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Categoria: Didattica Fisica
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E' tempo ormai di vacanza e cosa c'è di meglio di un buon libro da leggere sotto l'ombrellone?

La recensione del libro che vi propongo è tratta da un mio articolo apparso su un quotidiano due anni fa. Mi fu richiesto di recensire alcuni libri finalisti del Premio Galilei per la divulgazione Scientifica relativo all'anno 2012.

Il premio celebra il libro di divulgazione scientifica che riceve maggiori consensi tra gli studenti (e non solo) della scuola italiana.

Il libro che vi propongo è sia consigliato ai docenti che vogliono approfondire la figura di Isaac newton, non solo come fisico, sia agli studenti che vogliono intraprendere un percorso di conoscenza di storia della Scienza. Può essere anche proposto durante l'anno ai propri studenti o leggerne dei brani in classe (mirabile il capito sulla gravitazione universale e sull'ottica). 

 

"Chi era dunque Newton? Il freddo matematico che calcola le orbite dei pianeti sposando una visione deterministica della natura e spogliando l'arcobaleno della sua bellezza, come lamentava John Keats? O piuttosto un eretico che, rinnegando i dogmi del cristianesimo ortodosso, concepiva la filosofia naturale come la ricerca dell'azione provvidenziale di un unico Dio pantocrator? O, forse, l'"ultimo dei Sumeri", un mistico restauratore di una sapienza esoterica paganeggiante?"

Il libro Newton dello storico della scienza Niccolò Guicciardini, è una bellissima biografia che con un linguaggio tecnico ma mai noioso, ha il pregio di restituirci una immagine di Newton a 360°. Per i giovani lettori questa biografia potrebbe rappresentare una prima tappa verso una visione scientifica di tipo storico (Guicciardini si rivela un mirabile storico e narratore, riportando carteggi e calcoli originali) in cui sono riportate le conversazioni originali degli accademici del tempo,le dispute matematiche e filosofiche e facilmente si riesce ad "entrare" in un laboratorio scientifico, dove tra pendoli e molle non era difficile trovare l'antimonio o il mercurio degli alchimisti.

Si scopre così che Newton è sì uno scienziato,ma prima ancora un teologo, un alchimista, un filosofo . Quanto dei Principia sarebbe stato scritto senza una visione profondamente antimeccanicistica dell'Universo? Secondo l'autore infatti, Newton non avrebbe condotto i suoi studi sullo spazio,sul tempo assoluto o sulla gravitazione universale se non si fosse ispirato a Dio e alle Sacre Scritture.

I suoi studi scientifici sono strettamente legati alla sua visione di Dio, che nulla ha a che vedere con una visione panteistica e spinoziana; il "suo" Dio è presente in ogni luogo e in ogni dove e interviene sulle cose attraverso la mediazione di quegli elementi tanto studiati nella letteratura alchemica. Il movimento dei corpi, le forze, e in generale tutti i fenomeni naturali, si dispiegano davanti a noi come un bellissimo disegno di Dio, dove lo scienziato, pur non potendo indagare sulle cause prime, si concentra sulle cause seconde descrivendo la perfezione dell'Universo utilizzando la perfezione della geometria.

Il cosmo di Newton sarebbe soggetto al caos e il moto dei corpi non sarebbe perpetuo se non ci fosse Dio continuamente a guidarlo e condurlo nel giusto modo.

Ovviamente questa visione di Dio potrebbe aprire dei dibattiti teologici e filosofici ma Guicciardini sviluppa in maniera esauriente tali argomenti rimanendo sempre nell'ambito della biografia newtoniana e, in tal senso, offre tantissimi spunti di riflessione e dibattito. Un giovane lettore (e non solo) viene invitato spesso a interrogarsi sul motore primo delle cose, sulle cause dei moti e delle forze, sul concetto di anima e corpo, sulla trinità, sulla provvidenza divina, su problemi matematici e fisici, mantenendo sempre vivace la curiosità di proseguire nella lettura per scoprire come una mente brillante, acuta e razionale come quella di uno scienziato del calibro di Newton, rispondeva alle domande che da millenni tormentano l'uomo.

Newton come nessun altro scienziato precedente, è riuscito ad unire lo studio matematico e rigoroso dei fenomeni naturali con una visione religiosa del mondo in cui Dio ha dato sospiro alla vita e regolato tutti gli elementi della natura; a noi uomini rimane solo il compito di scoprire la perfezione divina studiandone la sua manifestazione.

La lettura del libro è consigliata a tutti coloro che nella loro vita, attraverso testi scolastici e non, sono venuti a contatto con la fisica newtoniana e vogliono indagare sulle motivazioni profonde che hanno spinto lo studioso nella sua ricerca.