mobilità

Continua la trattativa sindacale che sta tenendo con il fiato sospeso decine di migliaia di docenti di ruolo e neoimmessi che dovranno chiedere trasferimento nel 2016. Ricordiamo che il Contratto Nazionale Mobilità non è stato ancora firmato, pertanto è possibile solo fare considerazioni rispetto alle notizie che si stanno diffondendo, in merito alla stato di avanzamento della contrattazione.

Un aspetto che fino ad ora non è emerso è che, secondo le informazioni che giungono dai sindacati, i passaggi da posto di sostegno a posto comune dovrebbero rientrare come sempre nei trasferimenti all’interno della provincia. Secondo le “vecchie regole”, infatti i “docenti che transitano da posti di sostegno della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado e dai posti D.O.S. della scuola secondaria a posti di tipo comune o cattedre curriculari o viceversa” rientrano nella ex fase II provinciale dei movimenti (art. 25 comma del CCBN mobilità 2015)

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I docenti di sostegno che hanno superato il vincolo quinquennale di permanenza su posto di sostegno e che intendono trasferirsi su posto comune nella stessa provincia parteciperanno, alla fase provinciale della mobilità 2016. A tale fase seguirà quella relativa ai trasferimenti da altra provincia dei docenti immessi in ruolo entro il 2014/2015, sia su posto comune che su sostegno.

Questo potrebbe rappresentare una speranza per i tanti docenti specializzati sul sostegno che hanno ottenuto il ruolo in seguito al piano straordinario di assunzione in provincia diversa da quella di residenza. Basta pensare che in fase B tutti gli specializzati su sostegno per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado sono stati assunti in provincie anche molto distanti e per essi disagevoli, nonostante avessero maturato punteggio molto più alto su altre classi di concorso. In tal caso, infatti, è possibile che ci sia un aumento del numero di posti di sostegno disponibili per le successive fasi della mobilità.

Se da un lato può essere favorevole per il riavvicinamento dei docenti di sostegno, dall’altro potrebbe penalizzare i così detti docenti immobilizzati di ruolo su posto comune, che da anni sperano di riavvicinarsi a casa. Diversi posti comuni potrebbero essere, infatti, occupati dai trasferimenti da posto di sostegno, già nella fase provinciale che precede i trasferimenti interprovinciali.

Questo è una delle ennesime sorprese che riserverà la mobilità 2016, che va ad inasprire gli animi già abbastanza scoraggiati, di tanti docenti in attesa di conoscere la propria destinazione per l’anno venturo.

 

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