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scuola2La ministra Azzolina nel corso della sua visita all’ICS Giovanni Falcone di Palermo, prima tappa del suo tour per partecipare ai Tavoli regionali sulla ripartenza dell’anno scolastico, ha annunciato uno stanziamento di 236 milioni di euro per garantire il diritto allo studio di studentesse e studenti delle scuole secondarie di I e II grado al fine di favorire coloro che provengono da famiglie meno abbienti e garantire così il diritto allo studio di tutti gli studenti.

Le scuole potranno accedere alle risorse partecipando all’Avviso pubblicato sul sito del Ministero e i fondi potranno essere richiesti dalle ore 10.00 del 13 luglio 2020 alle ore 15.00 del 23 luglio 2020.

 Le scuole secondarie di primo grado avranno a disposizione fino a 100 mila euro e 120 mila quelle di secondo grado sulla base del numero di studenti e di altri indicatori relativi sia al disagio negli apprendimenti sia al contesto socio-economico di riferimento delle scuole. Potranno aderire anche le scuole paritarie secondarie di primo e di secondo grado non commerciali.

I fondi potranno essere utilizzati per acquistare libri di testo scolastici digitali e/o cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) da destinare, anche in comodato d’uso, alle studentesse e agli studenti che vivono in condizioni di svantaggio.

lucia azzolina 2 695x391La ministra Azzolina stamane in commissione al Senato ha annunciato che farà richiesta al Ministero dell'Economia e delle Finanze di fare oltre 80.000 assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per l'anno scolastico 2020/2021. Iniziativa che dimostra la volontà di questo governo di riaprire a settembre le scuole in sicurezza ma di garantire anche la presenza dei docenti in classe. L’annuncio dei giorni scorsi di 236 milioni di euro messi a disposizione degli studenti provenienti da famiglie meno abbienti, delle scuole secondarie di I e II grado per acquistare libri di testo scolastici digitali e/o cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) da destinare, anche in comodato d’uso, così come anche il finanziamento di 855 milioni di euro per dare la possibilità alle scuole di effettuare interventi di manutenzione straordinaria, appaiono determinanti ma non sufficienti  se nelle classi mancheranno i docenti.

test sierologici jpg

Già nelle scorse settimane, riflettendo sulle modalità di riapertura delle scuole a settembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il ministro della  Salute Roberto Speranza avevano condiviso  la necessità di effettuare test sierologici a tutto il personale della scuola, prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Nel corso di un’intervista a La Repubblica, il ministro Speranza ha infatti precisato di aver proposto alle Regioni di introdurre “test sierologici sui lavoratori, molecolari sulla popolazione scolastica“. 

L’indicazione consegnata dal Comitato tecnico scientifico al Governo è chiara: due settimane primadell’avvio delle lezioni in tutti gli istituti italiani sarà necessario effettuare il test sierologico che fornisce risposta quasi immediata. Successivamente, per chi risulterà positivo, si procederà con il tampone e, in caso di conferma, scatterà la quarantena

conte e azzolinaL’uscita della bozza del Piano Scuola 2020/2021, fatta circolare martedì scorso, aveva creato non pochi dissapori e amarezze non solo nel mondo della scuola ma anche fra i Sindacati e al governo dove l’opposizione, ma anche parte della maggioranza, si era schierata contro le indicazioni contenute nel documento. Nello stesso incontro tenutosi il 25 giugno, in Conferenza Stato-Regioni, il Presidente Stefano Bonaccini aveva chiesto un rinvio di 24 ore al fine di consentire un approfondimento dell’ultimo testo del “Piano scuola 2020-2021”, documento che riguarda la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione.

In conferenza stampa a Palazzo Chigi è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte: “Ci siamo predisposti, con le linee guida, per ritornare in sicurezza a settembre. Abbiamo un ulteriore miliardo che stanziamo per ulteriori investimenti sulla scuola, che ci dovrà consentire di avere una scuola più moderna, sicura e inclusiva. E nel Recovery Fund un importante capitolo sarà dedicato proprio agli interventi sulla scuola". La ministra Azzolina nel suo intervento ha spiegato:

covid scuolaIl Piano Scuola 2020-2021 ha ricevuto l'ok da parte di tutte le regioni e ora la data di inizio lezioni è ufficiale: il 14 settembre si torna a scuola. Anche il rientro a settembre non è stato però privo di polemiche. L'unica regione infatti a far eccezione è la Campania, dove il Presidente della regione De Luca si è opposto alla suddetta data parlando di rientro il 24 settembre.

Dal canto suo la Ministra Azzolina si è detta ottimista nel trovare una soluzione anche col governatore campano.

Molti sono poi i punti oggetto del Piano Scuola, frutto del confronto con le varie regioni e in cui si è cercato di contemperare tutte le esigenze delle varie realtà scolastiche e di chi ci lavora e studia.

