Mobilità

mobilitàdocentiRestano accese debolmente le possibilità di un accordo sulla mobilità. In comunicato congiunto, le OO.SS. attraverso i cinque segretari generali, dopo l’incontro svoltosi in mattinata al MIUR, hanno chiesto al Capo di Gabinetto Alessando Fusacchia che la proposta dell’Amministrazione sia formalizzata in un testo scritto, valutato il quale possa riprendere il confronto al tavolo negoziale sul contratto per la mobilità del personale docente, educativo e ATA per il 2016/17.

Secondo le indiscrezioni circolate, i dirigenti del ministero dell’Istruzione hanno comunicato alle organizzazioni sindacali la loro ultima proposta, al fine di scongiurare un atto unilaterale che non soddisferebbe nessuno. Ad iniziare dai docenti interessati, perché andrebbe ad applicare in modo “rigido”, senza alcuna deroga, quanto espresso a chiare lettere dal comma 73 della Legge 107/15: “dall'anno scolastico 2016/2017 la mobilità territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali”, anche per i docenti perdenti posto.

In base alle indiscrezioni, in sintesi la proposta del Miur per trovare una convergenza sarebbe la seguente:

mobilità

Oggi si è tenuto al MIUR un nuovo incontro finalizzato al rinnovo del CCNI della mobilità per l’a.s. 2016/17, che sta lasciando con il fiato sospeso tutti i docenti. Riportiamo in questa pagina i vari resoconti sindacali per procedere in seguito con i dovuti approfondimenti della redazione.

mobilità buonascuolaSi avvicina la data dell'incontro decisivo tra MIUR e sindacati, su uno dei temi più spinosi della riforma, la contrattazione per la mobilità 2016. L'incontro previsto inizialmente per il giorno 8 gennaio e posticipato a lunedì 11 sarà determinante per chiudere la partita, visto che il Miur è deciso a firmare con le OO.SS. il contratto mobilità 2016/17 entro il 15 gennaio, procedendo in caso contrario all'emanazione di una ordinanza unilaterale per l'applicazione della legge 107/2015.

La legge 107 prevede per il 2016 un piano di mobilità straordinario che consente ai docenti assunti prima del 2015, in provincia diversa da quella di residenza di chiedere trasferimento nella propria provincia in condizioni differenti rispetto alla “mobilità ordinaria”.

Tali trasferimenti risultano di solito molto difficili da ottenere, sia perché esiste un vincolo in base al quale bisogna restare 3 anni nella provincia di assunzione, sia perché i posti a disposizione per la mobilità provinciale negli anni passati erano esigui e comunque insufficienti per accontentare tutti.

mobilitàdocentiL'incontro tra Miur e OO.SS. sul tema della prossima mobilità si è chiuso con il prosieguo della discussione al prossimo 8 gennaio (poi posticipato all'11 gennaio), ma è stato utile per ribadire alcune posizioni del ministero che al momento sembrano irrinunciabili. Tra queste alcuni paletti vincolanti come la necessità di costituire gli ambiti già dal prossimo anno 2016-17, il raggiungimento di un accordo al massimo entro gennaio e il superamento di alcune rigidità della legge 107 che introducono disparità tra i docenti. Allo stesso tempo il miur però in maniera contraddittoria sembra venire incontro ad una specifica richiesta delle organizzazioni sindacali che acuirebbe ancora di più i contrasti tra diverse categorie di docenti visto che il miur sembrerebbe disposto a garantire la mobilità su sede dei docenti assunti prima del 2014-15, almeno nella fase provinciale dei movimenti (ricordiamo che la legge riserva questo trattamento ai soli neo-assunti in fase zero e A) aprendo a una possibile deroga anche per la fase dei trasferimenti interprovinciali. Sarebbe quindi scongiurata la mobilità sull'ambito per i docenti già titolari su sede, riservando in tal modo la prossima mobilità su ambiti territoriali soltanto ai docenti assunti in fase B e C, stabilendo così una disparità di trattamento non facilmente comprensibile visto che la legge 107 ha stabilito chiaramente che ciò deve valere anche per gli assunti precedentemente al 2014-15. Un'apertura quella del Miur che sarà davvero difficile spiegare sia ai docenti sia nelle aule giudiziarie visto il contenzioso che sicuramente si aprirebbe.
Riportiamo di seguito il resoconto fornito dalla FLC:

relazioni sindacaliRiportiamo resoconto sindacale gilda sull'incontro tenutosi questa mattina, alle ore 9.30, presso il salone ex-CNPI del MIUR, richiesto dalle OO.SS. rappresentative per chiedere al ministro di chiarire i nodi politici relativi alla mobilità del personale e alla costituzione degli ambiti territoriali. Assente il ministro, la delegazione di parte pubblica era guidata dal capo di gabinetto, il dott. Fusacchia.

