Ancora successi e riconoscimenti per il prof. Alfonso D’Ambrosio, curatore della rubrica di "laboratorio povero" ed articolista di PSN presente al Tablet School 6 di Roma tenutosi sabato 9 Maggio in cui ha proposto un proprio workshop insieme con 5 suoi alunni (Elia, Riccardo, Filippo, Gianluca e Mattia) molto apprezzato e che ha destato notevole interesse.

Il workshop, proposto dal docente, è stato incentrato sull’uso dei sensori ambientali (e sullo sviluppo di App) per realizzare esperienze didattiche significative nelle Scienze fisiche (e non).

In particolare i ragazzi hanno mostrato come, utilizzando il sensore ccd di una fotocamera di uno smartphone o tablet, sia possibile avere tra le mani un contatore Geiger per la misura della radioattività naturale e non. Diverse esperienze sono state mostrate ai visitatori del workshop spaziando dall’acustica al magnetismo, dalla cinematica al video editing.

Il prof. D'Ambrosio intervistato dal quotidiano il Gazzettino ha raccontato la sua esperienza entusiasmante vissuta durante il Tablet School in cui afferma "si sono aperti nuovi contatti, nuove possibilità di progetti, ma soprattutto sono venuto a contatto con realtà scolastiche che mostrano come è possibile fare Scuola in maniera efficace, professionale e anche divertente”.

tablet2

Il tema del Convegno a cui partecipava il prof. D'ambrosio non era "Tablet sì" o "Tablet no", neppure tecnologia sì o no, ma piuttosto comprendere come ed in che modo le tecnologie possano essere strumenti, essere facilitatori per la didattica, cercando di aprire anche un confronto serio sul loro utilizzo.

Il mondo va verso una ricerca di lavori sempre più incentrati sulla tecnologie, pertanto non utilizzarla significa chiudere le porte ad un mondo ampio e nuovo (anche in termini di possibilità lavorative).

Mi è piaciuta molto l’affermazione della prof.ssa Dianora Bardi” dice D’Ambrosio, “quando ha detto che organizzare un evento sul Tablet School non significa dire ai docenti DOVETE usare i tablet. Ogni alunno, ogni docente usa le proprie metodologie, anche prendere appunti con carta e penna se questo va bene !

Afferma D’Ambrosio “Oggi si parla tanto di tecnologie e di contenuti, entrambi sono importanti , ma per realizzare una vera esperienza didattica significativa dobbiamo dare ai nostri studenti delle opportunità, opportunità di scegliere, sognare, conoscere, sperimentare , e farlo significa oltre ad utilizzare la tecnologia e a proporre contenuti, soprattutto  modificare la propria metodologia didattica . Ci sono ben 20 approcci didattici diversi, pertanto non ci resta che scegliere quello a noi più congeniale !

Professionisti Scuola è sensibile proprio alla Didattica ed è per questo che da oggi si apre la sezione Didattica 2.0. Un luogo dove non si vuole parlare solo  di tecnologia, App per il puro gusto di recensirle . Un luogo dove i colleghi possano discutere, in maniera serena, come se fossero a casa propria, e raccontare quelle che sono e sono state (e saranno) le proprie esperienze didattiche con le nuove tecnologie e robotica educativa.

Non ci interessano recensioni di App o Software, non ci interessa l’applicazione all’ultima moda, piuttosto capire quali e come sono stati condotte esperienze didattiche in classe utilizzando le nuove tecnologie.

L’intervista completa e maggiori info sull’esperienza del Tablet School di Roma è possibile reperirla sul  Gazzettino del nordest di martedì 12 Maggio 2015.

tabletschool