Quanta fisica è possibile fare in spiaggia?

Il mare e la sabbia ci offrono occasioni uniche ed a costo zero per riflettere su importanti fenomeni fisici naturali. In questi giorni sulla spiaggia ho affrontato e discusso alcuni esperimenti “estivi”.

In questo articolo più leggero non voglio tediarvi sul perché o non perché di questo o quel fenomeno, ma piuttosto stimolare il lettore vacanziero ad aguzzare la vista, a porsi domande e nella fase finale a cercare le risposte (che sono tutte reperibili nella rete in siti specializzati, anche in italiano). Iniziamo!

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1) La sabbia è un fluido non newtoniano

Provate a prendere tra le mani della sabbia bagnata ed a premerla tra le mani (appare solida) poi fate oscillare lentamente la stessa sabbia tra le vostre mani….. Trovate info sui fluidi non newtoniani in questo mio articolo https://www.professionistiscuola.it/didattica/didattica-fisica/1072-didattica-fisica-laboratorio-povero-fluidi-non-newtoniani-e-non-solo-imparare-giocando.html

2) La sabbia ed il terremoto

Nello stesso articolo del punto 1) nel file allegato potete svolgere un divertente esperimento: in un vaso da giochi da mare versate acqua fino a metà altezza.

Riempite il vaso con della sabbia bagnata, fino a quando sull’orlo superiore ci sarà solo sabbia. A questo punto possiamo immaginare di voler costruire delle case sopra il nostro terreno (usate delle pietre).

Tutto ok?

Per niente , perché se simuliamo un piccolo terremoto (colpendo il vaso lateralmente con delle pietre) ci accorgiamo che tutta l’acqua apparirà in superficie e che le case sprofonderanno nel terreno.

Molto utile per riflettere sulla geologia del sottosuolo, su come costruire su falde acquifere (si usano dei pali perforanti), sull’uscita dell’acqua dal sottosuolo (si veda recente terremoto in Emilia.

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3) Come mai le onde del mare vanno sempre nello stesso verso? Ovvero verso la riva? Indipendentemente dalla posizione della riva, le onde verranno sempre da lontano fino alla sabbia. Come mai? Occorre riflettere sull’interazione mare e riva stessa. Da cosa dipenderà la frequenza delle onde?

4) I fondali sabbiosi appaiono ai nostri occhi formati da tante piccole increspature, si chiamano ripple marks e ne parlavo in questi giorni con l’amico geologo Giulio Caso. Può essere interessante non solo capire la loro natura fisica, ma anche quali informazioni possono darci (le stesse sono causate dal vento e sono presenti anche sui sedimenti rocciosi)

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5) Un ondoscopio naturale! Purtroppo le spiagge sono fortemente antropizzate e non è raro imbattersi in banchine artificiali (usate per proteggere da onde, alghe etc.) Alcune di queste banchine creano delle vere e proprie fenditure attraverso le quali il mare fuoriesce sottoforma di onde sferiche (principio di Huyghens).

Non è raro imbattersi in fenomeni , poi, di interferenza o diffrazione tra onde, osservando il mare in prossimità di scogli , di barche, zona di separazione fiume/mare (ovviamente guardando il mare dall’alto, meglio se da punti di osservazioni che si trovano nella mia adorata costiera amalfitana).

Le stesse onde rilasciate dalla scia delle barche porta a riflettere. Se non avete la possibilità di recarvi al mare, potete cercare su google earth le immagini delle coste erose (arco di circonferenza non a caso) in presenza di banchine artificiali

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6) Un magnete e la sabbia

Procurandovi un magnete (meglio se al neodimio), potete divertirvi a raccogliere il materiale ferroso tra la sabbia.

Materiale di origine artificiale o naturale?

E voi avete altri esperimenti a costo zero che si possono fare per questa estate?

Se sì scrivetemi ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., così li aggiungerò alla lista

BUONE VACANZE!!