CHIUSURA UN MESE DOPO Ad un mese dalla chiusura delle scuole la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è intervenuta stamattina a “Tutti in classe”, su Radio Rai 1, in merito all’attualità scolastica.

Ecco i temi affrontati: 

Didattica a distanza« ci sono aspetti positivi da parte di quelle scuole che si erano mosse in anticipo, approfittando dei finanziamenti messi a disposizione e ci sono realtà più deboli a cui abbiamo provato a dare risposta come ministero dell’istruzione tramite anche gemellaggi con altre scuole mettendo varie soluzioni in campo. Non è una differenza Nord-Sud ma è una situazione a macchia di leopardo», ha evidenziato la ministra Azzolina.

Come si procederà con la valutazione: «l’anno scolastico sarà valido e gli insegnanti sulla base dei criteri stabiliti dal collegio dei docenti hanno la piena libertà di valutare come ritengono anche nelle piattaforme ma questo non lo dice il Ministero dell’Istruzione ma moltissimi lo stanno già facendo, stanno già valutando sulla base della didattica a distanza, ma io non ho l’ossessione del voto. Il problema della didattica a distanza non è la valutazionema essere vicini a dei ragazzi che in questo momento sono smarriti, che vanno sostenuti, che vanno rassicurati perché hanno perso i loro punti di riferimento, non hanno più la routine che avevano prima e alla quale facevano riferimento, il punto è che, gli insegnanti in questo momento per loro sono fondamentali, da un punto di vista non soltanto degli apprendimenti ma da un punto prettamente emotivo».

 

Sportello psicologico« abbiamo creato delle task force regionali con la figura dello psicologo, che serve in questo momento. I ragazzi sono adolescenti o sono bambini, hanno bisogno di figure di riferimento, gli adulti sono necessari, senza didattica a distanza il rischio sarebbe l’abbandono totale. Alle famiglie alle va il mio grazie perché stanno facendo enormi sforzi anche per la didattica a distanza; famiglie e insegnati in questo momento sono la base per gli studenti che in questo momento hanno perso tutte le certezze». 

Il Governo stanzierà 85 milioni per la didattica a distanza:« il monitoraggio che ho voluto sulla didattica a distanza serve anche a capire come distribuire i soldi: firmerò a giorni il decreto con cui andremo a utilizzare gli 85 milioni di euro stanziati dal Governo per sostenere la didattica a distanza e arrivare a chi non ha gli strumenti digitali».

Tutti i docenti si sono attivati con la didattica a distanza?: « solo una minima parte di docenti ha incrociato le braccia ma io, e parlo da docente, mai e poi mai riuscirei a farlo. Ci troviamo di fronte ad un’emergenza planetaria, non è mai successo nel resto del mondo che migliaia di studenti restassero a casa quindi come si fa a dire “non mi compete!”; in classe davanti a quelli studenti  torneremo, e io spero il prima possibile, bisognerà guardarli negli occhi e gli studenti sapranno chi c’è stato e chi no».

Maturità 2020«stiamo pensando a delle possibili soluzioni che sono relative al momento in cui si ritornerà a scuola. Io devo tenere in considerazione ciò che gli studenti hanno fatto di didattica a distanza nell’esame di Stato. Ci stiamo riflettendo, abbiamo già in mente possibili soluzioni che garantiscano agli studenti di fare un esame serio, lo stanno chiedendo tutti ed è giusto che non passi l’esame di Stato 2020 come quello in cui si perda il sapore dell’esame di Stato stesso. Ma dall’altra parte devo tutelare gli studenti rispetto agli apprendimenti di quest’ultima parte dell’anno ma attenzione però l’esame di Stato guarda al percorso che lo studente ha fatto in  5 anni. Io devo valorizzare lo studente per quello che ha fatto in cinque anni ma devo anche tranquillizzarlo e gli devo garantire un esame  di stato per cui quella parte di programma che va da febbraio a giugno deve essere reale. Stessa cosa vale per gli studenti delle medie».

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