Il dott. Fusacchia ha esordito esprimendo il proprio augurio per l´avvio della contrattazione sulla mobilità 2016/2017, confidando in un esito positivo, ricordando che in caso di mancato accordo l'Amministrazione procederà con un atto datoriale nel pieno rispetto dei commi della legge 107/2015.

Graduatorie

Negli incontri tra MIUR e sindacati per la definizione del nuovo contratto mobilità, dovrà essere necessariamente affrontata la questione riguardante la titolarità della sede e i criteri per definire le graduatorie interne che dovranno essere utilizzate in caso di perdenti posto o alla scadenza dei PTOF. Criteri che sono necessari anche alla luce delle novità introdotte dalla legge 107 che consentiranno già dal prossimo anno scolastico al DS di spostare un docente di ruolo della stessa scuola dall'organico di diritto a quello di potenziamento all'interno di quello che sarà l'organico unico dell'autonomia. Dai resoconti sindacali degli incontri al Miur, sembra che queste problematiche non siano state neppure accennate, lasciando molti dubbi ancora da sciogliere per le migliaia di docenti che saranno coinvolte in questa imponente operazione.

Ci siamo già occupati diverse volte della questione mobilità e, soprattutto, della grossa incognita che rappresentano attualmente gli ambiti; rivolgiamo, adesso, il nostro interesse agli aspetti ancora poco chiari e conosciuti legati alle conseguenze delle novità introdotte con la riforma.

mobilità

Tanti ancora i dubbi e i nodi da scegliere per la prossima fase del piano straordinario di assunzioni, che da qui a pochi mesi, interesserà migliaia di docenti nella mobilità 2016, che potremmo chiamare FASE M. Una fase ancora da venire, alla cui conclusione, potrà dirsi veramente chiuso il piano previsto dalla legge 107/2015 e che dovrà essere regolata dal Contratto Nazionale Integrativo da siglare attraverso il confronto con i sindacati ma che in mancanza di accordo potrebbe essere disciplinato anche da un Decreto Ministeriale, unilaterale e che applichi rigorosamente la legge 107/2015. Sembra infatti ferma la posizione dell’amministrazione sulla costituzione degli Ambiti Territoriali e nonostante le richieste dei sindacati di rimandare la loro definizione e applicare le vecchie regole della mobilitàLa contrattazione sindacale è appena partita, le posizioni sembrano molto distanti, ma dai resoconti sindacali si cominciano ad avere delle prime anticipazioni. Tra queste:

mobilità buonascuolaTerminato l'incontro al Miur con le organizzazioni sindacali sul tema della definizione degli ambiti territoriali e sulla mobilità 2016/17: il Miur ha presentato le linee guida per la definizione geografica degli ambiti territoriali e ha indicato su quali principi saranno fatte le operazioni di mobilità per il prossimo anno scolastico 2016/17 e le assegnazioni di sede definitiva per gli immessi con il piano della buona scuola. Il miur ha confermato che la sede definitiva per gli immessi in ruolo da fase B e C sarà assegnata sugli ambiti di tutto il territorio nazionale, secondo quanto già previsto dalla legge 107 al comma 108, confermando a pieno dunque le interpretazioni anticipate da PSN in questo suo articolo. Sarà infatti necessario attendere gli esiti della mobilità straordinaria obbligatoria per tutti i fase B e C per ottenere la sede e dunque la provincia definitiva per il prossimo anno, in subordine alle assegnazioni dei trasferimenti dei docenti già assunti nel 2014 (cosiddetti "immobilizzati"). La mobilità straordinaria per gli immessi su fase B e C sarà su tutto il territorio nazionale per i docenti assunti dalle GAE, mentre sarà solo all'interno della regione per gli assunti da GM. Vecchie regole invece per gli immessi da fase 0 e A con titolarità su sede e  non su ambito. Di seguito il resoconto sindacale fornito dalla FGU-Gilda: