
1) Come Tommaso d'Aquino aveva costituito l'espressione culminante della filosofia scolastica, così il francescano Guglielmo di Ockham (1280/90-1349), di poco successivo, ne segnò il punto d'arrivo e dissoluzione, modernamente rivolgendo, "attraverso il suo empirismo logico e scientifico […] la teologia in una direzione più religiosa e la filosofia in una direzione più spiccatamente orientata verso le scienze" .
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2) Convinzione predominante del pensiero cristiano era stata la conciliabilità delle verità della ragione con quelle della fede, sulla base del presupposto che la prima può giovare alla comprensione della seconda, che le fornisce dei contenuti originali, cioè irriducibili alla sua "libera" elaborazione.
3) Tale presupposto dipendeva a sua volta dalla concezione "greca" della ragione e delle sue potenzialità, in base alla quale è possibile la conoscenza metafisica degli oggetti soprasensibili e, perciò, la dimostrazione dell'esistenza di Dio.
4) Ockham, dal canto suo, rigetta la metafisica tradizionale, ritenendo che la conoscenza non sia altro che un'elaborazione razionale dei dati empirici, cioè provenienti dall'esperienza, "interna" o "esterna"; di conseguenza, poiché di Dio non è possibile, in vita, esperienza alcuna, non è possibile né dimostrarne l'esistenza né comprenderne l'essenza...
Per la lezione completa in PDF: Guglielmo di Ockham
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1) L'importanza di Galileo Galilei (1564-1642) sta per un verso nell'elaborazione della metodologia della ricerca scientifica moderna, capace di sintetizzare le esigenze e superare le realizzazioni di Bacon e Cartesio, per un altro nelle sue indagini fisiche ed astronomiche da quella rese possibili e per un altro ancora in una battaglia culturale volta ad affermare l'autonomia della scienza nei confronti del sapere tradizionale – e dei suoi rappresentanti – e delle autorità religiose, nella fattispecie dalla interpretazione della Bibbia operata dalla Chiesa Cattolica – a cui pure egli non intendeva nuocere ma, piuttosto, giovare, nella persuasione che la religione, "rimanendo ancorata a tesi dichiarate false dal progresso scientifico, avrebbe inevitabilmente finito per squalificarsi dinanzi agli occhi dei credenti".


1) Intercorrono quattro secoli fra l'epoca di Sant'Agostino e la nascita della filosofia "Scolastica", così detta perché sviluppatasi nei livelli superiori delle scuole medievali, organizzatesi a partire dall'età carolingia e caratterizzate dalla riflessione sui rapporti, variamente intesi, tra la fede cristiana e la ragione. 


1) Il pensiero di Immanuel Kant (1724-1804) costituisce il punto di confluenza e la sintesi delle tematiche dell'empirismo e del razionalismo, configurandosi così come momento culminante della filosofia moderna (e, più in particolare, dell'Illuminismo) e, al tempo stesso, luogo d'origine di quella contemporanea. 



1) La tesi fondamentale dell'esistenzialismo è che l'oggetto più proprio della filosofia è la concretezza della condizione umana; appunto per questo Jean Paul Sartre, nell'opera del 1946 L'esistenzialismo è un umanismo, afferma che "siamo su di un piano dove ci sono soltanto uomini". Heidegger (1889-1976)
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