Formazione, TFA e PAS

Piano nazionale Formazione docenti

L'USR Toscana alla luce della presentazione del Piano di Formazione per i docenti 2016-2019 ha elaborato utile guida  che riportiamo in allegato.

neoimmessiIl MIUR, con nota 28515 del 4 ottobre 2016, ha pubblicato gli orientamenti preliminari per la progettazione dell'attività formativa per i docenti neo-immessi nell'anno scolastico 2016/2017.

In buona sostanza l'impianto resta quello del DM 850/2015, cioè il modello utilizzato nel precedente anno scolastico che prevede come elementi fondanti la figura del tutor, i laboratori formativi e la riflessione e documentazione del proprio percorso professionale.

"Il percorso si concretizza in 50 ore di formazione complessiva, considerando sia le attività formative in presenza (riducendo ulteriormente l’approccio frontale e trasmissivo, a favore della didattica laboratoriale), l’osservazione in classe (da strutturare anche mediante apposita strumentazione operativa), la rielaborazione professionale, mediante gli strumenti del “bilancio di competenze”, del “portfolio professionale”, del patto per lo sviluppo formativo, che saranno ulteriormente semplificati nei loro supporti digitali".

formazione permanente portfolio professionale 2

Con la presentazione del piano della formazione dei docenti si delineano anche le modalità della certificazione dell'aggiornamento professionale, che lo ricordiamo riguarderà obbligatoriamente tutti i docenti che, da quest'anno, saranno alle prese con piattaforma on line, Bilancio delle competenze e piano di sviluppo professionale come già toccato ai neoimmessi in ruolo con l'anno di prova. Il portfolio professionale permetterà ai docenti di documentare la propria storia formativa operando diretta mente sulla piattaforma on line. La sua elaborazione aiuterà inoltre i docenti a riflettere sulla propria attività didattica e sul proprio modo di progettare e realizzare l’insegnamento, consentendo a ciascuno di individuare ed esplicitare i campi di attività e le competenze professionali attraverso cui fornire il maggior apporto all’istituzione scolastica, in relazione alla specifica realtà. Il portfolio fornisce inoltre l’ambiente digitale in cui documentare le Unità Formative acquisite, anche per valutarne l’efficacia. Diventa quindi lo strumento per riconoscere e valorizzare ogni passaggio della propria storia formativa e professionale - dentro e fuori la classe, nella comunità scolastica allargata, a diversi livelli nel sistema scolastico.

Formazione docentiPresentato oggi dalla Giannini il Piano della Formazione per i docenti che prevede la nuova formazione obbligatoria da maturare in tre anni. 

Più risorse rispetto al passato, una maggiore qualità dei percorsi formativi, nove priorità nazionali di formazione individuate dal Ministero da declinare all’interno di percorsi personalizzati per ciascun docente. Sono le principali novità del Piano nazionale per la formazione degli insegnanti presentato oggi dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini alla presenza di  tre ospiti internazionali: Andreas Schleicher, Direttore del Directorate of Education dell’OcseJordan Naidoo, Direttore della Divisione Education 2030 Support and Coordination dell’Unesco, e Oon Seng Tan, Direttore del National Institute of Education di Singapore. Al centro della mattinata, il dibattito sull’importanza della crescita professionale dei docenti come pilastro del miglioramento dei sistemi educativi.
Il Piano lanciato oggi prevede un investimento di 325 milioni di euro per la formazione in servizio degli insegnanti, che diventa obbligatoria e permanente come previsto dalla legge Buona Scuola. A queste risorse si aggiungono gli 1,1 miliardi della Carta del docenteper un totale di 1,4 miliardi stanziati nel periodo 2016/2019 per l’aggiornamento e lo sviluppo professionale del corpo insegnante. Saranno coinvolti nel Piano di formazione tutti i docenti di ruolo, per un totale di circa 750.000, e sono previste azioni formative per tutto il personale scolastico. 
Nove le priorità tematiche: dal digitale, alle lingue, dall’alternanza scuola lavoro all’inclusione, alla prevenzione del disagio giovanile, all’autonomia didattica.

Piano nazionale Formazione docenti

Lunedì 3 ottobre alle ore 11 nella Sala della Comunicazione del Miur, in viale Trastevere 76/a, il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini presenterà il Piano nazionale di formazione degli insegnanti.

Interverranno Andreas Schleicher, direttore del Directorate of Education dell'Ocse, Jordan Naidoo, direttore della Divisione Education 2030 Support and Coordination dell'Unesco, Oon Seng Tan, direttore dell'Institute of Education di Singapore.

Col nuovo piano quasi sicuramente saranno presentate anche la nuova formazione obbligatoria dei docenti cui sarà richiesto un impegno di 125 ore nel triennio suddiviso in attività frontali (40 ore) e in attività di ricerca e riflessione sulla professionalità (85 ore) articolate in 5 unità formative di 25 ore per un totale appunto di 125 ore da da maturare in tre anni. Nella scheda di sintesi la FLC ha chiarito, tra le altre cose, che:

riepilogo attività piattaforma anno prova neoimmessi in ruolo piattaforma

Tanti sono i docenti neoimmessi con decorrenza dal 1 settembre 2016 o che abbiano ottenuto passaggio di ruolo che sono a caccia di informazioni per lo svolgimento dell’anno di formazione e di provaI riferimenti normativi per il momento rimangono il Decreto Ministeriale 850 del 27/10/2015 e la circolare operativa del 5/11/2015 relativi all'anno scolastico appena terminato.

Se tutto rimane come nello scorso anno, nel corso dell’anno di formazione dovranno essere svolti  degli incontri in presenza a frequenza obbligatoria a cura delle scuole polo e contemporaneamente andrà costruito , in collaborazione con il tutor, un portfolio così strutturato, :

  • Bilancio delle competenze in entrata
  • Curriculum Formativo
  • Attività didattica 1 e 2
  • Bilancio delle competenze finali
  • Sviluppo futuro delle competenze

mobilità marito

Giungono in redazione serrate critiche sui possibili esiti della mobilità 2016 da parte dei docenti neoimmessi in ruolo grazie alla riforma della Buona Scuola. Gli insegnanti delle fasi B e C da GAE lamentano i disagi che dovranno affrontare o che hanno già affrontato per ricoprire i posti di lavoro lontani dalle proprie famiglie e dalle proprie case. Eppure nella legge 107 era già scritto tutto: il comma 108 era chiaro... oppure no ? Se non volevano spostarsi potevano semplicemente non produrre domanda e restare nelle graduatorie ad esaurimento, perché dunque lamentarsi a-posteriori?
Che sia stato "un colpo di sole comune e condiviso" della scorsa rovente estate?  

Abbiamo raccolto in un breve filmato, tutte le motivazioni sottese alla scelta di partecipare o meno al piano di assunzioni nazionale. Visionando ore ed ore di video con interventi in merito, documenti e faq del MIUR , abbiamo riassunto in 5 minuti oltre un anno di pressioni mediatiche che sono state in molti casi un fattore determinante nella scelta di produrre o meno domanda.

 

INDIRENei giorni scorsi si sono  verificati rallentamenti del servizio con blocchi totali del portale dove risiede la piattaforma per i docenti neoimmessi 2015/16 gestita da INDIRE. Tali problematiche sono state causate dall’accesso contemporaneo di decine di migliaia di utenti che hanno concentrato le loro attività sulla piattaforma nelle medesime fasce orarie, cosa che era anche facilmente prevedibile. 

Attualmente non si dovrebbero riscontrare più difficoltà come riportato in un avviso pubblicato da INDIRE: