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L’ineffabile ministra Giannini a due giorni dalle lezioni europee e in piena campagna elettorale per il suo partito ha inventato l’ennesimo decreto che acuisce il già troppo martoriato panorama del precariato nella scuola. Ha unilateralmente, senza alcuna preventiva informativa con le organizzazioni sindacali, emanato un provvedimento che recupera per le future immissioni in ruolo coloro che pur avendo vinto il concorso del 2012 non erano arrivati ad un posto utile per l’assunzione poiché il numero delle cattedre disponibili era stato chiuso e blindato dal precedente decreto del ministro Profumo.

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I posti per le immissioni in ruolo del 2014-15 dovevano pertanto essere dati alle Graduatorie ad Esaurimento. Ma nella testa della ministra coloro che sono nelle GAE evidentemente sono risultano impreparati e troppo vecchi anche se da anni (e a volte decenni) lavorano nella scuola come supplenti annuali sull’organico di fatto. Per l’esimia ministra i “giovani” partecipanti al concorso devono essere recuperati togliendo la possibilità per tanti che aspettano finalmente di entrare in ruolo come insegnante. Un vero scandalo determinato da lapalissiana incompetenza e dalla necessità della signora Giannini di apparire sulla stampa e nei social network come “innovatrice”.

Si apre così una nuova tornata di contenziosi nella scuola con una rinnovata guerra tra poveri.

Gilda degli Insegnanti non starà a guardare l’ennesimo scempio contro i diritti dei precari inseriti nelle Gae. Le Gae devono essere al più presto svuotate con la progressiva e veloce stabilizzazione del precariato storico. Solo così si potrà mettere mano ad una seria riforma del reclutamento dopo la pessima prova data dai TFA e dai PAS gestiti privatisticamente dalle Università.

Signora Giannini, basta con dichiarazioni creative e twitter inutili. Abbia l’umiltà di ascoltare chi la scuola la fa giorno dopo giorno in classe con contratti bloccati dal 2009, con un aumento esponenziale del carico burocratico e con la progressiva riduzione della libertà di insegnamento in nome dell’astratta centralità dello studente e delle famiglie intesi come clienti di un servizio a domanda individuale.
 

Gilda degli insegnanti, 
Federazione Gilda-Unams, 
della provincia di Venezia