Le linee guida

Di seguito cerchiamo di sintetizzare le linee guida per quello che sarà un rientro a scuola diverso, per studenti e personale scolastico, ma opportunamente studiato per fare in modo che le lezioni potranno svolgersi in perfetta sicurezza:

Ministero istruzioneCome ha annunciato ieri la ministra Azzolina, giovedì saranno definite Le Linee guida insieme alle Regioni e nel frattempo è possibile visionare una bozza del Piano Scuola 2020/2021 che deve essere ancora integrata e che verrà poi presentata ufficialmente prima del fine settimana.

Nel documento viene precisato che la ripresa delle attività in presenza a settembre avverrà nel pieno rispetto delle indicazioni stabilite dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) nel documento ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico e le modalità di ripresa delle attività didattiche per il prossimo anno scolastico ", approvato lo scorso 28 maggio 2020 e successivamente aggiornato.

Per organizzare e pianificare il rientro a scuola in ciascuna regione saranno organizzati degli appositi Tavoli   regionali, insediati   presso   gli   Uffici   Scolastici   Regionali   del   Ministero dell’Istruzione a cui parteciperanno i soggetti gli operatori coinvolti nell’ ambito del sistema di istruzione. A livello locale, si organizzeranno apposite Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente locale competente, allo scopo di monitorare le criticità delle singole istituzioni scolastiche e raccogliere   le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine di individuare soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi.

Compito dei Tavoli regionali sarà quello di coordinare le azioni indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico, inclusi il trasporto scolastico e I ‘assistenza agli alunni con disabilità, e avviare le risoluzioni di eventuali problematiche che si potrebbero presentare.

educazione civica nelle scuola laboratorio democratico La ministra Azzolina ha annunciato di aver pubblicato le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica. A partire dal prossimo anno scolastico, il 2020/21, questo insegnamento, trasversale alle altre materie, sarà infatti obbligatorio in tutti i gradi dell’istruzione, a partire dalle scuole dell’infanzia.

Ricordiamo che l’educazione civica è la materia che studia le forme di governo di una cittadinanza, con particolare attenzione al ruolo dei cittadini, alla gestione e al modo di operare dello Stato, il cui studio risale al 1958, da quando Aldo Moro con D.P.R. n. 585 del 13 giugno 1958 introdusse l’insegnamento nelle scuole medie e nelle scuole superiori. Due ore di lezione al mese tenute dal professore di storia ed è stata insegnata fino all’anno scolastico 1990/1991. Negli anni successivi ha subito diverse trasformazioni, avendo comunque un ruolo trasversale infatti da Educazione Civica si è poi trasformata in Cittadinanza e Costituzione, con decreto legge n. 137/2008. Una nuova materia affidata agli insegnanti di storia e geografia per parlare, principalmente, di educazione stradale, ambientale, sanitaria, alimentare e anche di Costituzione italiana. 

Con l’entrata in vigore della legge 20 agosto 2019, n. 92, a partire dal 2020 è stata prevista l’introduzione, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, dell’insegnamento obbligatorio dell’Educazione civica e ambientale e che come ha comunicato la ministra, avrà, dal prossimo anno scolastico, un proprio voto, con almeno 33 ore all’anno dedicate.

covid scuolaSembra che si sia attivato una sorta di countdown alla divulgazione delle Linee guida per la prossima ripresa delle attività didattiche a Scuola che sono in via di pubblicazione. Scrive, infatti, la ministra Azzolina dal suo profilo Facebook :” In questi giorni è andato avanti il confronto con il Comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute sulla riapertura delle scuole. Nelle prossime ore condivideremo le Linee guida con tutte le parti che hanno partecipato al tavolo di lavoro e giovedì le chiuderemo insieme a Regioni ed Enti locali”.

Ricordiamo che la settimana scorsa la Confederazione delle Regioni mandò alla Ministra un documento contenente le proposte per il rientro a scuola a settembre, e ieri Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni ha spiegato che stanno attendendo il testo dal ministero “lo esamineremo e nella Conferenza straordinaria che si terrà probabilmente giovedì daremo il parere. La nostra intenzione è di trovare una intesa". In quella sede si deciderà anche la data di rientro a scuola che sarà molto probabilmente il 14 settembre”.

Intanto le OO.SS, sono state convocate dal ministero il 24 giugno al fine di affrontare le problematiche del rientro in sicurezza per alunni e lavoratori della scuola e per le questioni relative alle condizioni di gestione organizzativa e didattica in termini di tempi, orari, organici, spazi e risorse necessari all’avvio dell’anno scolastico.

Appena saranno diffuse le Linee guida si avvieranno i tavoli regionali dovendo tener conto di impresa ardua dettare e mettere in pratica direttive in contesti molto variegati, presentando non poche criticità a partire dagli edifici scolastici spesso fatiscenti e vetusti da Nord a Sud.