Varie

cameraPassa alla Camera il ddl sulla riforma della#BuonaScuola approvata con 316, un risultato abbastanza stretto per il Governo Renzi, con una maggioranza assoluta ottenuta con circa 80 voti in meno di quelli che compongono, sulla carta, l’area di sostegno al governo a Montecitorio.
Dopo l’approvazione alla Camera la proposta passa ora all’esame del Senato dove il percorso potrebbe essere più complicato soprattutto a causa dei numeri su cui conta la maggioranza. Al Senato, inoltre, i tempi saranno molto stretti visto che per essere a regime dal prossimo anno scolastico la riforma dovrà essere licenziata dal Parlamento entro la metà di giugno e dovrà essere scontata anche la pausa della prossima settimana ai lavori parlamentari necessaria per dare spazio alle elezioni amministrative.
Il voto di oggi alla Camera è, numeri alla mano, tra i più bassi per il governo, identico a quello di novembre sul Jobs act, approvato con 316 sì. Contano i non voti di una trentina di deputati Pd, 8 in meno di quelli che non avevano votato la fiducia sull’Italicum.
Nessuna spaccatura netta, però. Nessun voto contrario, a parte Civati e Pastorino che hanno ufficialmente lasciato il partito. Anche Fassina alla fine decide di rinunciare a un “no” esplicito, e dunque di restare nel gruppo con Bersani e Speranza. Almeno fino al termine dell’esame del ddl che a giugno sarà al Senato e poi tornerà alla camera per il sì finale. “Alla fine del percorso farò una valutazione politica e di merito, insieme agli altri”, spiega Fassina.
Ancora aperta la partita per il M5S secondo le dichiarazioni di Luigi Di Maio che si è detto pronto a dare battaglia al Senato e ha affermato "Sul ddl scuola abbiamo perso una battaglia ma non la guerra. Alla Camera il Pd ha un premio di maggioranza abnorme e noi del Movimento avevamo circa trenta espulsi dall'Aula per aver difeso la Costituzione due mesi fa. Ma al Senato la maggioranza si regge in piedi per sette voti. Per questo state certi che daremo battaglia, sarà un vietnam.Molti genitori, studenti e insegnanti ci scrivono per fermare questo scempio. Noi siamo dalla vostra parte."

matassa buona scuolaPagina di riepilogo con i vari aggiornamenti che sta subendo il  testo del ddl

DDL La buona scuola - AGGIORNATO AL 20.05.2015

cameraNella seconda giornata di discussione in aula è stato approvato l'articolo 9 del ddl di riforma della #BuonaScuola che definisce i poteri dei Dirigenti Scolastici con 214 voti a favore, 100 contrari e 11 astenuti. Passa dunque uno degli articoli più contestati di questa riforma al centro delle forti proteste da parte di sindacati, docenti e studenti. L'articolo approvato attribuisce ai dirigenti scolastici il potere di conferire ai docenti della scuola l'incarico triennale, che è rinnovabile. La proposta di incarico per la copertura dei posti assegnati alla scuola è rivolta ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, dopo la candidature presentate dagli stessi docenti.
Passata anche l'altra norma molto contestata che consentirà l'utilizzo di docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sia abilitato purché in possesso di titoli di studio validi per l'insegnamento della materia in questione e abbia seguito dei corsi sulla disciplina da impartire, abbia seguito dei corsi di aggiornamento o abbia "competenze professionali coerenti". Una norma molto vaga che consentirà con molta discrezione di attribuire incarichi di insegnamento a docenti già di ruolo, su classi di concorso su cui non siano abilitati, ma solo col titolo di studio e/o corsi non meglio precisati per competenze "coerenti" a discapito della qualità della didattica e dei docenti di seconda fascia abilitati con TFA e PAS tagliati fuori dal ddl.

buona scuolaRiportiamo di seguito l'intervento di Stefano Fassina (PD) fatto in aula alla Camera  nel quale vengono chieste anche le  dimissioni del Ministro Giannini.

