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Categoria: Lettere in redazione
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Desidero comunicare il mio dissenso più totale verso le iniziative volte a far riaprire le graduatorie ad esaurimento (GE) per il reclutamento dei docenti.
La legge n. 296, del 27/12/2006 (art. 1, comma 605 lett. c e Sentenza della Corte Costituzionale n. 41 del 2011) istituisce le GE proprio al fine di smaltire il precariato pregresso nella scuola. Inoltre tale concetto è ripreso nel DM 25/03/2013 (art. 4 commi i ed m): ciò anche a causa dei tagli fatti alla scuola e della riforma Fornero.

Ormai i percorsi abilitanti, fortemente voluti da tutti i sindacati, non possono essere più visti come l'anticamera dell'immissione in ruolo nella scuola, ma vanno considerati solo titoli professionali. Le persone che si iscriveranno ai Percorsi Abilitanti Speciali (Pas) conoscono le regole: perché vogliono cambiarle (a percorso iniziato, tra l'altro)? Per di più la maggior parte dei nuovi abilitati, come più volte ribadito da vari esperti che operano nel settore, proverrà da scuole paritarie: quindi non ha avuto il benché minimo processo selezione. Che garanzia di merito ci può dare un selezionatore che opera in una scuola paritaria (in generale è lo stesso dirigente), alla luce degli scandali in cui sempre più spesso sono coinvolti questi istituti? Inoltre mi chiedo se sia indice di merito lavorare in istituti dove sia consuetudine firmare buste paga virtuali.
Qualcuno potrebbe sostenere che il Miur sia obbligato ad inserire gli abilitati tramite Pas nelle GE per non creare una disparità di trattamento con i docenti del passato, abilitati tramite canali riservati, indipendentemente dal fatto che ciò possa essere stato un errore o meno; tuttavia, a questa tesi si potrebbe obiettare ribadendo che negli anni scorsi in molte graduatorie c'era carenza di abilitati, a differenza di oggi. Tempo fa si veniva assunti come impiegato comunale con un semplice diploma; adesso per quelle posizioni si presentano persone con tanto di dottorato di ricerca, provenienti anche da regioni lontane (e spesso capita che non ottengano neanche il posto). Come si fa a pretendere che i Pas abbiano lo stesso valore dei precedenti corsi abilitanti (a dire il vero c'è qualche sindacato che vorrebbe equipararli alle Ssis)? Inoltre i precedenti corsi abilitanti hanno favorito anche chi aveva un'altra abilitazione, dato che era valutabile anche il servizio non specifico: i Pas, invece, sono rivolti solo una ben precisa categoria di docenti, quindi sono fortemente discriminatori. E poi mi chiedo perché mai, se in passato sono stati commessi degli errori (come appunto l'inserimento nelle GE di abilitati tramite corsi riservati), adesso si dovrebbe ripeterli. Sbagliare è umano, perseverare...
Una celebre massima di Eduardo De Filippo recitava <>. Perché i futuri abilitati tramite Pas vogliono essere assunti nella Scuola Statale senza neanche volersi sottoporre ad un test di scaglionamento (infatti sono riusciti a farlo abolire)? Sempre per citare Eduardo, mi viene da dire <>.
Ho l'impressione che l'idea di riaprire le graduatorie sia la prima mossa per fare altri tagli. Infatti, una volta ingrossato l'esercito degli aspiranti docenti di ruolo, sarà paradossalmente più facile, per il ministro di turno, dire <<è evidente che non possiamo assorbire i presenti nelle graduatorie>>. Ovviamente, la mossa successiva sarà quella di mandare tutti (i precari) a casa facendo spazio ai docenti (già di ruolo) con contratto da 24 ore.

Rosario Oliviero
Docente (precario) di fisica.

Fonte Tecnica della scuola