Proviamo a fare una analisi delle possibili immissioni in ruolo, ragionando sui numeri delle disponibilità e delle immissioni in ruolo.

Il quadro delle disponibilità in Organico di Diritto (d’ora in poi, OD), per l’a.s. 2013/14 sono di seguito riportate.

Ordine/tipo

Disponibilità

Infanzia

                              2.822

Primaria

                              4.855

I grado

                              7.557

II grado

                              6.881

Sostegno

                              3.252

 

                  25.367

Le ultime notizie (1 agosto 2013) provenienti dal MIUR riportano un numero di immissioni pari (corpo docente) a 11.500 unità. Ovviamente, tale numero andrà ripartito per tutti gli ordini e tipologia di posti. Tale ripartizione non è affatto “neutra” nei sui effetti, poiché nella scuola secondaria di I e II grado tale ripartizione va fatta considerando le diverse classi di concorso che possono determinare delle notevoli differenze tra i valori medi calcolati complessivamente e i valori puntuali (si rimanda al punto successivo in questo documento).

Partiamo da un valor medio: 11.500 immissioni (su 25.367) risultano essere pari al 45% circa (45.334% per essere precisi) dei posti disponibili.

Se applicassimo tale valore, indistintamente per tutti gli ordini, senza tener conto delle diverse classi di concorso nella secondaria, si avrebbe il seguente prospetto:

Ordine/tipo

Immissioni

Perc

Infanzia

                   1.279

11%

Primaria

                   2.201

19%

I grado

                   3.426

30%

II grado

                   3.119

27%

Sostegno

                   1.474

13%

 

          11.500

100%

Applicando tali percentuali ai diversi ordini di scuola, tuttavia, entra in gioco il calcolo “puntuale” per classe di concorso (e provincia) per cui la reale distribuzione che si avrebbe, in tal caso, è la seguente:

Ordine

Immissioni

DELTA

Infanzia

                              1.277

- 2

Primaria

                              2.201

                                  0

I grado

                              3.215

- 211

II grado

                              2.534

- 585

Sostegno

                              1.465

- 9

 

                  10.692

- 808

Tale effetto deriva, ad esempio, dalla presenza di numerose classi di concorso con disponibilità dispari (1-3-5, etc…): risulta profondamente diverso avere, ad esempio, 2 disponibilità nella classe di concorso X piuttosto che 1 disponibilità ciascuna nella classi Y e Z; con un coefficiente <50%, nel primo caso si avrebbe 1 immissione (2*0.49=0.98, approssimato ad 1), nel secondo nessuna (1*0.49=0.49, quindi zero).

Quindi, occorre trovare una soluzione alternativa per raggiungere il numero di immissioni preventivato. Le alternative possibili sono:

  1.         rimodulare le percentuali tra i diversi ordini/tipologia;
  2.       individuare dei criteri di attribuzione all’interno dei diversi ordini per colmare il GAP di immissioni;
  3.       autorizzare una contingente maggiore di immissioni (praticabile ma non senza la volontà di farlo)

Applichiamo il criterio n.1.

Considerato che la quasi totalità dei posti (rispetto al coefficiente medio) si avrebbe nella secondaria (primo e secondo grado), proviamo ad aumentare gradatamente tali coefficienti, in questi due ordini di scuola.

 

COEFFICIENTE

Ordine

45,0%

46,0%

47,0%

48,0%

49,9%

50,1%

I grado

3.201

         3.256

     3.313

            3.356

           3.407

           4.150

II grado

       2.530

          2.553

         2.571

          2.590

            2.599

             4.282

DELTA PREC

0

                78

        75

62

60

      2.426

DELTA OBIETTIVO

- 808

- 730

- 655

- 593

- 533

   + 1.618

Nella tabella precedente, è riportata una tabella riepilogativa:

$1·         le colonne riportano il coefficiente applicato per le immissioni in ruolo

$1·         le prime due righe riportano le immissioni REALI, calcolate cioè sulle disponibilità per classi di concorso e provincia, che si avrebbero applicando i diversi coefficienti

$1·         le ultime due righe riportano, rispettivamente la differenza (come somma complessiva tra I e II grado) che si ha rispetto al coefficiente precedente (DELTA PREC. es: applicando 46% alla secondaria, invece che 45%, si avrebbe un incremento complessivo di 78 immissioni), nonché la differenza tra le immissioni che si avrebbero e il valore obiettivo di 11.500 (DELTA OBIETTIVO. Es: applicando il 47% alla secondaria si avrebbero ancora 655 posti da assegnare rispetto al valore obiettivo).

