PSN Adeguamento organico di fatto in diritto 2017 18Finalmente nota la ripartizione regionale dei 15.100 posti aggiuntivi di cui 11.500 sui posti comuni3.600 sul sostegno su cui saranno disposti prima i trasferimenti e poi le immissioni in ruolo per il prossimo anno 2017-18. Nella giornata di ieri si è tenuto in Viale Trastevere un incontro con le OO.SS, durante il quale il Direttore Generale del Personale, Maria Novelli, ha aggiornato i sindacati sull'esito della riunione tenutasi con il Mef riguardante i contenuti del decreto interministeriale (incluse le tabelle sugli organici docenti per l’anno scolastico 2017/2018) e la Circolare Ministeriale con le indicazioni operative agli USR

Per prima cosa è stato specificato che il grosso delle nuove assunzioni annunciate dalla Fedeli nei giorni scorsi (annunciato da noi in un precedente comunicato), è dato dalla sostituzione dei pensionamenti (circa 21.000) e dalla copertura dei posti già esistenti e disponibili in organico di diritto dell’anno in corso e su cui non sono state fatte le assunzioni lo scorso anno (circa 16.000). Quindi parliamo di circa 15.100 circa nuove assunzioni la cui distribuzione tra le regioni è stata discussa anche con i direttori degli UU.SS.RR. e ha seguito i criteri dell´andamento del numero degli alunni e delle posizioni da stabilizzare.

Le percentuali di copertura dei posti per aree geografiche:

 

  • nord 38%

  • centro 46%

  • sud 69%

Di questi 11.500 saranno stabilizzazioni su posti comuni/classi di concorso, inclusi i licei musicali e 3.600 per il sostegno. Tale dotazione aggiuntiva rappresenta solo una parte (meno della metà) rispetto ai 30.262 posti “comuni” esistenti quest’anno in organico di fatto (dato complessivo Miur riconosciuto anche dal MEF), con l’esclusione dei posti di sostegno attivati in deroga (pari ad altri 37.000 posti). Come ha spiegato la Flc Cgil scuola, tali 30.262 posti, in base alla legge finanziaria 2017, andavano stabilizzati in organico di diritto al fine di trasformare i contratti a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. È su tale operazione che c’è stato un braccio di ferro tra Miur e Mef, ovvero su quanti di questi 30.262 posti del fatto potevano essere stabilizzati tenendo conto che la finanziaria ha stanziato 400 mil.ni di euro per l’operazione.

Organico dei docenti per l´a.s. 2017/18: viene confermato con la stessa distribuzione tra le regioni dello scorso anno;

Organico di fatto: si parte da 30.262 posti (come lo scorso anno) da cui vanno tolti 15.100 posti che passeranno all´organico di diritto, così che nel fatto rimarranno 18.762 posti;


Organico di diritto: avremo 15.100 posti in più, di cui 3.600 di sostegno;

Sostegno: è stata riconfermata viene confermata la ripartizione degli esistenti 96.480 posti nel diritto; a questi si vanno ad aggiungere 3.600 posti nell’ambito dei 15.100;

Scuola dell’infanzia:mancano i posti che dal fatto passano all'organico di diritto e quello per il potenziamento;

Scuola secondaria di secondo grado: sia gli organici, che la mobilità, che l’individuazione dei perdenti posto, saranno fatti sulla base delle nuove classi di concorso definite dal DPR n. 19 del 14 febbraio 2016;

Aree terremotate: è previsti un provvedimento legislativo che manterrà invariato il numero di posti aggiuntivi concessi lo scorso anno;

Sull'organico ATA per l´a.s. 2017/18, sono state presentate delle proposte sulla scia dei criteri adottati lo scorso anno.

Novità: per la prima volta, agli USR vengono comunicati in questa fase non solo la ripartizione del contingente di posti per il prossimo organico di diritto, ma anche i posti comuni complessivi che successivamente potranno essere attivati per adeguare la situazione alle nuove esigenze di fatto.

