mobilità valigia

La partita sulla mobilità che tanto sta a cuore alla maggior parte di noi docenti, si è conclusa nella tarda notte di ieri al MinisteroLe domande si potranno (finalmente) fare domanda da domani, 13 aprile, fino al 6 maggio attraverso la piattaforma dedicata (SIDI). Per il personale Ata (Ausiliario, tecnico e amministrativo) la domanda potrà essere presentata dal 4 al 24 maggio prossimi.Sempre ieri è stato siglato, in via preliminare, l’accordo sulle modalità di individuazione per competenze delle e dei docenti. Si tratta della nuova procedura di assegnazione alle scuole del personale per la copertura dei posti vacanti prevista dalla Buona Scuola. Questo è il secondo anno di attuazione. L’individuazione per competenze prevede che le e gli insegnanti di ruolo non siano più attribuiti alle scuole esclusivamente sulla base di anzianità e punteggi, come avveniva in passato.

Oggi sono le scuole ad individuare tra le docenti e i docenti presenti nel proprio ambito territoriale, quelle e quelli più corrispondenti, per profilo professionale, al proprio progetto formativo.
Con l’intesa siglata ieri si punta a valorizzare il lavoro collegiale all’interno delle istituzioni scolastiche. I requisiti per l’individuazione delle e dei docenti saranno adottati dal dirigente scolastico, previa delibera del Collegio dei docenti su proposta dello stesso dirigente. Le insegnanti e gli insegnanti sono infatti individuati in coerenza con il Piano triennale dell’Offerta Formativa, deliberato in modo collegiale all’interno delle scuole. Una volta adottati i requisiti, le e i dirigenti scolastici effettueranno poi le procedure di individuazione delle insegnanti e degli insegnanti per la copertura dei posti vacanti. 

 

Per i sindacati confederali, il contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico, per la cui firma definitiva è giunta per oggi la convocazione, è frutto di una trattativa che ha avuto come punto essenziale di riferimento l’accordo di Palazzo Vidoni sulla contrattazione nel settore pubblico – dichiarano in una nota congiunta. Le regole che presiederanno ai movimenti, condivise al tavolo contrattuale, potranno avere riflessi positivi sulla gestione delle operazioni, sulle tutele del personale e sul regolare avvio del nuovo anno scolastico, evitando che si ripropongano le numerose criticità dello scorso anno. Ora è indispensabile chiudere positivamente anche l’accordo sulle modalità di assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito, obiettivo certamente alla portata se ci si muoverà su una linea di coerenza con i criteri e le indicazioni contenuti nell’intesa politica che ha sbloccato, il 29 dicembre scorso, la trattativa sulla mobilità. Chiudere bene questa partita, valorizzando le relazioni sindacali come fattore importante per un buon governo del sistema, sarebbe di grande importanza non solo per il personale ma per l’intero mondo della scuola.

La pubblicazione dei movimenti è prevista nelle date di seguito riportate:

  • personale ATA   24 luglio

  • docenti scuola dell'infanzia  19 giugno

  • docenti scuola primaria  9 giugno

  • docenti scuola sec. I grado 4 luglio

  • docenti scuola sec. II grado  20 luglio

  • personale educativo  30 giugno

  • passaggi ai licei musicali (disc. specifiche) 7 giugno 12 giugno

(si attende l'emanazione dell'apposita ordinanza, che in serata sarà resa disponibile sul sito del Ministero nella sezione relativa alla Mobilità)

 

 

Interventi:

Valeria Fedeli si dichiara “soddisfatta” per l’intesa raggiunta: “la mobilità rappresenta il primo importante tassello per l’avvio positivo del prossimo anno scolastico. L’intesa ci consente di rispettare i tempi che ci eravamo dati per far partire le operazioni. L’accordo sull’individuazione per competenze contribuisce poi a ristabilire un clima di reciproco rispetto di funzioni e ruoli e di lavoro comune per le studentesse e gli studenti, valorizzando la collaborazione fra organi collegiali e dirigenza.

 

Vito De Filippo, sottosegretario all'istruzione:“con l'intesa siglata ieri si fa un passo avanti per un positivo avvio del nuovo anno scolastico" L'accordo è frutto di un intenso lavoro di confronto. L'attuazione della riforma va avanti nell'ottica del dialogo e della collaborazione con l'obiettivo – conclude - di dare a studentesse e studenti una scuola di qualità”.

 

Maddalena Gissi (cisl scuola): con la firma definitiva del CCNI sulla mobilità e con la pre intesa su una partita delicatissima come la cosiddetta ‘chiamata diretta’abbiamo per la prima volta sperimentato in concreto cosa vuol dire riconsegnare alla contrattazione la gestione del rapporto di lavoro. È toccato a noi della scuola attuare per primi un aspetto fondamentale dell’accordo del 30 novembre 2016, e abbiamo dimostrato che la strada tracciata da quell’intesa è praticabile e utile. Utile non solo per i lavoratori ma in generale per il buon andamento di un servizio che purtroppo sconta da anni mille difficoltà, problemi e tensioni. Difficoltà che i lavoratori vivono direttamente su di sé, ma che hanno inevitabili ripercussioni sul servizio reso all’utenza. Non è possibile che la sua qualità e la sua efficacia debbano dipendere, come avviene, unicamente dal senso di responsabilità e dalla passione per il proprio lavoro con cui insegnanti, personale ata e dirigenti continuano, nonostante tutto, a operare ogni giorno. La scuola ha tutto da guadagnare se si recupera, come chiediamo da tempo, un clima diverso, di serenità, di fiducia. Anche di dialogo positivo con la politica,una politica che avendo fatto per anni della scuola il terreno di un esasperato conflitto politico e ideologico, ha commesso un grave peccato di presunzione quando ha preteso di fare da sola una riforma importante come quella del sistema di istruzione. Non ho difficoltà a dire che si respira da qualche tempo, almeno nella scuola, un’aria un po’ diversa, e gli accordi di ieri sera ne sono chiara testimonianza. Sulla mobilità si giocano aspetti importanti del rapporto di lavoro: perdere o mantenere una sede di servizio, permettere e favorire la continuità didattica, far fronte a esigenze di carattere personale e familiare. È fondamentale che ci siano regole chiare, trasparenti, oggettive, che raccolgano il massimo di condivisione.

Il frutto più importante di questo lavoro sarà per tutti un regolare avvio del prossimo anno scolastico, obiettivo che la ministra Fedeli ha più volto poste tra le priorità della trattativa e per il quale questo contratto costituisce una delle premesse. L’altra deve essere rappresentatadal mantenimento degli impegni su organici e assunzioni. Si diano alla scuola le risorse necessarie, non stiamo chiedendo di più rispetto a ciò che è stato stanziato nella legge di stabilità. Ma non potremmo tollerare un’incomprensibile e ingiustificabile retromarcia
Altro tema toccato dalla segretaria generale Cisl Scuola il rinnovo del contratto nazionale. Soddisfazione per quanto emerso dal Consiglio dei Ministri di ieri in termini di risorse aggiuntive, ma una sollecitazione ad accelerare i tempi di avvio del negoziato, per il quale non sono sopportabili ulteriori rinvii.

 

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti:Non abbiamo firmato il contratto sulla mobilità 2017/2018 per coerenza con la posizione di intransigente contrarietà verso la chiamata diretta e agli ambiti territoriali previsti dalla legge 107/2015. Apprezziamo lo sforzo della ministra Fedeli di tentare una faticosa mediazione per mitigare temporaneamente gli effetti negativi della riforma - afferma Di Meglio ma non è bastato per superare le criticità maggiori. I cosiddetti criteri oggettivi, cui dovrebbe attenersi il dirigente scolastico per individuare i docenti da impiegare nella propria scuola, non tengono in alcun conto l’esperienza professionale maturata nella disciplina insegnata, mentre vengono valorizzate competenze di semplice carattere organizzativo. Anche la possibilità di scegliere fino a un massimo di cinque scuole è transitoria, in quanto dal prossimo anno scolastico opererà in pieno la legge che prevede esclusivamente i trasferimenti su ambiti territoriali. Le problematiche, dunque, si riproporranno inalterate e immaginiamo già lo stato di confusione in cui si ritroveranno le scuole che dovranno provvedere alla chiamata diretta. Il nostro obiettivo  resta l’urgente modifica della legge 107 con l’eliminazione di ambiti e chiamata diretta.

 

 

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