banchi scuola

I sindacati Fgu/Snadir - Cisl Scuola- Snals Confsal e Gilda Unams, scendono all'attacco in difesa dei docenti di religione cattolica, inviando una richiesta di incontro urgente alla Ministra Valeria Fedeli, per risolvere numerose problematiche derivate dall'applicazione della legge 107/2015.

Come si legge nella nota (in allegato), la legge 107/2015Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigentinon ha previsto nel piano assunzionale gli insegnanti di religione cattolica; l'art. 1, comma 114, infatti, ha stabilito l’indizione dei concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato esclusivamente per il personale docente delle istituzioni scolastiche ed educative non tenendo conto del personale docente di religione cattolica considerando che l’ultimo concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di docenti di religione - a seguito della legge 186/2003 - è stato bandito nel 2004.

Al fine di ripristinare l’organico dei posti di ruolo dei docenti di religione risulta quindi necessario bandire un nuovo concorso che valorizzi i titoli culturali e il servizio prestato nell’IRC ed affrontare il delicato problema degli incaricati annuali di religione che hanno 36 mesi di servizio (art. 1, comma 131, legge 107/15).

Oltre a quanto descritto, occorre inoltre affrontare le diverse problematiche che la legge 107/2015 e le deleghe previste dalla legge stessa determinano sul personale con le conseguenti specifiche ricadute sui docenti di religione cattolica.

Vista la complessità delle tematiche poste, tali da mettere in gioco le legittime aspettative - sancite dalla legge - dei diritti di questi lavoratori della scuola, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono alla S.V. un incontro urgente per esporre e condividere gli indispensabili interventi a favore degli 11.000 docenti precari di religione e di tutto il personale docente di religione.

La Cisl Scuola ha annunciato di affrontare varie questioni di carattere organizzativo e didattico conseguenti l'entrata in vigore della legge 107/15 tra cui:

  • il permanere ingiustificato di numerose criticità irrisolte, a partire dalla gestione dell'organico dell'autonomia;

  • la delicata questione dei docenti IRC che ricoprono il ruolo di vicari dei Dirigenti e ai quali, ad oggi, è preclusa ogni possibilità di svolgere il loro incarico disponendo dell'esonero dal servizio d'insegnamento;

  • la negazione del diritto alla card per la formazione a tutti i docenti incaricati, ancorché svolgano la propria attività d'insegnamento ininterrottamente dal 1° settembre al 31 agosto di ogni anno scolastico.

(…) Il sindacato riconosce ai docenti di religione cattolica il ruolo importante svolto all'interno delle istituzioni scolastiche, sia per il solido e diffuso legame con gli studenti e le famiglie (posto che ad avvalersi dell’IRC sono quasi il 90% degli alunni), sia per il valore che l'insegnamento della religione cattolica può assumere in un processo educativo e formativo basato su solidi strumenti di elaborazione di conoscenze e competenze di cittadinanza proprie di una scuola laica ma attenta a radici culturali fortemente radicate nella storia del nostro Paese e condivise da larga parte della comunità. Infine considera tra gli obiettivi prioritari in questa fase, la stabilità del posto di lavoro, per le implicazioni che ciò comporta sul piano delle tutele individuali e per un'efficace programmazione e gestione del servizio scolastico. Occorre riportare il rapporto tra personale di ruolo e personale incaricato all'equilibrio sancito dalla legge 186/2003 (...)