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Città della Scienza riparte: di fronte alle macerie riapre lo Science Centre

Dopo otto mesi dal rogo che l'ha ridotta in macerie, Città della Scienza riparte, e lo fa con uno spazio espositivo rinnovato grazie alle donazioni di cittadini e istituzioni.

Da un lato le rovine, dall'altro uno spiraglio: è la prima, piccola parte del nuovo Science Centre di Città della Scienza, a Napoli. Sono passati otto mesi, da quel 4 marzo 2013 che ha azzerato con venti minuti di rogo la la storia di uno dei musei didattici più visitati d’Italia. Di fatto, Città della Scienza è stato l'unico tentativo concreto di riqualificazione dell'area di Bagnoli, uscita distrutta – dal punto di vista sociale, economico, ambientale – dal suo passato industriale e soprattutto dalle promesse di bonifica mai mantenute.

L'indicazione è giunta nell'ultima giornata di discussione del D.L. 104 a Montecitorio: tra i provvedimenti da esaminare c'è l'unificazione della fascia aggiuntiva alla terza, la concessione del titolo abilitante agli idonei al concorsone, l'inserimento di chi ha terminato il TFA ordinario nella terza fascia all'atto del nuovo aggiornamento. E il prolungamento oltre il biennio della validità delle graduatorie di merito per il concorso a cattedra.

Il decreto approvato dalla Camera prevede 85mila nuovi posti di lavoro nella scuola: 69mila destinati a docenti, 16mila riservati al personale tecnico-amministrativo. Ma l'11 novembre scade
Si tratta di assunzioni da effettuarsi nel triennio 2014-2016, ma, secondo l'articolo 15, esso sono da effettuare sui posti vacanti e disponibili in ciascun anno. Inoltre la metà entrerà tra i vincitori del "concorsone" e dei concorsi precedenti e l'altra metà fra i precari delle GaE.
Tra queste nuove assunzioni ci saranno anche 26mila insegnanti di sostegno, suddivisi, per quanto si capisce, in: 12mila nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria e 14mila in quella secondaria di I e II grado.

DALLO STORICO AL NEOFITA INTEGRATO: LE DUE TIPOLOGIE DI PRECARIO DELLA SCUOLA

Ecco secondo Lettera 43, le due tipologie di insegnanti senza posto fisso, che tra mille difficoltà fanno sopravvivere l'istruzione.

Ci sono due tipi di precari: quello storico e il neofita integrato. Il primo è quello che è infinocchiato da 20 anni da tutti i partiti, sia di destra sia di sinistra, e insiste nella sua lotta.

I sindacati tradizionali perdono iscritti. Per colpa dello scarso tun-over, dicono loro. Ma ci sono anche altre ragioni: per esempio c'è la concorrenza con sindacati e associazioni professionali
Tutti i sindacati, in questa fase storica fatta di crisi economica e di tagli lineari alla spesa, stanno facendo i conti con una sempre crescente e costante diminuzione di deleghe sindacali.

Via libera dell’aula della Camera in prima lettura al decreto Carrozza su istruzione, università e ricerca. La Camera ha approvato il decreto Istruzione con 195 voti favorevoli, 7 contrari, 79 astenuti e 349 assenti. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Il decreto andrà convertito entro l’11 novembre. «Dopo anni di tanti tagli finalmente si ricomincia a investire e c’è una forte spinta da parte del Parlamento perché si investa di più», ha detto, subito dopo il via libera della Camera, il ministro Maria Chiara Carrozza sottolineando che manca ancora il passaggio al Senato. «È il primo passo importante. Non aver messo la fiducia ha consentito di sentire le opinioni di tutti», che a proposito del fatto di non aver messo la fiducia ha parlato di «scelta giusta, anche se ha comportato di discutere molte ore». «Credo - ha detto - che tutte le forze politiche abbiano mostrato interesse per il mondo della scuola. Alla fine si sono astenute anche le opposizioni e questo mi sembra un grande passo in avanti nell’interesse della scuola». «Ci sono stati - ha ammesso il ministro - un po’ di problemi sulle coperture anche con visioni diverse, ma in generale quello che è stato chiesto è un maggiore investimento nella scuola, quindi non c’era di principio una contrarietà a quello che si proponeva in questo decreto, ma la voglia di fare di più».

La Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 12 settembre 2013 n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca
Giornata campale alla Camera che nella serata del 31 ottobre ha approvato la conversione in legge del DL 104 "La scuola riparte".

Giungono in redazione numerose richieste di chiarimento circa le reali possibilità di ottenere una stabilizzazione grazie alla denuncia alla Commissione Europea del comportamento dello Stato Italiano che agirebbe in violazione di direttive comunitarie.

Professionisti Scuola
 pubblica in esclusiva la risposta inviata ad una docente precaria che si era rivolta alla Commissione Europea denunciando la presunta violazione della norma comunitaria che vieterebbe la reiterazione di contratti a termine.

E' infatti possibile per qualsiasi cittadino europeo scrivere alla Commissione Europea circa la reale e corretta applicazione di norme e direttive comunitarie nel paese in cui risiede.