BruschiLo spacchettamento del Miur ha originato numerosi cambiamenti all’interno del ministero e anche se gli organigrammi sono quasi tutti completi, è atteso un nuovo regolamento che definisca gli assetti del nuovo ministero. Lo scorso 24 gennaio il Consiglio dei Ministri, ha nominato Max Bruschi alla guida del Dipartimento istruzione e Giovanna Boda al Dipartimento delle Programmazione, Risorse umane e finanziarie.

Maxi Bruschi potrebbe essere messo alla guida della direzione generale del personale scolastico da cui dipendono tutti i bandi dei concorsi, in quanto risulta l’unica ad essere sprovvista di titolare.

Chi è Maxi Bruschi?

 

Bruschi, 50 anni, è laureato in Letteratura moderna contemporanea all’Università degli studi di Milano, Docente allo IULM, ha un incarico di dirigente tecnico dal 2009 in Lombardia e confermato fino ad oggi. Prima dell’incarico di dirigente tecnico è stato funzionario all’Assessorato Istruzione della Regione Lombardia. Docente alla IULM (Università di comunicazione e lingue) di Milano e al Suor Orsola Benincasa di Napoli, già nota la sua collaborazione al ministero dell’istruzione, infatti durante il governo di centro destra, ha lavorato alla riforma dei licei, ha collaborato come consigliere dell’ex ministro leghista Marco Bussetti e oggi consigliere della ministra Azzolina che si è avvalsa della sua collaborazione per la stesura del decreto salvaprecari.

La reazione dei sindacati

Sembrerebbe che questa nomina non sia molto gradita ai sindacati, i quali sono sul piede di guerra per le disattese posizioni  assunte dal Miur che non ha mantenuto fede  a quanto sottoscritto nel  verbale di conciliazione dello scorso  dicembre,  e  ricordano molto bene  le remore  nei confronti delle posizioni assunte da Bruschi   ai tempi della riforma dell’ex ministro Gelmini che videro in lui appunto l’ideatore della riforma dei licei e la relativa approvazione dal governo di centro destra. La recente rottura tra Miur e sindacati è avvenuta in modo particolare sui dettagli del concorso straordinario (chiedevano un ampliamento della platea e una maggior facilità della prova scritta) e la scesa in campo di Bruschi che potrebbe intervenire in surroga, firmando i bandi di concorso, è temuta come un ulteriore ostacolo alla ripresa e confronto con la ministra Azzolina. I bandi per i concorsi sono al momento all’esame del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, ultimo passaggio prima della pubblicazione , i sindacati Flc-Cgil, Cgil, Cisl, Uil, Snals Confsal e Gilda hanno indetto uno sciopero per il 17 marzo e il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, in un’intervista ad Orizzonte Scuola,  ha dichiarato che lo sciopero potrebbe essere revocato solo se intervenissero atti concreti da parte del ministro dell’istruzione : “Non è più il momento di incontri, di firme e di accordi perché abbiamo già firmato tutto quello che potevamo firmare “.

Ricordiamo che le nomine sono ora al vaglio della Corte dei Conti, dopo il loro definitivo consenso, i due nuovi capi dipartimento potranno espletare le loro funzioni. La nomina è stata formalizzata dal Presidente Mattarella con iL D.P.R 27/01/2020 con le seguenti investiture :

“Conferimento, a decorrere dalla data del relativo decreto, per la durata di tre anni, dell’incarico di Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’istruzione, al dott. Marco BRUSCHI, ai sensi dell’art. 19, commi 3 e 6, del D.lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni e integrazioni, fermo restando il disposto dell’art. 19, comma 8, del medesimo decreto legislativo”.

“Conferimento, a decorrere dalla data del relativo decreto, per la durata di tre anni, dell’incarico di Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero dell’istruzione, alla dott.ssa Giovanna BODA, ai sensi dell’art. 19, commi 3 e 8, del D.lgs. n. 165 del 2001, e successive modificazioni, fermo restando il disposto dell’art. 19, comma 8, del medesimo decreto legislativo”.