Normativa

Docenti supereroiProprio così, potremmo sicuramente definirli dei Super eroi e se non fosse per il semplice fatto che amano terribilmente il loro lavoro (Stipendio insegnanti, in Italia i più bassi tra i paesi europei per l’ultimo rapporto dell’OCSE e continue insidie alla professionalità del docente) penserebbero sicuramente di cercare un altro lavoro. L’insegnante oltre alla trasmissione delle conoscenze e alla responsabilità di contribuire alla formazione del futuro cittadino, è investito da tante altre responsabilità che lo rendono un essere speciale, dotato di quattro occhi, quattro braccia, quattro gambe e potenti capacità interpretative e comunicative. Sarebbe bello far vivere un “giorno a scuola” a tutti coloro che facilmente parlano di scuola senza averla mai vissuta! Uno sguardo alla maestra che ha tanti piccoli di cui è responsabile, in una classe non adeguata ad ospitarli tutti, a quando lei sulla soglia con un occhio guarda la classe e con l’altro guarda il piccolo che è uscito per andare al bagno. Potremmo continuare all'infinito elencando tutte le dinamiche che possono avere luogo all'interno di una classe oppure lungo i corridoi e l’insegnante è sempre lì a ricoprire il suo ruolo.

Culpa in vigilando, è uno degli incubi degli insegnanti nel caso si verifichi un incidente agli allievi ad essi affidati. Ma cosa prevede esattamente la normativa a proposito della vigilanza dei docenti ? In questo articolo esaminiamo nel dettaglio obblighi e responsabilità del docente.

PSN Niente compiti a casaScriviamo spesso chiarimenti per normativa riguardante i docenti, ad esempio circa il diritto ad usufruire di un permesso o di un giorno di ferie, ma può capitare di rado che siano gli studenti a citare leggi e circolari per sostenere ad esempio la seguente richiesta: “Scusi prof, che fine ha fatto la legge che vieta di assegnare i compiti durante il weekend ?” 
Una richiesta che potrebbe spiazzare il docente non informato a cui non si saprebbe replicare. Ma anche i nostri alunni che animano le nostre giornate a scuola, hanno diritto a delle spiegazioni e vediamo subito che fine ha fatto questa legge…

In primo luogo, non si tratta di una legge ma di una circolare ministeriale del 14 maggio 1969, n° 177, avente ad oggetto: “Riposo festivo degli alunni. Compiti scolastici da svolgere a casa" e recita così.... questo Ministero è venuto nella determinazione di disporre che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno. Si potrà del pari far luogo ad interrogazioni quando ciò sia richiesto dallo stesso interesse degli alunni, in vista di scrutini o di esami imminenti, ad esempio per poter riparare in caso di precedenti valutazioni sfavorevoli”.

PSN Guida ai diritti dei lavoratori della scuolaSono tanti i docenti che ci scrivono in redazione non avendo ben chiaro il quadro dei propri diritti in merito a permessi, ferie, malattia, congedi e aspettative segnalando difficoltà, se non ostacoli, posti da parte delle segreterie scolastiche a concedere quanto spettante, adducendo spesso illegittimi dinieghi e impossibilità ad accordare la richiesta. A tal fine PSN riassume in questa guida le principali disposizioni normative e contrattuali a cui essi possano fare riferimento secondo le indicazioni contenute nel CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) comparto “Istruzione e Ricerca” sottoscritto il 19 aprile 2018 e quello del 2007 per le parti ancora in vigore. Di seguito abbiamo raccolto in questa guida di PSN la disamina dei principali riferimenti normativi che consentono di assentarsi dal lavoro per un periodo breve o lungo:

PSN Tabella riepilogativa obbligo formativo sicurezzaSono tanti i docenti che ci scrivono in redazione per chiarimenti in materia di sicurezza per conoscere quali siano gli obblighi formativi e i corsi a cui necessariamente devono partecipare per assolvere agli adempimenti richiesti dai propri dirigenti scolastici. Con il seguente articolo PSN chiarisce con uno schema riepilogativo gli obblighi di formazione del personale (eventualmente ove possibile anche in e-learning) in materia di sicurezza e la periodicità dell'aggiornamento e quali siano tutte le figurare previste dal Dlgs 81/08 da nominare e formare in aggiunta alla formazione obbligatoria dei lavoratori. Formazione che deve impartita nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa, in particolare, oltre al D.lgs 81/08, l'Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011, il D.M. 388/03 sul Primo Soccorso e il D.M. 10.03.98 sui criteri generali di sicurezza antincendio.

In merito alla formazione in materia di sicurezza, I' accordo Stato/Regioni del 21.12.2011 disciplina la formazione e l'aggiornamento dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti ai sensi dell'art. 37 del D.lgvo 81/2008. 

