supplenze fino ad avente diritto e disoccupazione

Salve...vorrei sapere cosa comporta, ai fini del percepimento dell'aspi (circa 1000 euro mensili), il rifiuto di una supplenza fino ad avente diritto. grazie mille!

Assolutamente nulla.

Ai fini di ulteriori supplenze, cosa comporta ignorare una convocazione fino ad avente diritto?

"è sempre possibile rifiutare una supplenza fino all'avente diritto, in quanto non ha scadenza certa, e aspettare le chiamate dalle nuove graduatorie (non sono applicabili sanzioni, in quanto le sanzioni valgono solo per chiamate dalle graduatorie relative all'anno in corso)": cfr. Graduatorie di istituto e supplenze: nomine "fino ad avente diritto". Le regole

a titolo informativo...in quali casi, rifiutando un contratto da gi (non fino ad avente diritto) o ge, si interrompe la disoccupazione? grazie!

Al regolare scadere degli otto mesi (cfr. ASPI con Programma di calcolo ), a meno che non passi una riforma del mercato del lavoro alla tedesca (ma non mi pare che gli attuali eroi alla guida del paese siano intenzionati a realizzarla).

scusa se insisto...ma è per capire...se mi dovessi trovare in questa situazione "rifiuta un’offerta di lavoro per la quale avrebbe percepito una retribuzione superiore almeno del 20% all’importo lordo dell’ASPI"? ad esempio mi chiamano per 18h su una cdc alla quale non sono interessata e rifiuto, non perdo il diritto a percepire l'aspi?

No, no, Mara, tu hai assolutamente ragione, non mi sembra un'insistenza: effettivamente, a lume di legge, lo si dovrebbe perdere.

Il fatto è che, a differenza che nel mercato del lavoro tedesco (scusami se lo cito ancora), nel nostro non esistono controlli così stringenti, e credo che di questo "lassismo" non benefici neppure soltanto la nostra categoria; chiunque, quindi, può godersi gli otto mesi, col non piccolo inconveniente che, esauriti quelli, non avrà più entrate (ovviamente potremmo estendere la riflessione alla sostenibilità di una simile prassi per il sistema degli ammortizzatori sociali nel suo complesso, o alla sua discutibilità etica o teologica; ma non credo che il punto sia questo ).