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Scuola presenzaCon il nuovo DPCM, dal 18 Gennaio le scuola superiori d'Italia dovrebbero adottare forme flessibili di didattica, in modo da garantire il ritorno di almeno il 50% degli studenti, fatto salvo per le zone rosse o per le disposizioni individuate dalle singole regioni.

I primi a tornare tra i banchi sono stati gli studenti superiori della provincia di Trento e della Valle d’Aosta, rientrati al 50% il 7, subito dopo le vacanze di Natale. Abruzzo e Toscana hanno riaperto lunedì 11 in presenza al 50%

Dopo il DPCM, a tutti gli effetti però lunedì rientrano effettivamente in classe solo gli studenti della scuola secondaria superiore di Lazio, Molise, Piemonte (al 50%), Emilia-Romagna, dove il Tar ha annullato l’ordinanza sulla dad, definendola illegittima. Anche il Tar della Lombardia si era espresso in questo senso, bloccando l’ordinanza regionale e imponendo il rientro in classe: ma in questo caso la decisione è stata superata dall'inserimento della Lombardia in zona rossa. In realtà pure il Tar della Sicilia - dove le lezioni online erano prorogate fino al 31 gennaio- era intervenuto, specificando che la didattica a distanza doveva essere solo temporanea,  senza indicare una data. E in ogni caso anche per la Sicilia con l’inserimento in zona rossa il rientro slitta.

Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Veneto, Friuli Venezia Giulia avevano già deciso il rientro l’1 febbraio.

Slitta ancora di una settimana il rientro in presenza degli studenti delle superiori in Umbria, in Campania e in Liguria, Puglia, su ordinanze regionali che prevedono la ripartenza il 25 gennaio. 

Tutti gli altri, dall'infanzia alla secondaria di primo grado, dovrebbero invece essere in presenza al 100% in tutta Italia, salvo nelle zone rosse, dove comunque il DPCM prevede una DAD solo per secondo e terzo anno della secondaria di Primo Grado. Anche per questi studenti però ci sono delle differenze: in Campania tornano lunedì solo gli alunni fino alla terza primaria, in Puglia, per il primo ciclo di istruzione, le famiglie potranno optare per la didattica digitale integrata, chiedendone l’attivazione alle scuole.

 

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