto dovesse essere pubblicato lunedì, ha chiesto che i 24 giorni previsti, alla fine della lunga discussione dall’Amministrazione, siano mantenuti facendoli decorrere da tale data, e conseguentemente spostando il termine finale al 30 giugno.

 

La Cisl Scuola ha chiesto che la tempistica che il Miur assegnerà alle scuole per la valutazione delle domande, l'inserimento dei dati, la presentazione del modello B e ogni altro adempimento sia sempre oggetto di informativa preventiva con le Organizzazioni Sindacali per evitare che siano fissate scadenze insopportabili per il personale delle segreterie scolastiche con l'obiettivo, per altro irrealizzabile di avere pronte le graduatorie per il mese di settembre. Non è pensabile, infatti, che i ritardi del Miur ricadano sulle scuole chiamate a compiti impossibili da realizzare.

 

La Uil Scuola, nel registrare il positivo clima di discussione e l’accoglimento nel testo di alcune osservazioni e proposte presentate in occasione delle riunioni precedenti, ha posto con forza la rivendicazione di azioni che diano certezze al personale, insieme con la garanzia di continuità didattica degli alunni che non è realizzabile con lo strumento di tipo amministrativo delle nomine fino ‘all’avente diritto’ fin qui utilizzato. Si tratta di una norma incompatibile con la privatizzazione del rapporto di lavoro, confermata di recente dall’accordo del 30 novembre, per la quale il lavoratore deve essere in condizione di sottoscrivere un contratto di lavoro conoscendo la data di assunzione, nonché quella della fine del rapporto di lavoro. Per fare questo, occorre utilizzare la graduatoria valida al momento della stipula dei contratti, per cui se non è definita la nuova, è valida quella vecchia.Non è più possibile parlare di continuità didattica e rispetto della funzione docente, senza che si attuino scelte coerenti che possano consentire la certezze che si dice di voler realizzare, senza considerare che queste scelte servono per il  regolare avvio dell'anno scolastico. Ancora una volta si conferma che la norma legislativa è rigida e solo la contrattazione può svolgere il ruolo di adattamento alla realtà concreta della scuola che come ovvio è sempre mutevole. Un'altra indicazione - accolta positivamente dal tavolo e dall’amministrazione - che ora va tradotta in indicazioni operative - è quella di dare istruzioni alle scuole del perfezionamento prioritario, delle graduatorie attualmente esaurite o insufficienti, a partire da quelle di II fascia, sempre per evitare le nomine fino ad avente diritto.

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