Didattica 2.0

Buongiorno,

ho letto più volte l’articolo di Paolo Ferri uscito in questi giorni, ed oltre ad interessanti considerazioni matematiche (l’articolo è pieno di numeri, zeri, calcoli, al punto che lo consiglio per fare della sana matematica digitale), alcune affermazioni mi hanno lasciato di stucco, se non sconcertato!

http://www.agendadigitale.eu/infrastrutture/scuola-digitale-2016-pie--veloce-renzi_1922.htm#.Vp8qqNnOsu8.twitter

Andiamo con ordine:

La rapida attuazione delle Piano Nazionale Scuola Digitale sta finalmente innovando il nostro sistema formativo con più di 600 milioni di euro di stanziamenti.

Buongiorno,

ormai da alcuni giorni la rete è un fiorire di articoli sulla google cardboard.

Qualcuno osa anche oggetti più costosi, quali l'Oculus Rift.

Tutti a gridare : sono il primo ad averlo! sono all'avanguardia! sono innovativo!

Dato che con BYOEG utilizzo gli occhiali per la realtà aumentata e dato che l'intento di Byoeg è fare didattica e non semplicemente dire "ho un prodotto" o "sono il primo ad averlo", oggi vi spiego un modo semplice e gratuito per trasformare qualsiasi video 2D in 3D ovvero utile per effetto realtà virtuale con i nostri occhiali e penso ad un modo virtuale 3D .

Premessa

1) Come occhialini utilizzo Vigica , costo 28 euro

Buongiorno,

quella che sto per raccontarvi, è il frutto di un lungo lavoro svolto con gli studenti della mia classe.

Tutto ha inizio quando mi imbatto nel recente lavoro di Capone et al. [1].

In questo lavoro viene discusso il calcolo delle resistenze equivalenti tra due nodi, quando le stesse resistenze sono in particolari configurazioni di simmetrie.

Nell'articolo E’ bellissimo osservare la configurazione geometriche di resistenze disposte come solidi platonici.

Una parte dell’articolo però mi convince ad affrontare in classe il lavoro che segue.

Viene discusso in particolare il seguente problema (presente sul libro Halliday Resnick Walker, edizione Scuole Secondarie di II grado, che posseggo gelosamente da9 anni ed acquistato a Portalba a Napoli, in periodo di SSIS).

Chi ha detto che in un Liceo non si possa fare making, robotica o coding?

Immaginare nuovi mondi, costruire le proprie idee è una conquista assolutamente multidisciplinare.

Con i miei studenti in questi 3 mesi di scuola abbiamo fatto esperimenti, abbiamo inventato giochi, manipolato robot con una App da smartphone, hanno esplorato la Natura.

E’ un gioco da maschi?

Diverse ricerche ci dicono che pochissime ragazze si avvicinano al mondo del making perché vedono gli informatici, i fisici come dei Nerd, chiusi in una stanza ed avulsi dalla realtà (si veda .http://www.codegirlmovie.com/)

Immaginate la mia gioia quando il papà di Alice, mia alunna , mi comunica che per Natale le avrebbe regalato un kit starter Arduino, che avevano visto e sperimentato grazie alle mie dotazioni personali (sono nella mia attual scuola da settembre).

Chi ha detto che è Scuola solo ciò che è sui libri di testo o solo formule e nozioni?

Non ce lo dicono solo le centinaia di ricerche didattiche o il recente Piano Nazionale Scuola Digitale (http://www.istruzione.it/scuola_digitale/), ora ce lo dicono anche i nostri studenti!

Alice mi ha inviato la sua esperienza, che leggerete, e lo ha fatto con la semplicità e la chiarezza di una ragazza timida ma decisa quale è!

Alfonso D’Ambrosio

 LA  CARTOLINA "

 Uno strumento di comunicazione...ormai del passato?

È prassi comune a tutte le classi, al rientro delle vacanze in genere ,sia estive che natalizie , argomentare sul periodo di tempo trascorso lontano dalle attività scolastiche ,sia perché  il tema delle vacanze rappresenta  il trait  d' union tra la fine di un esperienza e l' inizio di un' altra ,sia perché questo argomento si presta a molteplici attività didattiche trasversali a tutte le discipline. Cosicché  si possono rappresentare graficamente ed artisticamente  i luoghi visitati, se ne possono descrivere le caratteristiche, si può realizzare una timeline di quel periodo , i grafici di  gradimento dei luoghi , la geolocalizzazione del luogo , la musica che sicuramente si è ascoltata nelle varie occasioni festive, i  diversi cibi degustati nelle varie sagre, le parole straniere scambiate con i turisti , e non ultimo l'uso di strumenti tecnologici, come smartphone ed App per l'invio di messaggi di saluti ,auguri  ,foto e video dei luoghi visitati che ben si prestano alla costruzione di Storytelling, sia in formato cartaceo che digitale.