Commenti dei sindacati:

FGU-Gilda degli Insegnanti: a margine, non possiamo fare a meno di sottolineare la surreale circostanza della firma di un contratto che regolamenta la vita professionale dei docenti con un anno di ritardo.La delegazione rileva come una parte delle osservazioni presentate sulla precedente bozza siano state accolte dall´Amministrazione. Rimangono tuttavia alcune questioni irrisolte, tra queste la mancanza per la scuola dell´infanzia di posti che dal fatto passano al diritto (nessun adeguamento/consolidamento) e l'assenza sempre per l´infanzia dei posti del potenziamento in assenza della pubblicazione della delega. Per i musicali rimangono le criticità sulle ore di strumento, sul numero di alunni per classe e sulla formazione delle cattedre.

UIL scuola: le 52.000 assunzioni annunciate dal Ministro Fedeli rappresentano sicuramente un passo avanti importante ma non ancora sufficiente a garantire la stabilità del sistema e la continuità didattica, va trasformato in diritto tutto l'organico di fatto. Tra l'altro, la trasformazione dell'organico di fatto in diritto non incide in modo sostanziale sul bilancio statale, poiché anche questo ha un suo costo, seppur lievemente inferiore a quello di diritto. Il MEF, in questo modo, realizza qualche risparmio che però viene pagato come al solito dalle scuole e dal personale. Serve più coraggio nelle scelte, le risorse vanno indirizzate verso la scuola pubblica.(...) Si poteva e si doveva fare di più per evitare l'inevitabile aumento del precariato e la mancata realizzazione della continuità didattica che si raggiunge solo con l'assunzione di personale a tempo indeterminato: la scuola ha bisogno di stabilità e certezze per dare gli affetti positivi attesi. A fronte di questa situazione sarebbe inaccettabile la disattenzione da parte dell'amministrazione verso il personale Ata se non si facessero tutte le nomine sui posti disponibili e vacanti, specie dopo gli assurdi divieti ad assumere supplenti temporanei. Il sindacato ha chiesto la piena copertura di tutti i posti vacanti in organico di diritto del personale Ata, con nomine anche oltre il turn - over di quest'anno; l'istituzione dell'organico potenziato per tutte le figure professionali, la proroga delle supplenze al 30 giugno per garantire la funzionalità degli uffici. La UIL ha rappresentato le difficoltà che stanno affrontando le aree interessate dai recenti eventi sismici, in particolare le Marche, per la costituzione di organico aggiuntivo. L'amministrazione ha comunicato che in queste aree saranno mantenute le classi attivate anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa vigente e che sarà possibile attivare ulteriori classi nei comuni che hanno accolto gli studenti delle zone terremotate, nei limiti delle specifiche norme in via di definizione.Rispetto all'informativa fornita manca un segnale di attenzione verso la scuola dell'infanzia, per il personale educativo e per gli ATA che costituiscono, nel loro insieme la risorse necessarie per fare funzionare le scuole.Il Regolamento attuativo del sistema 0/6 prevede un "ampliamento dei servizi per l'infanzia e della scuola dell'infanzia su tutto il territorio nazionale".

Snals – Confsal: nel suo intervento:

-      dato atto che è stato fatto sicuramente un passo in avanti rispetto alla precedente riunione, nella quale l’Amministrazione aveva quantificato i posti da stabilizzare in circa 9.600, comprensivi di quelli dei licei musicali e del sostegno. Sarebbe stato, però, auspicabile, ad avviso del sindacato, ottenere un maggior numero di posti consolidati;

- condiviso il criterio di riparto del consolidamento dell’organico di diritto in posti dell’organico di fatto. Ciò consentirà -come richiesto dallo stesso sindacato- maggiore possibilità di mobilità interprovinciale, territoriale e professionale. Inoltre, favorirà le immissioni nei ruoli nelle regioni dove vi sono ancora aspiranti inseriti nelle GAE o nelle GM. Permetterà, invece, nelle altre, di avere un maggior numero di posti in organico di fatto da utilizzare per le supplenze annuali e fino al termine dell’a.s.;

- chiesto di ottenere dati più analitici, suddivisi per provincia, in relazione agli aspiranti inseriti nelle graduatorie di GAE e GM;

-  chiesto ed ottenuto di fissare un incontro sulle norme applicative dell’ipotesi di CCNI di assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.