"Non intendo mettere in discussione le buoni intenzioni della norma. Non intendo mettere in discussione la professionalità dei dirigenti scolastici. Non è questo il punto. Intendo discutere l'impianto della norma. È evidente che esistono rischi seri nel meccanismo della chiamata dei docenti da parte dei presidi e della rideterminazione triennale dell'incarico. Lasciamo stare i rischi relativi a eventi di rilevanza penale. Consideriamo gli altri rischi. Il rischio di discriminazione per orientamento culturale-pedagogico. Il rischio di discriminazione per orientamento politico-culturale. Il rischio di discriminazione per efficientismo: verso chi andrà in maternità; verso chi assiste, grazie alla Legge 104, un famigliare in difficoltà.

buona scuola Aggiornamento del 18/05/2015

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Trasmettiamo la diretta Video alla discussione e votazione in aula alla Camera degli emendamenti al ddl 2994 sulla riforma della scuola. Già approvato l’articolo 1 del ddl, così come è stato riscritto dalla commissione cultura. L’articolo è passato con 243 sì, 107 no e 1 astenuto. 
Il  fascicolo degli emendamenti presentati in aula è possibile visionarlo al seguente link 

La seduta riprenderà alle 17.30

 

#BuonaScuola: molte criticità nel ddl, senza emendamenti correttivi a rischio piano assunzioni

#BuonaScuola: M5S, Morra risponde con un video smontando punto per punto la "lezione" del premier

#BuonaScuola: Gli studenti bocciano il prof.Renzi

#BuonaScuola: Renzi sale in cattedra ma fa strafalcioni. Bocciato dal mondo della scuola !

#BuonaScuola: Riepilogo di tutte le modifiche al DDL

 

Nicola MorraSta riscuotendo notevole favore con già oltre 130 mila visualizzazioni il video di risposta alla "lezione" del premier Renzi, realizzato dal parlamentare M5S Nicola Morra, docente (vero) prima di essere eletto, che ha ribattuto punto per punto a quanto sostenuto dal premier nel suo noto filmato. Questo il post con il video di risposta di Nicola Morra:

Renzi errori

Non tarda ad arrivare la reazione da parte degli studenti, che bocciano l'improvvisato prof. Matteo Renzi e la sua riforma. La risposta arriva con le stesse modalità, tramite un filmato realizzato dalla Rete della conoscenza, collettivo di studenti di sinistra delll’Uds, le cui prime parole sono:

“Ciao Matteo, siamo contenti che tu sia contento che la scuola sia finalmente al centro del dibattito pubblico

Renzi erroriSale lo scontro sul terreno comunicativo nella guerra in atto sulla riforma della #BuonaScuola. Il premier Renzi, in un video pubblicato nel pomeriggio su YouTube dall’account ufficiale di Palazzo Chigi, ha provato a modo suo a spiegare in cosa consista la riforma e le proposte  in essa contenute cercando di placare la protesta crescente di studenti e insegnanti. 
Durante il video, Renzi sale sulla cattedra e inciampa in un grossolano errore durante la lectio sul ddl "La Buona Scuola" quando alla lavagna, elencando i punti importanti della sua riforma, ha scritto "cultura umanista" invece che "cultura umanistica". In un altro passaggio del suo discorso altro strafalcione quando ha affermato con tono serioso "parliamoci chiari" invece che usare correttamente "paliamoci chiaro".
La Rete ha colto lo scivolone del premier e non lo ha perdonato. Su Twitter non sono mancati i commenti: "Ma non si dovrebbe scrivere cultura umanistica?" oppure ancora "Si faccia dare ripetizioni dalla moglie" e infine "Proprio lui che viene da Firenze, la capitale dell'Umanesimo".
Tra gli errori e la goffagine di un premier che sembra scimmiottare i docenti, utilizzando una lavagna datata con gessetti colorati, in luogo delle LIM e delle slide a lui tanto care, Renzi ha affermato 
«Dobbiamo recuperare tutto ciò che è cultura, educazione, istruzione e formazione, e tentare di scrivere insieme una pagina nuova», prima di scrivere su una lavagna i cinque punti più importanti della riforma: uno sull’importanza dell’alternanza scuola-lavoro, uno sulla necessità di puntare sulla cultura umanista (da cui lo sfottò della rete), uno sul bisogno di dare “più soldi agli insegnanti”, uno sull’importanza di garantire autonomia ad ogni istituto, e uno, l’ultimo, sull’esigenza di offrire continuità al percorso scolastico degli studenti.