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Ha suscitato notevole indignazione, preplessità e rabbia sul web in diversi gruppi fb il twitt del Ministro Carrozza in tema di reclutamento, in cui chiedeva "Chi deve reclutare gli insegnati ? i dirigenti scolastici ? il ministro ? gli uffici regionali ? i sindaci ?" 

twitt carrozza

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Sembrava uno scherzo ma è tutto vero e rientra in una campagna appena lanciata dal Ministro in cui intende porre una serie di 10 domande su diversi temi che interessano la scuola. "Non una consultazione tra addetti ai lavori, sono parole del Ministro, ma un dibattito in tutto il paese su questo bene primario che è la scuola. Cosa ne pensano, e come la vorrebbero, presidi, insegnanti, studenti, genitori, partiti, fondazioni, associazioni. Domande semplici su dieci temi."

E tra i temi anche il reclutamento dei docenti con la domanda, lanciata sul profilo personale di twitter del Ministro, nel pomeriggio di domenica e che ha creato rabbia, sconcerto e perplessità tra i docenti e addetti ai lavori.

C'è infatti chi teme che il referendum possa servire ad avallare il reclutamento tramite chiamata diretta tanto cara al neo segretario del PD Renzi che certamente vorrà dettare l'agenda del Ministro Carrozza.
In molti gruppi fb, i precari storici hanno preso a male il twitt del Ministro proprio per la delicatezza dell'argomento reclutamento e per le modalità con cui vengono posti quesiti così tecnici che dovrebbero essere trattati da addetti ai lavori, tra cui gli stessi docenti.

Martina S., ad esempio, scrive sul gruppo fb Precari Uniti contro i Tagli: "...si dimetta e subito dal ministero della pubblica istruzione se ha bisogno di "chiedere" su twitter come fare per reclutare i docenti. Vorrei vedere se andassimo dal panettiere a chiedere con cosa si fa il pane e questo si mettesse a twittare perchè non lo sa! Ma per favore...La signora Carrozza non sa neanche l'ABC delle modalità dell'iter scolastico, vaneggia e chiede in giro??? Ditemi che è una provocazione perchè lo preferirei!"
E ancora
Angelica P. : "perché non aprire un televoto???"
Francesca P. : "è una populista , che vuoi che dica la gente che non è di scuola? e così la ministra si sentirà legittimata a smantellare le GAE!!!! la chiamata diretta è alle porte."
Antonio G. : "Sta preparando il terreno alla CHIAMATA DIRETTA tanto cara a Renzi !!"

E proprio il gruppo fb Precari uniti contro i tagli, tra i più attivi su fb si era fatto promotore, già prima delle uscite del Ministro, di una Assemblea Nazionale che si terrà a Roma il 19 gennaio aperta a tutti i lavoratori della scuola e che prevede all'ordine del giorno i seguenti argomenti:

  1. Pronunciamento UE sulle assunzioni dei precari
  2. Ricognizione dei provvedimenti ultimi e di quelli annunciati dal ministero, con particolare riferimento a:
    reclutamento, sperimentazione della riduzione del ciclo di studi superiori a 4 anni; detrazione scatti di anzianità e soppressione del pagamento delle ferie; dimensionamento uteriore delle strutture scolastiche; mancata risoluzione della questione "Quota 96"; condizioni di rinnovo del contratto.
  3. Discussione sul nuovo ruolo assunto dall'Invalsi;
  4. Confronto sui BES e sul tentativo di "medicalizzazione" della disabilità, finalizzato all'espulsione degli insegnanti di sostegno
  5. Strategie e strumenti di unificazione e convergenza delle lotte condotte dagli insegnanti, di ruolo e precari.

Iniziativa a cui i precari hanno invitato provocatoriamente anche il Ministro Carrozza per ascoltare e discutere seriamente dei problemi della scuola e degli attori principali: i docenti ed il personale ATA.

Non si comprende come il Miur possa affidarsi a una sorta di referendum popolare per decidere di tematiche così tecniche e delicate, proprio sul reclutamento. I precari si sarebbero aspettati che si desse finalmente voce ai docenti che da anni, per colpa delle tante riforme e normative stratificate, attendono l'agognato ruolo. Magari procedendo ad interpellarli come, invece, intende fare l'iniziativa lanciata dai parlamentari del M5S appartenenti alla Commissione Istruzione di Camera e Senato.
Sulla pagina dedicata all'iniziativa si può infatti leggere:

"Dopo numerosi incontri svolti con i soggetti interessati e a fronte dei molteplici interventi normativi che si sono susseguiti nell'ultimo decennio, è emersa la necessità di porre fine a uno stato d'incertezza e confusione che riguarda in modo sempre più allarmante il mondo del reclutamento e abilitazione in ambito scolastico.
E' per questo motivo che abbiamo deciso di istituire un tavolo di confronto in materia di reclutamento e abilitazione in ambito scolastico al fine di pervenire a una proposta concreta - il più possibile condivisa - da sottoporre al Governo.

Faremo sedere intorno a un tavolo i diversi soggetti interessati, vittime di un sistema politico che li ha posti "l'un contro l'altro armati", per offrir loro la possibilità di confrontarsi serenamente, in un clima di cooperazione, per elaborare una proposta da sottoporre all'attenzione del Ministero dell'Università e della Ricerca, per arginare e mettere ordine al caos creato da anni di mala politica.

Il Movimento 5 Stelle organizzerà un'iniziativa nuova e mai sperimentata prima d'ora: quella di rendere protagonisti della riforma i soggetti stessi interessati per farne degli interpreti attivi, moderando le diverse posizioni, prendendo atto delle molteplici istanze avanzate, rendendosi garante di promuovere all'interno del Parlamento le proposte che emergeranno da tale tavolo di confronto, dando pieno significato all'appellativo di "Portavoce dei cittadini"!

I partecipanti possono rappresentare sindacati, associazioni, gruppi che a qualunque titolo vogliono confrontarsi proficuamente su proposte relative agli argomenti del tavolo."

Le adesioni sono ancora aperte fino al 15 gennaio mandando una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicato nella pagina dell'iniziativa.