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In un duro comunicato stampa, i parlamentari del M5S impegnati nella discussione del ddl sulla #BuonaScuola in commissione Istruzione, evidenziano l'analisi sui dati Miur condotta da Professionisti Scuola e denunciano come siano già ora presenti 120 mila disponibilità per posti di cui non sarà possibile coprire, neppure con l'organico aggiuntivo, con i presenti in Gae col rischio che saltino 40 mila assunzioni. Un'analisi molto dettagliata, quella condotta da PSN, che a breve sarà oggetto di ulteriori approfondimenti e che ha portato alla luce dati clamorosi mettendo a nudo la superficialità e il dilettantismo sull'elaborazione di numeri e previsioni delle stabilizzazioni promesse dal Governo e che, a quanto è stato riferito a PSN da fonti informate, sta provocando notevoli preoccupazioni e malumori in ambienti ministeriali.
Di seguito il c
omunicato stampa pubblicato 
Commissione Cultura M5S - "A Renzi non è bastato aver trascorso gli ultimi otto mesi a raccontare menzogne sulla scuola, ora vuole fare un'ulteriore campagna di comunicazione. Ci chiediamo cos'altro potrà inventarsi per nascondere la realtà: il mondo della scuola è in rivolta e i numeri reali sulle assunzioni non tornano. Nel piano del governo mancano all'appello quasi 70 mila cattedre per coprire il fabbisogno reale, e 40 mila assunzioni potrebbero saltare".

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Lo affermano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Istruzione e Cultura.

"Avevamo dei dubbi sul piano assunzionale del governo, e per questo abbiamo chiesto un supplemento d'istruttoria per verificare i dati. Avevamo ragione: i dati del Miur dicono che il reale fabbisogno è di 120 mila cattedre, e non 50 mila come stimato dal governo. E c'è di più: una parte consistente di queste cattedre scoperte, non potrà essere garantita nemmeno dal personale assunto nell'organico ' aggiuntivo', dal momento che questo è non provvisto di adeguato titolo abilitativo. Come riportato anche dal sito Professionisti Scuola, che ha elaborato i dati del ministero, 40-50 mila cattedre vacanti, tra sostegno e classi di concorso, dunque non possono essere coperte dalle Gae perché mancano i docenti forniti di abilitazione.
Due sono le possibilità: o queste persone non verranno assunte, ridimensionando le assunzioni a 60 mila, oppure l'anno prossimo avremo docenti che copriranno insegnamenti, anche per un anno intero, sprovvisti di abilitazione.
La verità è che il piano assunzionale non risponde a nessun criterio logico e funzionale: l'obiettivo del governo è di eliminare le Gae senza assorbire i precari, e non di risolvere le reali esigenze della scuola"