Come si può notare, non appare risolutivo applicare una percentuale pari al 49.9% (comunque inferiore al 50%), poiché le cattedre da assegnare a ruolo sarebbero 533 in meno rispetto al valore obiettivo.

L’impatto del fattore “cattedra unitaria o dispari” (per “battezzare” in qualche modo il fenomeno) emerge chiaramente non appena si applica un coefficiente pari al 50.1%: in questo caso, le cattedre da assegnare a ruolo supererebbero di 1.618 unità le 11.500 previste.

A questo punto, occorre tentare strade alternative.

Il primo tentativo può essere quello di tenere fermo il coefficiente di 50.1% delle superiori e ridurre quello degli altri ordini di scuola (peraltro, lo scorso anno il coefficiente “usato” per le superiori è stato del 65% contro il 60-62% degli altri ordini).

L’unica soluzione possibile, in tal caso, sarebbe quello di applicare un coefficiente pari al 40% per tutti gli altri ordini di scuola: in questo caso le immissioni autorizzate sarebbero le seguenti.

Ordine

Immissioni

DELTA

Infanzia

                              1.131

- 148

Primaria

                              1.941

- 260

I grado

                              2.874

- 552

II grado

                              4.282

                          1.163

Sostegno

                              1.301

-  173

 

                  11.529

                       29

L’altra opzione è, invece, quella di portare tutti i coefficienti al al 49.9% e di poco superiore (50%) per il sostegno. Ovviamente, questo suonerebbe come una vera beffa per tutte la cdc con 1 sola immissione (sembrerebbe fatto apposta! Altro che “non fanno calcoli”: le 11.500 immissioni deriverebbero da una precisione chirurgica!)

In tal caso, si avrebbero le seguenti immissioni.

Ordine

Immissioni

DELTA

Infanzia

                              1.383

                              104

Primaria

                              2.402

                              201

I grado

                              3.407

-  19

II grado

                              2.599

- 520

Sostegno

                              1.716

                              242

 

                  11.507

                         7

Come è evidente, la secondaria di II grado ne uscirebbe con le ossa rotte.

Ovviamente nel mezzo ci sono soluzioni diverse ed ugualmente praticabili.

Applichiamo il criterio n.2.

In realtà, in questo caso, più che applicare un criterio si ragiona per mere ipotesi e, quindi, tutto il ragionamento è un mero esercizio di stile di una giornata estiva.

Nella secondaria di II grado ben il 18% (ossia 1.223 cattedre) delle disponibilità in OD deriva da una unica disponibilità in una data provincia su una specifica classe di concorso. Lo stesso fenomeno si ritrova per la secondaria di I grado, sebbene con numeri attenuati (444, pari al 6% del totale delle disponibilità).

Al fine di “recuperare” almeno le singole disponibilità (1 cattedra in OD), dunque, si potrebbe applicare un coefficiente diversificato “salvo le singole disponibilità”. Ma, in tal caso, occorrerebbe “reperire” dalle 1.223 cattedre (se lo si applica solo al II grado) alle 1.667 (se lo si applica a tutta la secondaria).

Il che lo si può fare o abbassando i coefficienti degli altri ordini o autorizzando un numero di immissioni non così elevato (circa 13.000 invece dei 11.500 annunciati).

Il “criterio 3” è il più auspicabile. Ma il MIUR sembra essere sordo.

Fonte:
http://www.cipna.it/download/file.php?id=25