Formazione, TFA e PAS

neoimmessiNulla di concreto è venuto fuori dall'incontro tra i sindacati e il Ministro, alla luce del rischio evidenziato da PSN  nei giorni scorsi, circa la  validità dell'anno di prova per i docenti neo immessi  su classi di concorso differenti. Riportiamo stralcio del resoconto

graduatorie

Sta facendo velocemente il giro del web una notizia diffusa attraverso un comunicato di una sigla sindacale subito ripresa, senza alcun riscontro, anche da siti specialistici, riguardante presunte sentenze del CDS a favore di docenti abilitati con TFA e PAS definite come "una vera e propria svolta per la carriera di migliaia e migliaia di docenti abilitati" in quanto sarebbero state accolte le richieste di inserimento in GAE, fatto che rappresenterebbe un vero sconvolgimento delle graduatorie stesse.
Iniziamo col dire subito che, non è la prima volta che vengono diffuse notizie del genere senza alcun riscontro, ma basta fare una verifica sul sito del Consiglio di Stato per accertarsi che non si tratta assolutamente di sentenze ma di ordinanze che quindi non hanno nessun carattere definitivo e per di più, a differenza di quanto si afferma su diversi siti, non dispongono neppure l'inserimento in GAE. Come sia possibile che notizie del genere siano diffuse senza un minimo di verifica della fonte resta davvero un mistero anche se dispiace vedere molti docenti illusi da notizie destituite di alcun fondamento.  
La redazione di PSN  ha infatti recuperato le ordinanze citate, la n. 4333-15 (riguardante TFA), 4335-15 (PAS), 4336-15 (PAS), 4338-15 (PAS), 4337-15 (non riguardante TFA e PAS ma gli esclusi per mancata presentazione domanda entro i termini) e come si può leggere in esse, a differenza di quanto si vorrebbe far credere, il CDS non ha disposto l'inserimento in Gae, nemmeno con riserva, ma ha soltanto ravvisato l'opportunità di una approfondita valutazione chiedendo al TAR di affrontare un esame della controversia nel merito. Scrivono infatti i giudici del CDS: "considerato che la complessità e la rilevanza delle questioni giuridiche proposte esigono
un’approfondita valutazione che solo un esame della controversia nel merito". 

neoimmessiTantissimi docenti, in queste ore, oltre che dallo sconcerto destato per l'assegnazione della provincia da parte del sistema informatico del Miur  in  fase B, sono fortemente preoccupati dalla possibilità o meno di poter effettuare anno di prova su nomina giuridica e in particolare su altre classi di concorso rispetto a quella a cui si è destinati in ruolo
Anno di prova sul quale regna molta confusione, anche per indicazioni errate di siti specialistici, che però normativa attuale alla mano, non può essere valido se prestato su gradi d'istruzione differenti. 

Molti forse non ricordano che dal febbraio 2015 è cambiata la formazione docenti neoimessi e di conseguenza sono cambiate anche alcune regole consolidate nel tempo, per chiarire il tutto è doveroso fare una piccola cronistoria.

Partendo dalla nota 31120 diramata dall'AT Roma in data 18/11/2014 che, seppur negli intenti, volesse dare dei chiarimenti in merito al superamento dell'anno di prova per i neoimmessi in ruolo su nomina giuridica finì invece per creare notevole apprensione a chi era stato immesso dopo il 1/09/2014 e stava prestando servizio con nomina a tempo determinato su classe di concorso affine. Se la nota fosse stata applicata alla lettera e in maniera restrittiva, sarebbe infatti stata a rischio la validità dell'anno di prova per tali docenti neoimmessi.

Ecco il testo della nota incriminata:

miur logopubblichiamo finalmente la tabella delle nuove classi di concorso, dopo il giallo della bozza circolata nei giorni scorsi, spacciata per attuale da diversi siti specialistici e che invece risaliva a oltre 3 anni fa come anche lo stesso ispettore Max Bruschi aveva fatto notare sulla sua fanpage.
La nuova tabella delle classi di concorso, approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, contiene le disposizioni per la razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso e a cattedre e a posti di insegnamento. Il provvedimento oltre a riordinare le classi di concorso, accorpandone alcune ha tra le novità la creazione della classe relativa all’insegnamento dell’italiano agli stranieri e quelle dei licei musicali. Rispetto alla legislazione vigente sono 11 le nuove classi di concorso aggiunte per l’insegnamento nelle scuole di primo e secondo grado. Mentre ne risultano cancellate o accorpate, rispetto all’attuale quadro generale, ben 54. A questo punto, il nuovo testo, prima di diventare legge, verrà esaminato dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni parlamentari. Infine, tornerà in Consiglio dei ministri per il sì definitivo.
Di seguito le nuove classi di concorso per la tabella A e per la tabella B (ex Tabella C, per diplomati), e in allegato la tabella con i titoli necessari e gli accorpamenti

tfa sostegno

Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità (D.M. 30 settembre 2011). Anno Accademico 2014/2015, scadenza domande 20 marzo 2015

logo tfaIl MIUR con la  nota prot. n. 3214 del 30 gennaio 2015, facendo seguito alla nota 20175 del 29 dicembre 2014,  fornisce ulteriori  chiarimenti su alcuni punti del TFA.

logo tfaNel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera, il Coordinamento Universitario "Link" ha presentato una sua proposta sull’accesso all’insegnamento, nata dalle decine di assemblee studentesche che si sono svolte nelle Università, nel corso dell’autunno appena passato. Nelle linee guida della Buona Scuola si propone l’attivazione di lauree magistrali abilitanti dal 2016, non prevedendo forme di transizione per chi attualmente è iscritto già alla magistrale o è in prossimità di finire il percorso triennale.
La proposta del Coordinamento Universitario prevede l’attivazione, nel 2017, di un terzo ciclo di Tirocinio Formativo Attivo con alcune modifiche rispetto ai precedenti: progressività e rateizzazione della tassazione, accesso ai servizi del Diritto allo Studio, un’offerta didattica reale con l’implementazione di materie pedagogiche, regolamentazione di consigli di tirocinio, allargamento delle classi di laurea attualmente escluse.

logo tfaIn data 29/12/2014 il Miur con nota n.0020175  chiarisce alcuni punti in merito alla procedura del TFA, riportiamo il testo della nota:

Con la presente nota si intende dare risposta ai numerosi quesiti pervenuti a questo Ufficio in merito alle procedure inerenti il II ciclo dei percorsi di TFA. Si rappresenta innanzitutto, come già più volte sottolineato, l’esigenza di raccordarsi fattivamente con le Istituzioni accademiche, al fine di condividere la soluzione più idonea alle diverse tematiche esposte.