stazione centraleNell'incontro tra Miur e OO.SS.,in programma ieri, si è discusso della contrattazione per la mobilità dei docente, educatori ed Ata per l´a.s. 2019/2020 e che regolerà i prossimi trasferimenti del personale scolastico o per ottenere passaggi di ruolo e/o cattedra. Durante l'incontro i funzionari del Miur hanno consegnato ai sindacati una bozza di contratto che contiene misure per dare attuazione alla cancellazione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali secondo le ultime novità legislative in via di approvazione definitiva in Parlamento. Il prossimo contratto quindi prevederà certamente il ripristino della titolarità su scuola e la conseguente reintroduzione della fase comunale dei movimenti, fatte salve le fasi provinciale e interprovinciale. Una delle novità più importanti, da un punto di vista procedurale, prospettata dalla dott.ssa Novelli, in accordo col responsabile del SIDI, sarà quasi sicuramente che la mobilità territoriale e professionale dovrebbero avvenire contemporaneamente per tutti i gradi ed ordini di scuola, consentendo in tal modo il recupero integrale di tutti i posti vacanti in seguito alla mobilità professionale e che, pertanto, saranno utilizzati per soddisfare il maggior numero di domande di mobilità territoriale. Una novità che oltre a garantire un maggiore accoglimento di domande di trasferimento consentirà di terminare le operazioni di mobilità, da sempre preliminari alle immissioni in ruolo, con largo anticipo rispetto agli anni scorsi.
Durante la discussione con le OO.SS. sono state avanzate le proposte di carattere generale in riferimento alle seguenti materie:

 

  • possibilità di riaprire le trattative nel corso del prossimo triennio, qualora dovessero intervenire modifiche della normativa vigente in materia di mobilità. Questa previsione è stata ipotizzata perché il prossimo CCNI sulla mobilità a domanda avrà durata triennale e non più annuale come avvenuto finora;
  • movimenti per tutti su scuola con definizione di codici sintetici per comune, distretto e provincia e possibilità di esprimere fino a 15 preferenze di scuola;
  • ripristino del codice indicativo della provincia per il personale in esubero sulla provincia;
  • trattamento del personale in esubero a livello nazionale;
  • revisione delle tabelle di valutazione dei titoli valutando l'opportunità di uniformare quanto più possibile le tabelle per i movimenti a domanda e per quelli d'ufficio; 
  • differimento al 2020/21 dell´entrata in vigore del vincolo triennale sulla scuola richiesta. A questo proposito è stato fatto presente che tale vincolo non potrebbe comunque operare nei confronti dei docenti trasferiti nella provincia o nel distretto o nel comune, ma solo nei confronti di coloro che dovessero ottenere il trasferimento sulla scuola richiesta (l´Amministrazione si è riservato un approfondimento);
  • previsione del riassorbimento su cattedra interna dei docenti su cattedra orario esterna (sulla base della graduatoria interna di istituto) tramite la predisposizione di una specifica funzione del sistema informativo del Miur. Allo stato attuale, infatti, il sistema si limita ad individuare i posti e le cattedre in organico di diritto e di fatto, senza disporre il collegamento diretto tra la sede da assegnare ai docenti interessati e la composizione della cattedra (interna o esterna);
  • graduale ripristino delle aliquote ai fini della suddivisione delle cattedre in organico di diritto tra ruolo e mobilità (50% alle immissioni in ruolo e 50% alla mobilità);
  • automatica acquisizione della titolarità su scuola per tutti i docenti, ivi compresi gli insegnanti titolari su ambito destinatari di incarico triennale su scuola;
  • individuazione dei posti disponibili per i movimenti detratti gli accantonamenti necessari ad attribuire la titolarità su scuola ai docenti titolali su ambito, in quanto destinatari di incarico triennale, nonché ai docenti che stanno svolgendo il Fit nel corrente anno scolastico;
  • prevedere una possibilità di introdurre anche per i docenti dei licei musicali forme di mobilità a domanda contemperando l´interesse alla continuità didattica degli alunni di questa particolare tipologia di scuola con le legittime aspirazioni dei docenti interessati;
  • aggiornare il sistema delle precedenze collegate al ripristino della titolarità su scuola e della fase comunale;
  • riportare nella contrattazione di istituto la materia dell´assegnazione dei docenti e degli Ata alle sedi ubicate in comuni diversi.

Su quest'ultimo punto, in particolare, le OO.SS. hanno chiesto che la cancellazione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali sia accompagnata da misure previste all´interno della contrattazione integrativa nazionale allo scopo di limitare discrezionalità dei dirigenti scolastici nell'assegnazione dei docenti su scuole con più sedi ubicate in comuni diversi da quello di precedente servizio. 

In merito è stato chiesto di prevedere un criterio generale, volto a garantire allo stesso tempo la continuità didattica e al criterio del maggiore punteggio in graduatoria di istituto, salvaguardando comunque la possibilità di chiedere volontariamente per il docente interessato, l'assegnazione a sezioni staccate o plessi ubicati in comuni diversi.
Tra le proposte del Miur, anche quella di limitare i trasferimenti da sostegno a posto comune al 50% dei posti disponibili in luogo dell´attuale 100%. Una proposta motivata dai funzionari del Ministero con l'elevato numero di passaggi da sostegno a posto comune che comporterebbe costi molto elevati per l´erario, oltre alla nota difficoltà nel trovare personale specializzato su posti di sostegno e la conseguente necessità di un elevato numero di supplenze da conferire a personale precario.
Su tale proposta è stata espressa la contrarietà delle OO.SS. ritenendola discriminatoria e a danno di una ristretta categoria di docenti e una forzatura l'adozione della stessa proposta senza uno specifico provvedimento legislativo. 

Acquisita copia della Bozza, le OO.SS. si sono riservate di entrare nel merito delle novità introdotte con specifica discussione che avverrà nella prossima riunione già prevista per il giorno 28 novembre p.v.