In uninclusione sezionea lettera indirizzata ai dirigenti scolastici, a tutti i docenti, al personale, alle famiglie e agli studenti, la ministra ha ribadito l’importanza della tutela del diritto allo studio degli alunni con disabilità. È chiaro che la DAD ha stravolto la didattica a cui erano abituati i nostri alunni e sebbene si tratti di nativi digitali ha creato inizialmente una sensazione di disorientamento che si è invece tramutato in qualcosa di più profondo nei ragazzi diversamente abili soprattutto in quelli con patologie più gravi.  

Chi è insegnante di sostegno sa benissimo che il rapporto che si stabilisce con il proprio alunno ha qualcosa di speciale e che va oltre quello che possa essere il suo ruolo di insegnante, non si può essere insegnante se non si ha passione e se non si ama il proprio lavoro e l’insegnante di sostegno ancor più.

La ministra nella lettera scrive: Pur certa del «massimo impegno da parte di tutti i docenti e i dirigenti scolastici» per «garantire l’inclusione nelle classi e nelle sezioni della scuola italiana», qualcosa di più e meglio si può fare per «contribuire a sanare alcuni disallineamenti riscontrabili nelle pratiche didattiche quotidiane» e «stimolare alla costruzione di strategie utili a recuperare quanto, in termini di socializzazione e didattica inclusiva ha, malgrado l’impegno di tutti, perso di efficacia»

La ministra  ha poi invitato i docenti di sostegno ad assumere degli atteggiamenti inclusivi nei confronti dei loro alunni e di coinvolgerli con il gruppo classe, cosa  che molti insegnanti di sostegno hanno fatto sin  dall’inizio di questa fase emergenziale, perché non sei un  docente di sostegno se non prendi per mano e guidi il tuo alunno in questa nuova avventura, allora il cellulare, la piattaforma digitale, i WhatsApp diventano indispensabili nel contatto con il tuo alunno diversamente abile e la tua classe. Non c’è orario che determini una fine della lezione, si lavora in sinergia con i colleghi della classe e a seconda del PEI dell’alunno si decide per il feedback.

L’impegno c’è stato e ci sarà sempre, peccato leggere che la ministra abbia riscontrato delle lamentele da parte di alcune famiglie di alunni con disabilità, purtroppo i disertori esistono in ogni settore lavorativo e volendo citare un famoso aforisma “ non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità” e aggiungeremmo anche” lo si fa per amore” perché più degli altri docenti, l’insegnante di sostegno ha delle grosse responsabilità e se non è dotato di equilibrio, pazienza e senso di responsabilità non può ricoprire questo ruolo e potrebbe arrecare ulteriori danni ad un alunno già provato per la sua disabilità.

La ministra si rivolge poi ai dirigenti scolastici “ Ai dirigenti scolastici, già impegnati a tenere le redini di questa difficile situazione, direi quasi a mettere a sistema tutte le energie in gioco, equilibrandole con le insicurezze e le paure dei ragazzi e delle famiglie, chiedo lo sforzo ulteriore di garantire con celerità le operazioni finalizzate a coprire l’eventuale gap tecnologico di tutte le famiglie, in particolar modo di quelle degli alunni con disabilità, e di assumere ogni utile iniziativa volta a sollecitare e ad attivare interventi didattici a loro favore, ove ancora non fatto “. Fa poi riferimento alla “norma di legge, recentemente varata tra i provvedimenti emergenziali, che prevede si possano coinvolgere gli assistenti educatori e alla comunicazione nel lavoro quotidiano di garanzia della didattica a distanza, in raccordo con gli enti locali. Con gli assistenti alla comunicazione, in particolare per quanto riguarda alunni e studenti con disabilità sensoriali, la collaborazione potrà avvenire attraverso sistemi di condivisione delle piattaforme digitali in uso tra i docenti, in modo che gli assistenti medesimi possano operare a loro volta a distanza con gli allievi e i docenti medesimi, utilizzando il canale comunicativo più adeguato alle varie circostanze”.

Infine la lettera si conclude con dei ringraziamenti fatti alle famiglie che insieme agli alunni e ai docenti si stanno impegnando in questo momento di difficoltà, ricordando che “che sul sito del Ministero dell’Istruzione è stata predisposta un’apposita pagina web, caratterizzata dall’essere un work in progress, dedicata proprio alla didattica a distanza per alunni e studenti con disabilità. I collegamenti e le iniziative lì proposti consentono di raggiungere e utilizzare, a titolo totalmente gratuito, le piattaforme e gli strumenti messi a disposizione delle istituzioni scolastiche e delle famiglie”.