Mathesis - Il test che l’Invalsi ha utilizzato nell’anno 2013  per la “rilevazione degli apprendimenti” in matematica conseguiti nelle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado è stato oggetto di particolare attenzione durante la Scuola Estiva che la Mathesis ha tenuto ad Olbia dal 22 al 26 luglio 2013.

 

Il test, costituito da 32 quesiti, alcuni dei quali composti da più item per un totale di 50 item, è stato analizzato e discusso, domanda per domanda, in seduta plenaria, successivamente in cinque gruppi di lavoro e, di nuovo, collegialmente, in sessione plenaria. Il lavoro di riflessione e confronto, così ampio e articolato, ha portato al risultato di distribuire i quesiti del test, con la numerazione del Fascicolo 1 presente sul sito dell’INVALSI 

http://www.invalsi.it/snvpn2013/documenti/strumenti/SNV2013_MAT_10_Fascicolo1.pdf

nei seguenti tre gruppi:

  1.  Quesiti  etichettati “”. Sono quei quesiti  che i docenti riconoscono vicini e attinenti a quanto è oggetto di insegnamento e apprendimento; a quello che ordinariamente essi trattano o che ritengono di dover trattare ( a volte impossibilitati a farlo da mancanza di tempo o motivi connessi alla “storia” della classe). Sono domande, cioè, che attengono a quegli argomenti per i quali è progettata l’azione didattica e che sono individuati nelle Indicazioni Nazionali per i Licei e nelle Linee Guida per gli Istituti Tecnici e Professionali. Sono diciotto questi quesiti e, nel Fascicolo 1 citato,  riportano il seguente numero d’ordine:  2-5-6-7-8-9-12-15- 16 - 17 -18 - 19  - 21- 22 - 23 - 25 - 27 -  30.
  2. Quesiti  etichettati “No” : sono quei quesiti che i docenti non includono tra le domande che ordinariamente rivolgono ai propri studenti per accertare se sono stati attenti, se hanno studiato o, in ogni caso, se hanno acquisito un ben determinato concetto o risultato matematico trattato in classe. Sono quesiti che riguardano questioni, anche importanti, sulle quali varrebbe anche la pena di riflettere, ma non adeguate a rilevare l’acquisizione o meno di quanto è prescritto che si insegni e si apprenda. Il quesito 1, ad esempio, può essere affrontato anche da chi non ha 15 anni e con la scuola non ha alcun rapporto. Sono quesiti che possono accertare altre cose, ad esempio la prontezza di visualizzazione spaziale, di comprensione rapida di un testo scritto, di analisi immediata di un grafico, in generale di una capacità psico-motoria molto spinta analoga a quella che viene richiesta per i video-giochi, ma non il risultato di un apprendimento connesso all’insegnamento della matematica nei bienni così come dettato dalle norme. Questi quesiti sono sette e corrispondono a quelli riportati nel Fascicolo con i numeri: 1-3-4 -10-14-24-31
  3. Nel terzo gruppo sono stati inseriti quei quesiti su cui  non c’è stata unanimità di giudizio ma che destano in ogni caso perplessità e dubbi sui contenuti oggetto dell’accertamento, sulla formulazione che ne rende difficoltosa l’interpretazione, sulla lunghezza e il tempo occorrente per leggerli. Sono i quesiti corrispondenti ai numeri:  11- 13- 20 – 28 –26 - 29 -32

Hanno partecipato al lavoro:

E. Ambrisi, T. Bindo, A. Cannas, F. Casolaro, M. Di Stasio, A. Laforgia, E. Lorenzetti, A. Russo, C. Accossu, P. Barrale, M. Caravati, A. Carbone, M. Castriota, S. Chiusi, M.R. Costanzo, M. Cocozza, M.G. D’Ambra, M. Di Benedetto, A. Fontana, A. Gigante, M.P. Giovine, D. Greco, M. Longo, S. Occhioni, A. Onida, R. Onida, G. Parisi, G.P. Sanna, E. Sarchi, S. Tuveri.

 

http://dida.orizzontescuola.it/news/la-prova-invalsi-2013-la-scuola-secondaria-di-secondo-grado-un-documento-elaborato-nella-scuola