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buona scuolaIl premier aveva annunciato che per il 22 febbraio avrebbe presentato la riforma e il piano delle immissioni in ruolo, tanto atteso da circa 150 000 precari, ma tale data non è stata del tutto rispettata. Adesso si parla di 27/28 febbraio, ma i sindacati che sono stati ricevuti al MIUR hanno fatto sapere che la situazione non è ancora stata definita. E’possibile che i tempi siano più lunghi!

Negli ultimi giorni è stata battaglia tra le affermazioni del sottosegretario Faraone, i resoconti dei sindacati e del movimento 5 stelle, nonché le classiche “voci di corridoio”. La kermesse del 22 febbraio non ha risolto i dubbi dei tanti precari in attesa di certezze.

Si fa strada sempre più la possibilità che le immissioni in ruolo non riguarderanno TUTTI i docenti in ma GAE, ma probabilmente alcuni docenti di classi di concorso obsolete o troppo affollate potrebbero rimanere fuori.

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I posti rimenanti potrebbero essere dati ai docenti non inseriti in GAE ma con 36 mesi di servizio. Non si sa se il servizio debba essere su posti vacanti e disponibili (31 agosto) e se conterebbe solo il servizio nella scuola pubblica. Incerto è anche come verranno attribuiti questi eventuali posti cioè se direttamente da GI oppure se si svolgerà con un concorso con un canale privilegiato per chi ha maturato i 36 mesi di servizio!

Questo ha scatenato le polemiche degli abilitati e abilitandi con TFA che dopo aver superato dure prove ed essersi visti scavalcare in GI da chi queste prove non le ha superate, adesso si vedrebbero anche superati nel concorso!

Gli abilitati PAS invece si sentono ingiustamente esclusi dal piano delle immissioni in ruolo, in quanto da anni lavorano nelle scuole coprendo i posti vacanti e maturando lunga esperienza sul campo, e non ritengono corretto che vangano immessi in ruolo persone che non hanno mai messo piede nella scuola, ma hanno avuto la fortuna di abilitarsi in tempi “giusti”! Molti infatti degli abilitati in GAE non hanno mai svolto neanche un giorno di servizio nella scuola pubblica, ma tale requisito non è mai stato necessario per avere l’immissione in ruolo.

Polemiche anche tra i docenti delle classi di concorso considerate obsolete! Molte di queste sono state falcidiate dalla riforma Gelmini che ha eliminato o ridotto drasticamente le ore di insegnamento nelle scuole superiori.

Ancora nel limbo rimangono gli IDONEI al concorso del 2012, molti dei quali (ossia coloro che avevano conseguito il titolo di studio entro un dato anno specifico) hanno potuto partecipare senza abilitazione. Rispetto ai precendenti concorsi per docenti della scuola, dove la graduatoria rimaneva valida per le immissioni in ruolo fino al successivo concorso, nel bando del concorso del 2012 è stato ben definito il numero di posti da coprire, per ogni regione e per ogni classe di concorso. Ciò nonostante pare che ci sai la volontà di immettere in ruolo TUTTI gli idonei, anche se non vincitori.

Continua quindi la lotta tra precari che non riescono a trovare un punto di incontro per poter accordarsi e magari portare una proposta che davvero possa migliorare la scuola.

Di certo la scuola è complessa e le esigenze nei veri ordini e per le varie classi di concorso sono differenti.

Probabilmente l’immissione in ruolo su organico “normale” e “organico funzionale” potrebbe risolvere il problema delle GAE su  e primaria un po' meno secondo le ultime indiscrezioni per infanzia, lo scotto da pagare sarà, però, la mobilità territoriale. Dato che la disponibilità è maggiore al nord rispetto al sud molti docenti saranno costretti (qualora accettassero l’immissione in ruolo) a trasferirsi in un’altra provincia. Problema forse ridotto dal fatto che in GAE sono presenti anche persone, abilitate con il concorso del 1999, che negli ultimi anni non hanno mai svolto servizio e quindi presumibilmente poco interessati all’insegnamento. Tra questi ci potrebbe essere chi rinuncia al’immissione in ruolo in altra provincia.

Rimane ancora oscura la risoluzione di diversi aspetti critici per la scuola secondaria di secondo grado, come l’attribuzione dei posti in organico funzionale alle diverse classi di concorso e la gestione delle graduatorie nel caso della “segretissima” riforma delle classi di concorso, per ora ancora non proclamata!