Palazzo Vidoni, Aran

Si è svolto ieri, presso l’Aran l’incontro con le Confederazioni sindacali del pubblico impiego, che ha ufficialmente aperto la nuova stagione contrattuale 2016-2018, a seguito della sostanziale definizione delle linee di indirizzo per i rinnovi contrattuali.

Il confronto ha avviato la discussione sulle diverse questioni che i contratti dovranno affrontare oltre che coordinare gli impegni sui diversi tavoli di comparto e di area.

Fitto il calendario dei lavori delle prossime settimane, con la prima nuova convocazione prevista per il 28 agosto su temi di carattere trasversale dei rinnovi contrattuali e, a seguire, le convocazioni dei tavoli di comparto.Il 31 agosto, invece, sarà convocato il tavolo delle Funzioni centrali, sul tema degli istituti del rapporto di lavoro (malattie, permessi, coordinamento delle norme in materia disciplinare). Infine ai primi di settembre saranno convocati i tavoli di Sanità, Istruzione e Ricerca e Funzioni locali. Per il Presidente Sergio Gasparrini, ci sono segnali incoraggianti rispetto agli impegni presi dal governo nell’accordo con i sindacati del 30 novembre, ci sono le condizioni affinché con la prossima manovra vengano stanziate le risorse per un aumento di 85 euro mensili”.

E intanto la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, twitta:gli stipendi bloccati sono stati resi tali durante il Governo Berlusconi (nel 2010). Nei mille giorni di governo Renzi abbiamo lavorato per consentire al rinnovo del contratto.(...)Dopo atto di indirizzo che ho inviato all'Aran sono iniziate le trattative coi sindacati. Confido che nuovo #contratto si chiuda entro l'anno”.

Commenti:

Per la Uil scuola, la stagione che si sta aprendo dovrà ristabilire la normale vita delle relazioni sindacali, riportando il sistema alla sua fisiologia: i contratti da rinnovare ogni triennio.
C’è voluto l’accordo del 30 novembre con il Governo per arrivare alla giornata di oggi che definisce la partenza dei rinnovi contrattuali. Ora starà ai sindacati e all’ARAN trovare i tempi e i modi per fare presto e bene e vedere il loro arrivo. Ieri alla vigilia dell’apertura dei contratti, la Ragioneria dello Stato ha dato conto di quanto hanno pagato in termini di potere d’acquisto i lavoratori della Pubblica amministrazione, in valore assoluto ed individuale. Una vera e propria classifica dei più ‘poveri’ in cui all’ultimo posto è collocata la scuola, il che fa capire come le scelte degli ultimi anni, vanno totalmente capovolte per dare una speranza di futuro ad un paese in crisi non solo finanziaria, ma di valori: bisogna (ri)dare dignità al lavoro degli insegnati e riconoscere il valore della scuola statale di questo paese. Il fitto calendario di incontri ci fa ben sperare sulla volontà di rinnovare i contratti, non ci resta che verificare i fatti e gli atti di definizione della legge di bilancio che dovrà delineare le vere volontà di rilancio del settore pubblico, stanziando le risorse necessarie. In questa prospettiva, già l’incontro con le Confederazioni previsto per il 28 agosto, potrà definire un’agenda di priorità, con i relativi fabbisogni finanziari, che partono dall’accordo del 30 novembre per valutare l’esigenza di nuovi e più consistenti risorse che vadano anche oltre a ciò che è stato concordato con il Governo il 30 novembre. Per il nostro comparto, oltre all’adeguamento degli stipendi, si presenta l’occasione per agire sulla parte normativa del contratto con l’obiettivo di delegificare quanto più possibile per rimediare agli errori della legge e dare alle scuola l’autonomia che a parole tutti vogliono garantire. Come anticipato dal Presidente dell’Aran, l’atto di indirizzo del comparto è quasi definito e nel periodo tra il 5 e il 7 settembre sarà convocato il tavolo per l’avvio delle trattative. Si tratta di un contratto che deve mettere al centro del suo rinnovo la salvaguardia della dignità del lavoro della scuola con particolare attenzione alle specificità che hanno un diretto legame con la stessa costituzione italiana.

 

Snals-Confsal: nella riunione del 19 e 20 luglio a Tivoli, i segretari provinciali e regionali hanno elaborato la piattaforma contrattuale che il sindacato ha portato al tavolo di confronto all’Aran.

Lo SNALS-Confsal - ha dichiarato il segretario generale, Elvira Serafini - sta lavorando con grande determinazione alla stesura della piattaforma contrattuale che esprimerà le nostre richieste all’Aran per un rinnovo contrattuale che assicuri al personale della scuola le tutele normative ed economiche che riteniamo irrinunciabili”.

Il lavoro dei segretari provinciali e regionali - ha proseguito Serafini - è stato puntuale ed attento nel tradurre in proposte contrattuali le istanze che vengono dal personale che vive situazioni di forte disagio sia per la modestia della retribuzioni che per il crescente carico di lavoro”. (…) Il dindacato firmerà il contratto a condizione che siano soddisfatte le richieste che riteniamo irrinunciabili a tutela delle categorie che rappresentiamo, docenti, ata e dirigenti, sia per adeguati riconoscimenti economici che per la salvaguardia delle tutele di tipo normativo”.

 

Valeria Fedeli: “l'avvio all’Aran degli incontri con i sindacati per il rinnovo dei contratti della PA, fra cui quelli relativi al nostro comparto Istruzione e Ricerca, è un’ottima notizia. Il Governo, come annunciato dalla Ministra Madia, confida di chiudere il rinnovo entro l’anno. Si tratta di un atto importante e atteso dopo otto anni di blocco. Con il Ministero dell’Economia e con la Funzione pubblica stiamo lavorando all’atto di indirizzo relativo al nostro comparto che sarà al centro delle trattative dei primi di settembre. Il rinnovo è uno strumento di qualificazione ulteriore del nostro sistema di istruzione scolastica e universitaria, del sistema della ricerca e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Vogliamo agire rapidamente, dando il giusto riconoscimento professionale ed economico a chi opera nei nostri settori”.

 

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