E’ ormai da tempo che avevo necessità di fare un sorta di riflessione su quello che sono e sono stati i miei 8 anni di insegnamento.

Non mi sono mai visto come un insegnante classico, anzi spesso mi vergogno quando dico agli altri cosa faccio….

Insegnante, insegnare…

Gli insegnanti ti riempiono la vita con compiti , interrogazioni, la colorano con i voti, colori non sempre vivi, spesso grigi, con questi voti a volte ti qualificano, ti condannano, come se la vita fosse fatta da numeri. …ritardi…giustificazioni….assenze….voti….burocrazia….

tanti auguri di buon anno 1

A chi non è mai capitato, da adulti, di ricordare i periodi passati, in particolare di fare riferimento ai luoghi, alle persone care della propria infanzia ed adolescenza?

Da sempre e per molti, il ricordo di persone e luoghi passati ci riporta alla scuola , ai nostri compagni di classe, ai nostri docenti.

Ci sono docenti che hanno cambiato la mia vita, perché mi hanno dato autonomia, un punto di vista critico sulle cose, mi hanno fatto appassionare e motivare.

Questi docenti, non molti, li ricordo uno ad uno, li chiamo per nome nei miei ricordi, a loro mi riferisco quali modelli per il mio lavoro.

Di tanto in tanto mi capita di incontrare i docenti della mia adolescenza nei volti , oggi, di tanti colleghi appassionati, con i quali è sempre possibile scambiare parole di stimolo, con telefonate che durano decine di minuti, docenti e colleghi che vorresti avere accanto perchè sai che con loro puoi crescere......

Tra questi colleghi figura sicuramente la prof. Anna Laghigna!

Anna è una docente appassionata ed appassionante, competente, ma prima di tutto una collega che sa ascoltare , cosa rara!

Anna la trovi sempre pronta e disponibile, sa darti un consiglio, un suggerimento.

Quella di Anna non vuole essere solo la storia di una donna che si occupa di digitale a Scuola, vuole essere la storia di quei docenti che entrano nei nostri ricordi perchè ci hanno cambiato la vita!

Mi piace iniziare questa storia con una delle prime frasi che mi scrisse quando la conobbi:

Alfonso io insegno perché voglio dare ai miei studenti delle opportunità di crescita, voglio dare loro quello che il mondo esterno non offre e che l’educazione può fornirgli, voglio offrire loro la possibilità di costruire un mondo migliore!

Dunque iniziamo la nostra storia….

b2

Realizzare uno strumento per vedere oltre la dimensione reale e  sperimentare la realtà aumentata dalla tecnologia a costo zero ? Noi in classe, una II  primaria, ci  abbiamo provato ..! costruendo con materiale di risulta, cartone riciclato, tanta pazienza e creatività la "CARDBOARD  GOOGLE  3D", nuovo piccolo strumento che apre scenari inimmaginabili.. una vasta gamma di applicazioni didattiche nel  campo delle Scienze, Arte, Astronomia....

Questa volta non parliamo dell' ultimo ritrovato tecnologico costosissimo e che rimpiangeremo di aver comprato, perché prestissimo sarà  obsoleto .Stavolta parliamo di un oggetto che è tanto rudimentale quanto fantasticamente funzionale che si può costruire anche da sè.   
 La Google Cardboard , una genialata del mondo moderno che racchiude nella sua esistenza l’essenzialità della tecnologia.
La forza della semplicità del cartone unita al massimo della tecnologia!!!
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La scuola italiana (e non solo) sta vivendo in questi anni una lotta tra giganti. Non mi riferisco alla lotta sindacale, al salario, al rapporto docenti studenti e docenti genitori. La lotta è tutta interna e riguarda un aspetto cruciale per il futuro educativo della Scuola e di tutti i soggetti che la coinvolgono: la didattica.

Questa mia riflessione (che sarà breve) parte da un episodio che mi è accaduto oggi.

