In assenza di nomina docente di conversazione in lingua straniera

ameliepoulain ha scritto:

ameliepoulain ha scritto: Salve a tutti,avrei bisogno del vostro aiuto in quanto non riesco a trovare info da nessuna parte. Se la cdc di conversazione in lingua straniera è esaurita e non si riesce a trovare un docente anche da fuori graduatorie di istituto, cosa succede? La classe resta senza l'insegnante di conversazione o la scuola nomina dalla cdc di lingua e civiltà?
Grazie a coloro che vorranno aiutarmi.

Colleghi aiuto!

Amelie nel caso siano esaurite le graduatorie di conversazione in lingua straniera sia da GAE che GI è possibile e necessario procedere alla nomina di docenti di tali classi di concorso (afferenti alla tabella C essendo indicata come 3/C) attraverso nomine da messa a disposizione o cmq ricercando docenti madrelingua che siano titolati a svolgere tale incarico. E' infatti assolutamente illegittima la nomina di docenti sull'attività di conversazione anche se abilitati su classe di concorso di lingua e civiltà straniera. A chiarire l'illegittimità è in modo indiretto il Miur con la nota n. 8063 del 6 dicembre 2012
hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/...3123/prot8063_12.pdf

In essa si chiarisce che i docenti a cui sia stato riconosciuta abilitazione secondo le direttive europee per le CDC A/45 e A46 non sono però abilitati in conversazione in lingua straniera. Questi infatti, una volta avuta riconosciuta l'abilitazione su materia dichiaravano in malafede o erroneamente anche abilitazione in "conversazione in lingua straniera". Nella circolare si può leggere infatti:
Il titolo di ammissione alla classe di concorso 3/C “Conversazione in lingua straniera” è costituito, secondo l’ordinamento scolastico italiano, da “Titolo di studio conseguito nel paese o in uno dei paesi in cui la lingua oggetto di conversazione è lingua madre corrispondente a diploma d’istruzione secondaria di secondo grado congiunto ai titoli professionali” (D.M. n. 39 del 30 gennaio 1998)."
E ancora: "L’attività di conversazione in lingua straniera, pertanto, oltre che non essere professione corrispondente nell’altro Paese, non risponde neppure alla definizione di professione regolamentata ai sensi della direttiva citata in oggetto: Il titolo di ammissione, infatti, non è costituito da un titolo di formazione italiano al quale assimilare, in base alla direttiva comunitaria, il corrispondente titolo rilasciato da altro Paese comunitario, ma è costituito direttamente da un titolo di altro Paese che, avendo diretta valenza in Italia per disposto normativo nazionale, non ha bisogno di riconoscimento con atto amministrativo, rendendo, in tal modo, inapplicabile la direttiva medesima."
E ancora, proprio ad evitare che si attribuiscano nomine per docenti di conversazioni in lingua straniera ad abilitati sulla materia di lingua e civiltà straniera nella nota si può leggere:
"Tutto ciò premesso, s’invitano le SS.LL. a voler attentamente vigilare, anche attraverso il ricorso a monitoraggio, sulla posizione nelle graduatorie di coloro che hanno autocertificato, subdolamente o erroneamente, il possesso dell’idoneità all’esercizio della professione di docente tecnico pratico di “Conversazione di Lingua straniera” a seguito di riconoscimento professionale da parte del MIUR, intervenendo nelle situazioni d’irregolarità che dovessero riscontrarsi."