concorsoIl futuro prossimo del reclutamento, dopo che sarebbero effettuate le 150 mila immissioni promesse dal Governo Renzi, potrebbe prevedere un sistema per le successive immissioni in ruolo, con assunzioni solo da concorsocome peraltro indicato nel testo delle linee guida per la riforma "La Buona scuola", in cui però siano assunti il 50% dai partecipanti inseriti nella II fascia delle GI e un altro 50% da coloro che partecipino con i soli titoliE' questa la soluzione che lascia intravvedere il direttore del Miur Chiappetta, in un colloquio con rappresentanti del sindacato Conitp che in un incontro chiedevano la tutela dei docenti della II fascia delle Graduatorie di Istituto, secondo cui gran parte dei docenti ivi inclusi, sarebbero in possesso dei requisiti per ricorrere per la stabilizzazioneinvocando la sentenza della Corte di Giustizia Europea avendo più di 3 annualità di servizi statali.

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Questa l'ipotesi allo studio emersa dall'incontro nel resoconto pubblicato dallo stesso Conitp e non l'immissione diretta senza alcun concorso per i presenti in II fascia come invece riportato da alcuni siti specialistici. L'immissione dei docenti sarebbe infatti condizionata al superamento di un concorso per poter ottenere l'agognato ruolo. E non potrebbe essere diversamente anche rileggendo con attenzione lo stesso resoconto del sindacato quando scrive "
Il CONITP resta molto perplesso da questa soluzione e ha auspicato che il Governo e il MIUR rivedano la posizione dei docenti abilitati, non inseriti nelle GAE, evitando qualsiasi tipo di concorso, in quanto, questi docenti hanno già esperienza didattica e inoltre hanno frequentato percorsi pedagogici per conseguire l’abilitazione."
In sostanza l'ipotesi del Miur per la gestione del reclutamento post GAE riesumerebbe una vecchia pratica in uso prima dell'istituzione del doppio canale  in cui vi erano accanto ai concorsi ordinari (per solo titoli) anche concorsi riservati (destinati a chi avesse già prestato servizio). 

La strada prospettata sarebbe l'unica allo studio per i docenti abilitati attraverso i PAS, Scienze formazione primaria, TFA, diplomati magistrale etc. inclusi in II fascia visto che non ci sarebbe in programma al MIUR un inserimento in GAE e che quindi solo su eventuali sentenze positive dei tribunali si potrebbe procedere a tale inserimento.
Non è dato sapere dal resoconto se si tratterebbe di bandi distinti o semplice riserva di posti, né di quali sarebbero i criteri per poter accedere al 50% dei posti destinati ai concorsi riservati (se banditi separatamente) per i presenti in seconda fascia di Istituto visto che per accedere ai futuri concorsi sarebbero comunque necessario essere abilitati (a parte una clausola di salvaguardia per i docenti laureati entro il 2001-2, che pare verrà riconfermata anche nel prossimo bando). E' possibile che sia quindi proprio il servizio prestato di 36 mesi il discrimine tra i presenti in II fascia per poter accedere a tali concorsi riservati qualora si attuasse realmente questa ipotesi.

Soluzione, comunque non di semplice attuazione, che permetterebbe l'immissione in ruolo secondo il dettato costituzionale visto il mancato superamento di una prova a valore concorsuale degli abilitati in seconda Fascia delle Graduatorie di istituto a differenza di quelli presenti in GaE.
E proprio al riguardo degli iscritti in Gae, il direttore del Miur Chiappetta ha confermato che  con l'approvazione della legge di stabilità 2015, per quanto riguarda le immissioni in ruolo, si dovrebbe procedere nell’assumere tutti coloro inseriti nelle GAE, procedendo all’esaurimento totale di tutte le graduatorie, al cui azzeramento potrà fare seguito un progetto nuovo di assunzioni secondo le ipotesi appena illustrate. Il dott. Chiappetta ha quindi smentito voci che avrebbero voluto le immissioni in ruolo solo per docenti con servizio ma ha allo stesso tempo confermato che criteri di assunzioni per classi di concorso in province con molti aspiranti sono ancora tutti da definire.