FLC CGIL scuola: è evidente, lapalissianamente, che l’accordo su 15.100 assunzioni a tempo indeterminato è migliore dei 9.600 ipotizzati inizialmente dal Mef, ma sono meno di quelli richiesti dal Miur, 25.000, e molti di meno di quelli attualmente esistenti in organico di fatto: 32.262. Per di più una quota riguarda i posti di sostegno che, nel fatto, vanno ben oltre i 32.262 posti accertati.(...) E' assai discutibile la stima fatta dal Mef sul costo unitario di questa stabilizzazione (27.000 euro medi circa), stima alla base dell’assunzione di soli 15.000 docenti. Tale stima, infatti, non tiene conto che ogni stabilizzazione determina automaticamente un risparmio di una supplenza, sullo stesso posto, fino al 30 giugno oggi a carico del MEF. Dunque, il costo reale di ciascuna stabilizzazione è molto inferiore a quello calcolato dal Mef, per cui ci sarebbero le condizioni per stabilizzare un numero molto superiore di posti. Con questo esito il Mef ha trovato ancora una volta il modo di realizzare ulteriori risparmi alle spalle di almeno altri 10.000 precari che potevano benissimo essere stabilizzati.Per quanto riguarda il potenziamento nella scuola dell’infanzia riteniamo inaccettabile il silenzio della politica, visto che in sede di discussione del decreto legislativo sul sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 i decisori politici si erano impegnati a istituire l’organico potenziato anche in questo segmento di istruzione. Cosi svanisce la reale possibilità di generalizzare la scuola dell’infanzia e di ridurre gli svantaggi esistenti tra diverse aree del Paese. Inoltre, valutiamo negativamente la rimozione da parte dei centri ministeriali del consistente numero dei posti in deroga (circa 37.000) autorizzati ogni anno dal Miur sul sostegno, ma rimasti in gran parte fuori dalla stabilizzazione. E questo è un fatto indegno di un paese civile. Sull’organico dei licei musicali, le cui dotazioni non ci sono state comunicate nella loro esatta configurazione, abbiamo ribadito le nostre posizioni a difesa dell’offerta formativa.Rispetto poi ai criteri di ripartizione si prende atto che la legge 107/15 impone una dotazione triennale e che quindi la ripartizione di quasi tutti i posti sarà la stessa dello scorso anno, ma questo crea per la prima volta un problema inedito: l’amministrazione non potrà far fronte alle nuove esigenze in alcuni territori di aumento di classi o alunni sull’adeguamento nell’organico di fatto. Per cui abbiamo sollecitato l’Amministrazione a prevedere, sin da ora, ulteriori deroghe sulle situazioni di fatto, come unica possibilità per far fronte alle effettive esigenze nei diversi territori e garantire il diritto allo studio. I sindacati tutti, ha denunciato ancora una volta il silenzio totale sul personale ATA e gli educatori da parte di questo Governo. Per questo personale, a parte il turn over, non si prevede infatti nessuna stabilizzazione dei tanti precari che lavorano sugli ulteriori posti liberi e in organico di diritto e in organico di fatto. Inaccettabile, fortemente inaccettabile, che questo Governo continui a considerare gli ATA come lavoratori di cui si sottovaluta l’importanza ai fini della qualità del servizio scolastico, non pensando, peraltro, che la mancanza di personale adeguato in termini numerici, di stabilità, di qualificazione si riversa negativamente sugli alunni e in primis sugli alunni con disabilità.Sul tema ci sarà un prossimo incontro di informativa preventiva prima della pubblicazione della prevista circolare e in quella sede valuteremo insieme agli altri sindacati come proseguire tutte le possibili iniziative di lotta.

 

Il prossimo incontro in  programma  riguardante la circolare applicativa della ipotesi di CCNI, avverrà presumibilmente il prossimo 18 maggio, data in cui  sarà anche avviata la contrattazione per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2017/2018.

 

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