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Il Ministro Giannini, durante il Question Time settimanale alla Camera dei Deputati, ha risposto ad una serie di interrogazioni parlamentari tra cui quella presentata da Silvia Chimenti (M5S) e riguardante lo sfruttamento dei docenti precari presso i cosiddetti diplomifici. L'interrogazione, riprendendo il Dossier del prof. Paolo Latella sulle numerose irregolarità di scuole paritarie che non pagano i propri docenti costringendoli a promuovere alunni fantasma non frequentanti per ottenere punteggio in graduatoria. Dossier, lo ricordiamo, inviato ai Ministri Carrozza e Giannini, senza ottenere alcuna risposta.

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Il Ministro ha risposto facendo presente che presto saranno assunti 55 nuovi ispettori per potenziare le attività di controllo e che comunque il monitoraggio su questi fenomeni spetta agli Uffici Scolastici Regionali. La Giannini ha poi aggiunto che “Il monitoraggio ispettivo dovrà essere intensificato e riguardare non solo gli aspetti di valutazione dell'efficacia del sistema ma anche i profili legati all'utilizzo del personale”. 
Oltre alla promessa di assunzione di nuovi ispettori in numero peraltro certamente insufficiente, nulla di più di una dichiarazione di intenti da parte del Miur sul vergognoso fenomeno.
Dal Ministro ci si aspettavano provvedimenti incisivi per evitare che scuole che si fregiano del titolo di paritarie senza controllare né frequenza né profitto degli iscritti e non pagando il personale continuino nei loro loschi affari.
Il Ministro cita una circolare Miur del 2011, sicuramente insufficiente a contrastare il fenomeno, visti i risultati, ma non prende assolutamente in considerazione proposte concrete come di richiedere a chi ha dichiarato servizio nelle scuole 'paritarie' di aggiungere cedolini e prova dei versamenti dei contributi Inps per la valutazione del servizio. Norme già proposte dal M5S ma sempre bocciate nel momento dell'approvazione di tutti i provvedimenti legislativi riguardanti la scuola sempre depurati dalle norme 'pericolose' sui controlli alle scuole paritarie, come nel caso del Descreto Scuola, decreto n. 104 del 2013. Ministro che demanda sostanzialmente l'onere dei controlli alle Direzioni Regionali Scolastiche "dimenticando" che diverse inchieste giudiziarie hanno dimostrato complicità degli stessi funzionari scolastici come evidenziato dal deputato Gianluca Vacca (M5S) nella controreplica alla risposta del Ministro. L'unica strada da seguire per combattere i diplomifici, potrebbe forse essere proprio la proposta di legge a firma Vacca, che prevede tra l'altro di legare l'accreditamento agli istituti privati che richiedono la parità alla condizione che vengano esibite all'ente pubblico le quietanze di pagamento dei docenti.