Renzi stop ddlSlittano i tempi di discussione del ddl sulla #BuonaScuola dopo le parole di Renzi pronunciate a porta a Porta in cui il premier si rimangia la promessa di assunzioni utilizzandole come ricatto per l'approvazione della contestata riforma. Oggi la maggioranza ha preso ulteriore tempo in commissione Istruzione al Senato chiedendo di rinviare l'esame del provvedimento a martedì della prossima settimana tramite i relatori, Francesca Puglisi (Pd) e Franco Conte (Ap).

La motivazione sarebbe avere più tempo per sfrondare gli emendamenti dei gruppi stessi di maggioranza mentre le opposizioni hanno ribadito che non ritireranno gli emendamenti presentati dando la loro disponibilità a rispettare il calendario dei lavori deciso in precedenza: quindi lavorare questa sera in notturna, domani e venerdì tutto il giorno. A decidere sarà il presidente della commissione, Andrea Marcuci (Pd), che in serata comunicherà il nuovo calendario

Intanto dure reazioni delle opposizioni sullo slittamento delle assunzioni.
Sinistra Ecologia Libertà con il suo coordinatore nazionale Nicola Fratoianni ricorda a Renzi di avere avanzato “decine di volte lo stralcio della parte relativa alla stabilizzazione dei docenti precari, dicendo che avremmo votato anche noi subito un decreto per la loro assunzione”. E chiede al presidente del Consiglio di “non prendere in giro gli insegnanti e gli italiani abusando della Tv” e di non provare “neanche a buttare la responsabilità dell’incapacità del governo sulle opposizioni e sul Parlamento“.

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Anche la senatrice Sel Alessia Petraglia parla inoltre di “ricatto”, perché “i tremila emendamenti non costituiscono un’ostruzione”. Secondo la parlamentare “la verità è che il governo non ha trovato le coperture per le assunzioni“. A settembre, continua, “verranno presi solo 50mila docenti per sostituire quelli che andranno in pensione. E’ da tempo che chiediamo diaccelerare le assunzioni e prendere più tempo per discutere gli altri punti della riforma. Il voto sul ddl doveva partire oggi e invece è saltato tutto. Che vergogna”.

Il tema della riforma della scuola è però da mesi anche uno dei fronti aperti tra renziani e minoranza Pd. Infatti Miguel Gotor, traccia una linea più simile a quella delle opposizioni che non a quella del segretario del suo partito: “Bene la pausa di riflessione voluta da Renzi. Impieghiamo questo tempo per cambiare gli aspetti che non vanno del provvedimento e per ascoltare il mondo della scuola. L’assunzione dei precari può essere fatta per decreto – in questi due anni ne abbiamo fatti tanto – avendo evidenti caratteri di necessità e urgenza perché è prioritario garantire un ordinato inizio dell’anno scolastico”. Durante la riunione tra i membri Pd della commissione Istruzione e la relatrice, Francesca Puglisi, i due senatori della minoranza Walter Tocci e Corradino Mineo sono tornati a chiedere lo stralcio dell’articolo. 
Diversa la posizione del senatore Gal, Mario Mauro, che ha chiesto invece il ritiro da parte della maggioranza del ddl, facendo insomma tabula rasa e "procedere con il contributo delle opposizioni e della maggioranza a una vera riforma della scuola".

Così come Forza Italia. "La riforma della scuola non si trasformi nell'ennesimo congresso del Pd" ha tuonato il senatore Francesco Giro. "La caratteristica di questo provvedimento e' che vuole fare una grande riforma ma deve rispettare saldi di bilancio e i soldi non ci sono - ha aggiunto - Noi non siamo disponibili a questa politica di ricatti incrociati. Il problema è solo della sinistra che ha fatto delle promesse al mondo della scuola e ora non è in grado di mantenerle".
Dura anche la Lega Nord. "Non vogliamo che in commissione Istruzione accada quanto già avvenuto con la riforma costituzionale - ha detto il senatore del Carroccio, Stefano Candiani - è un film già visto. Se il governo vuole si voti da solo la sua riforma. Usi la tecnica del canguro, come ha giaàfatto per la riforma costituzionale, porti il ddl in assemblea, ponga la fiducia e se la faccia votare dalla sua maggioranza. In caso contrario significa che quel ddl non è in grado di risolvere i problemi della scuola, cosa di cui abbiamo abbondantemente prova, visto che le nostre caselle mail sono intasate".

Anche il M5S è intervenuto con un duro comunicato e poi con le parole della senatrice Manuela Serra "Alla Camera abbiamo chiesto subito uno stralcio sulle assunzioni, che abbiamo riproposto al Senato. Un modo per garantire il posto a tutti gli insegnanti nelle graduatorie a esaurimento già dal prossimo anno scolastico. Ma il governo non ha mai preso sul serio l’ipotesi. Nella legge di stabilità è stato previsto un miliardo di euro in più proprio per il piano assunzioni, eRenzi fa finta di niente? Un premier non puó fare quello che gli pare”.

E sempre del M5S un intervento appassionato in aula della senatrice Manuela Montevecchi contro lo stop alla riforma della scuola che in un video già diventato virale smonta pezzo per pezzo le dichiarazioni di Renzi che, dopo parole infuocate, chiede ironicamente "E cosa ha fatto fino a questo momento il Premier anziché ascoltare i lavoratori che potrebbero insegnargli il mondo della scuola? Giocava ancora alla Playstation?
Qui il video della senatrice Montevecchi pubblicato sulla FanPage di PSN:
 

IMMISSIONI IN RUOLO, DURE REAZIONI OPPOSIZIONI: RENZI COSA HA FATTO TUTTO QUESTO TEMPO ?Le opposizioni si scagliano...

Posted by Professionisti Scuola Network on Mercoledì 17 giugno 2015