Mi riferisco e mi riferirò ad un incontro avuto con una collega di una Scuola generica (non la mia pertanto) , ma mi riferisco in particolar modo ad un ordine ed un indirizzo di scuola particolare: Scuola secondaria di II grado indirizzo Liceo.

Premesso che non sono fautore del digitale a tutti i costi, premesso che la didattica “tradizionale” non l’ho mai praticata, mostro alla collega (docente di Italiano) un piccolo lavoro in 3D svolto da me (in 15 minuti) su Dante Alighieri. Il lavoro in esame è reperibile qui www.youtube.com/watch?v=lmKpswwhb8I .

Con la collega, fortemente analogica per sua ammissione, si discute di nuove metodologie didattiche, si disquisisce sull’uso del digitale, più o meno innovativo, che si fa nelle Scuole. Si discute del PNSD etc.

dante

Buongiorno, poche ore fa ho aperto per la prima volta il software di programmazione gratuita Pencil Code basato su CoffeScript.

Pencil Code è un linguaggio di programmazione semplice ed è una valida alternativa a Scratch.

Rispetto a quest'ultimo permette di inserire un numero maggiori di operatori e funzioni.

Ad esempio (cosa che in Scratch non c'è) esiste il fattoriale ed qhile tanto per citarne alcuni.

Permette una immediata conversione (o scrittura) in Java (o una scrittura direttamente con esso), cosa non da sottovalutare perchè consente di imparare un linguaggio di programmazione molto potente.

Detto questo mi sono detto: perchè non provarlo?

Ecco allora che subito lo provo in una simulazione di moto parabolico.

pencil1

 

Perchè non fare di più e provare ad inserire delle variabili quali velocità iniziale e finale?

A Genova il 3 novembre all'ABCD si sono incontrate le 13 reti italiane che fanno innovazione della Scuola, il numero è solo un primo censimento rappresentativo e tantissime altre sono presenti e si uniranno.

La dirigente scolastica Laura Biancato ha organizzato e condotto magistralmente tutto l'evento.

 http://ischool.startupitalia.eu/39000/eventi/abcd-reti-innovazione-scuola-2/

La Fucina delle Scienze era presente tra queste reti ed il docente Alfonso D'Ambrosio, attivo su Professionisti Scuola, come curatore della sezione Didattica, ha tenuto il seguente discorso:

fucina

Negli ultimi anni, nella scuola, molte sono le cose che sono cambiate e stanno cambiando. In particolare mi riferisco all'innovazione digitale possibile (e/o realizzabile o realizzata) nella scuola.

Il recente rapporto Pisa Ocse afferma che l’uso eccessivo della tecnologia a scuola, non restituisce dei buoni risultati, anzi spesso peggiora l’apprendimento dei nostri alunni.

Lo stesso Pisa Ocse , invece, suggerisce che un uso moderato della tecnologia può migliorare le prestazioni scolastiche dei nostri studenti.

Occorre, allora, capire bene di cosa si sta misurando e come.

Uso strumenti vecchi per "misurare" conoscenze e competenze nuove?

I miei alunni forse non sapranno risolvere a pieno una equazione di 3 grado, ma sanno fare tanta modellistica algebrica in contesti reali, non sapranno forse utilizzare tutte le funzioni di word, ma conoscono bene come fare delle App!

In una valutazione "standard" come sarebbero classificati i miei studenti?

L’indagine Pisa Ocse, però, ci invita ad una riflessione, l’uso delle nuove tecnologie non si improvvisa in classe!!

Se pensiamo al modo di lavorare classico dei docenti, ci rendiamo subito conto che la scuola lavora per problemi chiusi, sostanzialmente ti do delle regole, ti spiego come funzionano, tu devi solo applicarle e se sbagli l’errore è qualificante (3 bocciatura, 9 promozione, genio etc.).

Questo modo di insegnare pone il docente al centro, in un rapporto privilegiato di uno a molti, dove  gli alunni subiscono passivamente la lezione.

Il mondo del lavoro invece ci offre una realtà completamente diversa.

Di fronte ai nuovi lavori digitali (architetture 3d, implementa tori di videogame), non esistono problemi chiusi, semplici regole da applicare, ma problemi complessi, dove l’errore, lo sbaglio, assume una dimensione educativa positiva, perché ti spinge a riflettere, a porre nuove domande ed a creare nuove situazioni possibile (si parla anche di maker works).