Tenendo conto che la scuola è classificata a rischio medio tutti i lavoratori devono effettuare: un corso di "formazione generale" della durata di 4 ore un corso di "formazione specifica" della durata di 8 ore seguito da un corso di aggiornamento di 6 ore diluito in più incontri nell'arco di 5 anni. I contenuti della "formazione generale" sono standardizzati e quindi ogni lavoratore una volta effettuato il corso di 4 ore ottiene un "credito formativo" che gli eviterà la ripetizione di corsi e nozioni anche con il cambiamento del lavoro. La formazione "specifica" potrà essere un titolo permanente, ma solo se il lavoratore sarà assunto nello stesso settore

PSN Filiera TVETIl Miur con il decreto Decreto Direttoriale n. 1400 del 25 settembre 2019  ha pubblicato Linee guida rivolte ai docenti, al personale ATA, ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti degli organi collegiali degli istituti coinvolti nell’attivazione dei nuovi percorsi di istruzione professionale (IP). Esse hanno lo scopo di fornire orientamenti interpretativi e operativi funzionali all’implementazione dei nuovi percorsi; tali indicazioni saranno via via aggiornate con le scuole interessate che a loro volta potranno rendere disponibili strumenti, esperienze e materiali da loro stesse realizzati. Con le linee guida si pone attenzione al raccordo di tutta la filiera dell'educazione tecnica e professionale (in figura Filiera TVET, Technical and Vocational Education and Training),  fissando obiettivi comuni al fine realizzare l’effettiva integrazione, l’ampliamento e la differenziazione dei percorsi in rapporto alle esigenze e specificità territoriali e per sostenere la collaborazione tra le istituzioni scolastiche di IP e le istituzioni formative di IeFP per il completo sviluppo, sino a livello terziario, della filiera formativa professionalizzante.
Le Linee guida sono strutturate in due parti:
- la prima fornisce un quadro di riferimento interpretativo e metodologico;

- la seconda riporta i traguardi intermedi di apprendimento, da utilizzare sia per i passaggi e i raccordi, sia per la declinazione dei percorsi di IP
In una piattaforma dedicata saranno raccolti esempi, modelli, pratiche didattiche e organizzative utili come strumenti di lavoro per le scuole. Per la definizione delle Linee Guida è stata utilizzata una metodologia fondata su un approccio cooperativo.

consigli di classeRiportiamo utile scheda di sintesi redatta dalla FLCCGIL scaricabile in allegato  che delinea il compito del “coordinatore” quale figura ormai pienamente acquisita dell’organizzazione scolastica stessa ma estranea a qualsiasi codifica, rispetto alle funzioni tradizionali di “segretario” del consiglio di classe e di “presidente”, che trovano riscontro nella normativa vigente.

Le norme di riferimento

  • L’art. 5 c. 5 del DLgs 297/1994 (testo unico sulla scuola) prevede che: “Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside (oggi dirigente scolastico) a uno dei docenti membro del consiglio stesso”.
  • L’art. 5 c. 6 del DLgs 297/1994 (testo unico sulla scuola) prevede che: “Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione, di interclasse e di classe con la presenza dei soli docenti”.
  • L’art. 25 c. 5 del DLgs 165/2001 (testo unico sul lavoro pubblico) prevede che:

“Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il Dirigente Scolastico può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono  essere delegati specifici compiti”.

ScrutiniPubblicata la nota 11981 del 4 giugno 2019 :

Nuovi percorsi di Istruzione professionale ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 - Valutazione intermedia degli apprendimenti nel biennio - Indicazioni per gli scrutini dall'anno scolastico 2018/2019

Alla luce delle novità introdotte dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61 e delle richieste di chiarimento avanzate da parte delle istituzioni scolastiche, nelle  more  della pubblicazione del decreto recante le Linee guida per favorire e sostenere l 'adozione del nuovo assetto didattico e organizzativo del biennio e  del  triennio  dei nuovi percorsi  di  istruzione professionale  previsto  dall'articolo  4,  comma  4,  del  decreto   del   Ministro   dell'istruzione , deli' università e della ricerca , di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro della salute del 24 maggio 2018, n. 92 (di seguito Regolamento) , si forniscono le seguenti indicazioni operative per la conduzione dello scrutinio relativo alla prima annualità del biennio unitario dei nuovi percorsi che si sta avviando a conclusione.

PSN Esame di statoCon la nota del 788 emessa il 06/05/2019, il Miur ha chiarito anche un aspetto importante delle modalità di svolgimento del colloquio del nuovo esame di stato della secondaria di II grado per alunni diversamente abili e DSA.

Come è noto, con il prossimo esame di stato la commissione d’esame dovrà dedicare un’apposita sessione alla preparazione del colloquio, nel corso della quale deve predisporre, per ciascuna classe, un numero di buste (con all’interno di materiali di cui sopra: testo poetico, in prosa …) pari a quello dei candidati aumentato almeno di due unità (ad esempio: classe di 23 alunni; vanno predisposte 25 buste).